giovedì 3 giugno 2004

Profili poveri apocrifi, vol. II

Io vado in ufficio in macchina tre giorni alla settimana, il lunedì, il mercoledì e il giovedì.
Il lunedì e il giovedì vado in palestra in pausa pranzo.
Il martedì prendo l'ape con gli amici.
Il mercoledì calcetto con i colleghi.
Il venerdì sera vedo un pezzo di Zelig e poi vado al cinema, ho visto il Signore degli Anelli 1,2,3, Kill Bill Vol. I e Vol. II, aspetto il Vol. III (o forse sono usciti il Vol. II e il Vol. III? Però ho visto anche Star Wars, i vari episodi).
Ogni mese mi vengono detratti venticinque euro dallo stipendio e messi sul mio fondo pensione, l'azienda ne mette altrettanti per cui così prendo ventincinque euro in più al mese, anche se vincolati sul fondo pensione.
A settembre conto di essere promosso da analyst a consultant.
Altrimenti me ne vado. Sto già mandando i cv in giro, ma il mercato è fermo, non come tre anni fa.
Ma riparte, in America è già ripartito.
Non conosco nessuna ragazza, eccetto quelle con cui lavoro.
I miei colleghi si sposano con le mie colleghe, perchè non conoscono nessuna ragazza, eccetto quelle con cui lavorano.
Una volta sono uscito con una ragazza che avevo conosciuto dal cliente, l'ho portata a Lenno a Villa Balbianello dove hanno girato un episodio di Star Wars che avevo visto al cinema il venerdì sera.
Non sapevamo tanto cosa dire, si finisce poi a parlare di lavoro. Dal cliente non sono più andato, a lei ho mandato ancora qualche sms ma non ci siamo più sentiti.
Anche perché al sabato sera sono cinque anni che esco sempre con lo stesso gruppo di persone, che si va assottigliando; non mi diverto molto ma continuo a uscirci tutti i sabati perché ho paura di uscire dal giro.
Non mi va di dover restare a casa il sabato oppure finire in discoteca da solo come certi miserabili che cercano di ramazzare un saluto rimanendo attaccati ai pilastri come pipistrelli, con un bicchiere di cuba libre in mano.
Ogni tanto mi diverto, quando faccio qualcosa di diverso: con gli amici dell'uni ci siamo ritrovati e abbiamo fatto rafting, magari quest'estate andiamo a Cuba o in Finlandia.
Ora sto leggendo un libro sulla New Age, secondo cui la felicità si basa sull'equilibrio di ying e yiang.
Apparentemente la mia vita è perfettamente in equilibrio, per cui dovrei essere felice.
Sono felice.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Una vita perfetta.O quasi. Mi è piaciuto questo post,io a volte li ho in testa ma nn li metto perchè non vorrei sembrare quello che piange sul blog.lo sembrò già così ^_^ anche io sono felice,con questi parametri.mi chiedo se forse sarebbe il caso di smuovere questa felicità,e difatti sto provando a farlo con me,ma a volte è dura...stasera difficilmente sarò a Passepartout,spero sia cmq una bella serata PHANTOMLORD

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