domenica 30 settembre 2012

Fra 30 anni l'Italia sarà non come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la televisione.
Ennio Flaiano, 30 anni fa

sabato 29 settembre 2012

iphone 5 vs nokia 3310, l'analisi dettagliata

iphone 5 vs nokia 3310 come al solito in esclusiva per i nostri lettori, la redazione di dezgeist ha potuto testare in anteprima l'iphone 5 e il nokia 3310. il verdetto è che come telefono è meglio l'iphone 5 perché è più moderno. come status symbol, è meglio il nokia 3310 perché l'iphone 5 per almeno i prossimi sei mesi è da poveracci.

venerdì 28 settembre 2012

Slavoj zizek dell'azione


Antanas Mockus Presidente

giovedì 27 settembre 2012

le dieci frasi da dire a un tuo amico che si è mollato con la tipa

uomo ragno
1 si chiude una porta si apre un portone 
2 in fondo se è cos' non era quella giusta 
3 quando arriverà quella giusta... 
4 sei cosi' giovane... 
5 non esistono pause di riflessione 
6 mandala a fanculo 
7 guardati in giro c'è pieno di figa 
8 la vita va avanti 
9 che stronza, meriti di meglio 
10 non abbatterti vedrai che passerà

mercoledì 26 settembre 2012

liceo classico

gregge di pecore

Il liceo classico risveglia il meridionale ancestrale che risiede nei settentrionali.
Non potendo tifare napoli, si tifa liceo classico.
A vantarsi del liceo classico di solito sono i non laureati, e una delle ragioni per cui non sono laureati è che hanno fatto il liceo classico: è un po' come i figli molto attaccati ai genitori che li picchiavano.
Poi certo, c'è quella storia che la buona borghesia manda(va) i figli lì: diciamo che se aprissero il rotaract ai quattordicenni, il liceo classico non avrebbe + senso di esistere.

gli esami

mi ricordo scena incredibile all'esame di chimica inorganica: nell'aula l'esame era svolto dalla professoressa e qualche metro più in la dall'assistente, il classico assistente di un qualsiasi corso di ingegneria, ovvero brutto e rancoroso. questo meganerd con gli occhialini e la camicia a quadri con le maniche corte viene chiamato prima di me dall'assistente, gli viene fatta la prima domanda e risponde perfettamente, seconda domanda e risponde perfettamente, l'assistente infastidito gli chiede una cosa che avevamo appena accennato nel corso ovvero la plastica, silenzio per una decina di secondi, l'assistente fa un ghigno e gli dice "ti ho beccato eh questa non la sai", il nerd impazzisce e si mette a urlare COSA NON SO POVERO COGLIONE COSA NON SO? e si mette a scrivere a razzo sulla lavagna robe dicendo QUESTA PLASTICA O QUESTA O QUESTA ANCORA la prof a pochi metri si alza gli prende il libretto gli firma un 30L e lo prega di andarsene

lunedì 24 settembre 2012

passa la bellezza

passa la bellezza

venerdì 21 settembre 2012

le dieci cose che trasformano qualcosa in arte contemporanea

gilles deleuze

1.un titolo
2.courier new
3.gilles deleuze
4.il terzo paesaggio (gilles clement)
5.le fotocopie
6.scritte in marmo
7.animali vivi in spazi bianchi
8.liste
9.gilles delueze
10.oggetti al contrario

giovedì 20 settembre 2012

italian hipster meter

italian hipster meter

mercoledì 19 settembre 2012

come scrivere una canzone indie oggi in italia

come scrivere una canzone indie oggi in italia

1. rivalutare o non rivalutare pezzali (cover di pezzali)
2. politica ironica (lega nord, figli di bossi o minetti)
3. aperitivi, cocktail (ricette e critiche ai baristi)
4. film di anderson
5. negare di essere indie
6. andare contro quelli che vanno contro
7. bologna
8. amore ironico con citazione di pratiche sessuali in inglese (cuckhold, rimming, teabagging, ecc)
9. canzone di costume con citazione di facebook, twitter, e ironia sull'utilizzo di questi strumenti da parte della chiesa
10. canzone di polemica contro gli ex 68 per come hanno ridotto questo paese

martedì 18 settembre 2012

vendo rene per comprare iphone 5

vendo rene per comprare iphone 5

lunedì 17 settembre 2012

la sindrome del tecnico


ufficio africano

Quello che caratterizza è voler essere e dimostrare agli altri quello che non si è, e  tutta la nostra poetica è l'osservazione di quanto siano comici i vani tentativi di colmare  la distanza tra aspirazioni e realtà.

Come dice la barzelletta, in paradiso ci sono tecnici tedeschi e cuochi italiani: il desiderio di rovesciare questo teorema da sempre porta gli italiani a venerare i tecnici, fino a sfociare recentemente nella c.d. sindrome del tecnico, i cui venefici effetti sono sotto gli occhi di tutti.

Questa sindrome ha radici lontane,  in cui possiamo ritrovare le ragioni dell'attuale crisi politica ed economica:  in Italia ogni attività è vista con gli occhi di chi la deve fare e non in base ai gusti del pubblico, per cui i prodotti fanno pena e appena crollate le barriere corporativiste che ci contraddistinguono, sono spacciati.
Una manciata di esempi, partendo dalla Fiat: le auto torinesi notoriamente sono brutte, caratterizzate da un'ossessione di ottimizzazione ingegneristica che non tiene conto delle percezioni del pubblico.
Passiamo al cinema : tutti i film hanno una manciata di attori, sempre gli stessi, con cui i registi si trovano bene. Una volta erano scelti in base ai gusti del pubblico, oppure in base a chi il produttore decideva di portarsi a letto, che poi è un criterio simile a quello dei gusti del pubblico.  Tutti i film italiani hanno tre protagonisti: Servillo, che a Hollywood potrebbe fare solo il caratterista, la Rohrwacher cui mancano ancora trent'anni per fare la Streep o la Swinton, Favino che nel vuoto in cui versiamo stiamo cercando di spacciare per sex-symbol.
Chiudiamo con la politica, sottolineando che non a caso negli ultimi due settori che abbiamo citato si è cimentato con successo Berlusconi, che è una bestia, ma sa focalizzarsi sul bisogno invece che sul prodotto: il governo Monti, grazie all'aura di impunità del tecnicismo, ha adottato finora misure che avrebbero potuto adottare tutti, le tassazioni, corredandole di un surplus di provvedimenti quick & dirty (riforma pensioni con tanto di esodati, riforma della giustizia con idee las vegas come il pagamento cash per ottenere la motivazione della sentenza) che al confronto Scilipoti è un fine chirurgo.
E  anche il partito del momento, il fulgido Movimento 5 stelle, basa tutto il suo non programma nell'attesa epifanica dei tecnici: il Sindaco di Parma è stato eletto non con un programma o una giunta, ma con la promessa che si sarebbe messo a leggere i cv dei tecnici che sarebbero arrivati.
Del resto, qual è la componente ideologica della base elettorale di questo partito? La capacità di collegarsi a internet e di ridere delle battute di Grillo, l'evoluzione dei fogli simil fantozzi che si trovavano negli uffici negli anni '80, della comicità gialappas anni '90 e delle presentazioni powerpoint che circolavano all'alba dei '00; in sovrappiù, leader occulto del partito è quel Casaleggio che ha il merito di aver imparato a copiare dischetti da piccolo ed ora è veloce a ripulire la cache dei blog di beppe.

sabato 15 settembre 2012

sibi the playroom band



http://www.sibisibi.com/

SiBi è un gioco per mettere alla prova la propria vena creativa. Chi pensa di avere fantasia sufficiente per realizzare un oggetto originale (che sia una canzone o una scultura, una foto o una performance) potrà mettersi letteralmente «in gioco». Lo spazio e le attrezzature rimarranno in funzione per un mese, gratuitamente. L’iniziativa è aperta a tutti, per partecipare occorre semplicemente prenotarsi: sibitheplayroom@gmail.com, 333/67.03.948, sulla pagina Pauli Accola di Facebook.
Nella vita non è mai il buono a tenersi la ragazza
Robert Altman, il lungo addio

venerdì 14 settembre 2012

sibi the playroom - da questa sera a palazzo ottolenghi


Nella playroom di Palazzo Ottolenghi
a giocare una partita con SiBi
Da venerdì si potrà partecipare al progetto del collettivo "Pauli Accola": un sistema genera istruzioni per realizzare opere mettendo in moto la propria creatività. L'idea è dell'astigiano Roberto Fassone, che porta SiBi ad Asti dopo averlo presentato al Politecnico di Milano



Una delle sale di Palazzo Ottolenghi occupate dal materiale necessario a giocare con il progetto SiBi
Sviluppare spazi di interazione mettendo in atto un processo creativo in un contesto ludico. E’ questa la definizione accademica di “SiBi The Playroom”, laboratorio di sperimentazione creativa che da venerdì (inaugurazione alle 18, con presentazione mercoledì sera al Michelerio), per un mese, sarà aperto con orario flessibile al primo piano di palazzo Ottolenghi. Molto più semplicemente «un gioco», come ama definirlo uno dei suoi ideatori, il giovane astigiano Roberto Fassone del collettivo Pauli Accola, di cui fanno parte anche il fratello Riccardo Fassone e il bresciano Samuele Cherubini. «La “playroom” è una sala dove si gioca, non si fa arte – spiega Fassone –  Il gioco nasce dalle istruzioni fornite da SiBi, un software (del quale Fassone ha creato il cybertesto –ndr) capace di generare più di due miliardi di set di istruzioni differenti.

Ogni partita – continua – prevede un set di sei istruzioni: tre sono riferite al medium che i giocatori dovranno utilizzare, due al tema di cui l’artefatto dovrà trattare e una al titolo che dovrà avere. Seguendo queste istruzioni si hanno quattro ore di tempo per creare un’opera: video, scultura, dipinto, canzone, performance, testo o qualunque altra cosa la creatività dei giocatori sia in grado di partorire». Per realizzare l’opera si potranno utilizzare gli strumenti presenti nella playroom, una delle tre stanze che fanno parte del progetto: «nelle altre due ci sono rispettivamente SiBi (in versione analogica e digitale) e le opere realizzate dai partecipanti», specifica Fassone. Il gioco è nato da una sua idea a ottobre 2011 a Torino e poi presentato al Politecnico di Milano all’interno del corso “Design di servizi” tenuto dalla prof. Rebecca Pera di cui l’astigiano è stato assistente.

«Per il gioco – conclude Fassone – serviva un nome che restasse in testa, abbiamo optato per Sibi, nomignolo comune che io e un mio compagno di basket davamo ad una nostra conoscente, mentre Pauli Accola (nome del celebre ex sciatore svizzero – ndr) è come mi chiamavano i miei compagni del corso di arti visive allo Iuav di Venezia per via dei maglioni anni ’90 che indossavo in quel periodo». “SiBi The Playroom” gode del supporto di Art Mob (di cui ha vinto il bando), Fondazione Pistoletto, Comune di Asti e Cre[at]ive e sarà esposto in autunno anche a Torino e Venezia.  Per giocare a “SiBi” si può scrivere alla mail sibitheplayroom@gmail.com, chiamare il numero 333/6703948 o collegarsi alla pagina facebook. I primi cinquanta iscritti vinceranno una maglietta con logo del progetto. Su www.sibisibi.com è anche possibile visionare alcuni divertenti video di presentazione.


  Luca Garrone

la frase più pericolosa in assoluto

La frase più pericolosa in assoluto è: abbiamo sempre fatto così.
Grace Hopper

giovedì 13 settembre 2012

eleganza lusso cafonal

eleganza lusso cafonal

zio pietro


Sul petto villoso
catenina d'oro
che accende i colori
di camicia a fiori lillà
Zio Pietro che avanza
e guarda le donne
sedute nei bar
ciao bella ragazza
mi posso sedere
io sono Zio Pietro
che cosa vuoi bere
non senti la luna
che sembra invitarci
sulla mia Mercedes
andiamo a Baratti
andiamo a vedere
di corsa le stelle
che se viste insieme
si sa sono più belle
e i sogni sognati quaggiù
Che belle parole
sei un romanticone
ho voglia di amare
mi voglio fidare
di te.
Zio Pietro sorride
e dice ragazza, non ti pentirai.
E in pochi minuti
già sono a Baratti
lo Zio Pietro
prende dal portabagagli
la vecchia chitarra
e comincia a cantare
canzoni d'amore, di sabbia e di mare
e quella ragazza comincia a sognare
e quella ragazza comincia a gridare
ti amo, sono pazza di te.
E zio Pietro dice
facciamo l'amore
facciamolo adesso
ma quella ragazza
rimane sorpresa
gli dice aspettiamo
almeno domani
ma Pietro risponde
e chi ti rivede
ho finito le ferie
domani mattina
io devo tornarmene
ad Arezzo.

Lorenzo delli Priscoli

mercoledì 12 settembre 2012

unòrsominòre. - "pezzali"

martedì 11 settembre 2012

M(arriag)E



M(arriag)E, la videoinstallazione del nostro matrimonio del collettivo Pauli Accola.
Grazie Robi:)

lunedì 10 settembre 2012

bella addormentata

Marco Bellocchio firma con Bella Addormentata, ispirato dagli ultimi giorni di Eluana Englaro, un film necessario, ma assolutamente turpe e vergognoso, che farebbe venir voglia di concordare con i vari schizofrenici dei movimenti pro vita che lo hanno attaccato a Venezia.

bella addormentata

Bellocchio approfitta di un materiale che sarebbe potentissimo, dalle bestialità di Berlusconi sulla possibilità che Eluana potesse procreare fino alla becera ignoranza degli attivisti con le loro bottigliette d'acqua sui davanzali della clinica, per fare un remake al contrario dei Pugni in tasca, una pochade metafamiliare che chiarisce una volta per tutte le ragioni della progressiva desertificazione del cinema italiano in nome del familismo amorale.
Il cast infatti ci offre una fejoada invereconda di parentele:
- Pier Giorgio Bellocchio, figlio del regista, protagonista di un episodio inutile, si ispira al personaggio di Francesco Salvi in Vado a vivere da solo, e tampina tossiche che si stanno per uccidere con l'opzione reale che una volta uscite dalla depressione queste gliela diano;
- Brenno Placido, figlio di Michele Placido, è nel film figlio di Gianmarco Tognazzi  fu Ugo, e interpreta proprio la parte del padre Michele nella vita reale, incazzato con l'Italia, con gli esami di ammissione, con gli italiani, con il pubblico di Taormina, con la sorella che non muore e che quindi non permette alla madre Isabelle Huppert di paracularlo per entrare in accademia;
- Alba Rohrwacher, a 34 anni suonati, interpreta Rosi Bindi 23enne nella sua unica notte d'amore, portando in dote al film il compagno Saverio Costanzo, figlio dell'indimenticato Maurizio, che fa il fotoreporter di Forza Italia, e sua madre nel film è Federica Fracassi, la moglie di Aldo Nove, che così è potuto andare a Venezia e se ne è vantato su Facebook.

I tre episodi si intrecciano e l’obiettivo dovrebbe essere farci riflettere sull’eutanasia prendendola alla larga, ma il risultato è che si rimane talmente al largo che alla fine Lilly e il vagabondo è più efficace nel denunciare il dramma dell’emigrazione italiana nella scena del ristorante, senza dimenticare la corruzione della nostra cucina all’estero nel piatto di spaghetti con polpette posticce.

La parte più fichetta  è la scena della sauna completamente copiata da 8 1/2 di Fellini in cui Roberto Herlitzka herlitzka da par suo e riduce Servillo alla solita parte di guitto napoletano, in cui viene superato a destra anche dal grande Gigio Morra nella parte del trafficone come ai tempi del musical sul Vietnam di Sogni d'oro.

herlitzka e servillo

In sala si assistono scene da Corazzata Potemkin con gli spettatori che chiedono pietà di fronte ad  una Alba Rohrwacher  dopo  la solita scopata one shot  di tutti i suoi personaggi per delineare la doppia moralità cattolica con Riondino  uomo del sud che scompare dopo aver fatto  tacca perché tiene famiglia, e a una Maya Sansa che occhieggia Anna Magnani e cita il finale di Batman che muore ma poi si scopre che non è morto;  in questo bailamme menzione d'onore per Carlotta Cimador, Miss Topolini 2007, l’unica a salvarsi nell’impeccabile parte della bellona in stato vegetativo.

voto: sottozero

domenica 9 settembre 2012

communist daughter speed of sound

sabato 8 settembre 2012

vai paolo, falli cafoni

paolo sorrentino sul set di cafonal comunque ha perso il senso del limite. la prima scena del nuovo c'è servillo che osserva la concordia fumando. RM

venerdì 7 settembre 2012

kido-ism

Chiariamoci subito: stiamo parlando del miglior ristorante di Torino, e non stiamo parlando di un ristorante di sushi.
Lo chef Takashi Kido è giapponese, ma dopo anni passati a Madrid, ha aperto a Torino un ristorante di cucina creativa chiamandolo, dal suo cognome, Kido-ism, e infatti la commistione di tagli giapponesi, gazpacho spagnoli, giardini zen, è unica.

Kido-ism Torino
Il menu è ardito senza mai eccedere: dalla classica tartare di tonno con crema di sesamo bianco ed erba cipollina alle vertiginose cozze croccanti con maionese piccante e schiuma di birra, alla notevolissima rivisitazione della tartare di fassone con uova di quaglia, il riso verde al vapore con gamberi con la piacevole salsa Dou Bang Jian, i sostanziosi gnocchetti di taro con brodo di galletto, il molto coreografico ma forse poco saporito giardino zen di pescatrice con toffee di miso e arancia, i dolci equilibratissimi e coreografici, dalla tarte tatin semifreddo alla sacher con cioccolato fondente, arancia e gelato di soia, per finire con una piccola pasticceria in cui spiccano i macarons e la lista dei caffè.
Il servizio in sala impeccabile, pure troppo, con alcune divertenti invenzioni quali i dosatori dell'olio. L'unica cosa che ancora manca è un locale adeguato alla grandezza della cucina, in quello che per creatività è il degno erede del combal.zero.
Voto: 9/10
RISTORANTE KIDO-ISM
CORSO ROSSELLI 54/A
TORINO
tel. 011/50.96.561
www.kido-ism.it

giovedì 6 settembre 2012

Lorenzo delli Priscoli - Direzione Anagnina [Video ufficiale]


Intervista a Pasquale Jr Natuzzi - The Secret Society

una persona che ammiro e una persona che ritengo un cretino


Con Belen spendevo una fortuna e mi rompevo pure le palle. L’anno scorso sono stato due mesi e mezzo in vacanza con Belen, ho speso più di 200mila euro e mi sono fatto due coglioni così. Non faceva per me. Guido senza patente, brucio le automobili e me ne frego. Guadagno cifre che non potete neanche immaginare, sono una macchina da soldi
Fabrizio Corona


Che cosa avete imparato quest’estate? Io soltanto una cosa, ma importante. Me ne stavo in spiaggia libera, all’ora in cui gli ombrelloni riflettono l’ombra di uno stecchino, e guardavo malinconicamente i relitti di una festa della sera prima - bottiglie, bicchieri, gusci spolpati di anguria - disseminati sulla sabbia rovente. Un tizio intorno ai cinquanta (molto ben portati) si è avvicinato a una comitiva di ragazzi sonnecchianti. Saltellava per via della sabbia, e della rabbia. L’ho sentito urlare: «Vi sembra il modo di lasciare uno spazio pubblico? E guardatemi mentre vi parlo! Io, alla vostra età…». Ho girato la testa: per l’imbarazzo che mi provocano le frasi fatte, ma soprattutto per osservare la compagna del tizio, che aveva afferrato dei sacconi di plastica e cominciato a scaraventarvi dentro bottiglie rotte e bicchieri appiccicosi. Allora anche il tizio ha smesso di sgridare i ragazzi e ha raggiunto la donna. I due hanno lavorato sodo, in silenzio e sotto il sole. Giunti al decimo saccone, li ho visti correre in mare a rinfrescarsi. Ma quando sono usciti dall’acqua per andare a completare l’opera, la scena era completamente cambiata. I ragazzi si erano alzati tutti e, sacconi alla mano, stavano rimuovendo gli ultimi resti della loro bisboccia, in silenzio e sotto il sole. Lì ho capito la cosa importante. Che le ramanzine, i discorsi, le parole in genere sono sterili. L’unica forza che smuove i cuori è l’esempio. Il gesto che accompagna o sostituisce le parole.
(La donna dei sacconi era mia moglie. Quanto al tizio, si sarà capito…).

Massimo Gramellini

alba rohrwacher red carpet venezia 2012

alba rorhwacher, red carpet a venezia 2012 per bella addormentata
alba rorhwacher, red carpet a venezia 2012 per bella addormentata

mercoledì 5 settembre 2012

Hitler alle Sagre di Asti 2012

qual è la tua visione del mondo

qual è la tua visione del mondo

martedì 4 settembre 2012

quanto costa un libro di latte

la gente vuole avere conferme, non vuole imparare niente, è per quello che ai politici chiedono quanto costa il latte, mai che chiedano quanto costa un chilometro di strada o un pronto soccorso.

Hitler alle sagre di Asti


by Luke Ruel

lunedì 3 settembre 2012

come si mettono le foto delle vacanze su facebook

Lunedì.
si torna a casa.
Infradito con la sabbia nel ripostiglio della mansarda, che nostalgia, costumi bagnati che gocciolano sullo stendino.
Scaricare le foto sull'ibook su facebook.
1) Le foto di Dublino,  l'album chiamarlo Gente di Dublino, con tanto di chiamata all'imbarco.

NB: se l'aereo è in ritardo bisogna mettere la foto del tabellone delle partenze dell'aeroporto, con la didascalia "indovinate qual è l'unico volo in ritardo?"
2) Le foto di Londra,  l'album chiamarlo London Calling.
3) Le foto di Los Angeles,  l'album chiamarlo vivere e morire a Los Angeles oppure L.A. Confidential.
4) Le foto della route 66, l'album chiamarlo On the road.
5) Le altre foto in California, l'album chiamarlo Vacanze in America.
6) Le foto dei piedi sporchi dopo aver ballato sul lungomare di Bagnara Calabra con il sottotitolo la vita è tutto un equilibrio sopra la follia.
I libri in  spiaggia
1) casalinghe->50 gradi di grigio -> storie di casalinghe che scopano
2) impiegati sfigati -> houellebecq -> storie di impiegati sfigati che scopano
3) laureandi alla Bocconi ->  ellis -> storie di manager che scopano

sabato 1 settembre 2012

mediocrità milanese

ABBIAMO FATTO TROPPI SOLDI CON LA NOSTRA MEDIOCRITA', MI SENTO UN PO' IN COLPA, PRENDI SU LA MOTO