martedì 31 maggio 2005

Sui referendum la moda è dire: voterò 3 si e 1 no.
Come dire mi faccio 3 settimane al mare e 1 in montagna.

Filippo Radicali

domenica 29 maggio 2005

Una giornata al mare

Autostrada

Spiaggia

Michael J. Fox

sabato 28 maggio 2005

Uomo camion

A7

milano asti

dezzyboy

Un uomo-camion vive ancora in me
e ancora mille strade ti aprirà
Un uomo-camion che ti porterà
tra notti e ghiacci ti dondolerà
e la sua radiolina suonerà
E da quei viaggi avrai
una ruga in più, ma anche un po´di sole…
e la sua radiolina suonerà
qui per te, qui per te


Paolo Conte

venerdì 27 maggio 2005

Più vado avanti più mi rendo conto che alla base di tutto il mio "pensiero" vi è solo una osservazione: l'uomo non vuole mai essere quello che in realtà è e fa di tutto per nasconderlo.
Allora emula, fallendo, modelli più elevati (trash), si dedica alla magniloquenza (barocco brianzolo), si getta a capofitto nei luoghi comuni perché ha paura delle diversità (cialtronismo) e cerca disperatamente di elevarsi dalla sua condizione di umiltà, rovinato da modelli televisivi di "bellezza" fisica o da stili di vita fintamente trendy (neoproletariato).
Il problema, però, è che io sono immerso completamente in questi comportamenti, non li osservo dall'esterno.
Io sono trash, sono magniloquente, cado spesso nel luogo comune e sono un perfetto neoproletario.


Tommaso Labranca

giovedì 26 maggio 2005

La Cura, a Lisbona

Il video di Battiato La Cura girato a Lisbona
Peccato che non c'è il finale con il Cais das Colunas

martedì 24 maggio 2005

Stasera ke vergogna

Asti: Lella Costa per la riscossa del chinotto
Lella Costa passò le sue estati da bimba a Costigliole d’Asti, dalla nonna materna, Fiorentina, che aveva una tipografia e l’unica cartolibreria del paese. Ricorda con emozione l’odore dell’inchiostro e il profumo dei quaderni nuovi. E tra le sue memorie di bambina c’è anche quel gusto tra l’acidulo e l’amarognolo, mitigato dalla zucchero, e quel pizzicore in gola di una bibita bevuta fresca con la cannuccia dalle bottigliette panciute di vetro: il chinotto. Nonè solo l’attrice anon averlo dimenticato. Prima silenziosamente e poi via via più convinti i «chinottisti» hanno abbandonato i mormorii dei nostalgici del gusto, si organizzano, trovano alleati, crescono anche tra i giovani. Deve essere successo qualcosa nelmondo dei soft-drink se il gigante della Coca-Cola Company ha dovuto arrivare sul mercato con la versione «nera» della Fanta, che niente altro è se non il vecchio, caro chinotto.
E un altro gigante multinazionale come la Nestlè, che controlla la San Pellegrino, ha puntato deciso sul nuovo chinotto con lo slogan che sanno di sfida commerciale alla conquista dei palati: «L’altro modo di bere scuro», oppure «Bevete fuori dal coro». Ma il chinotto in realtà che cos’è, da che cosa deriva, qual è la sua storia? Se lo sono chiesti al circolo «Diavolo Rosso» di Asti (piazza San Martino 0141- 355699), dove al bancone dei cocktail, accanto alla «barberoteca» il chinotto è da sempre l’ospite d’onore (anche nelle versione «ginotto », con gin e «Havanotto», con rhum cubano). Martedì dalle 21 hanno organizzato una «serata chinotto», incontro ludico-didattico con degustazione alla cieca e comparata di marche selezionate. Ingresso a 10 euro che andranno ad Emergency (Gino Strada, il medico che l’ha fondata è un fans del chinotto). Ospite d’onore sarà proprio Lella Costa che sulla rivista di «Slow Food» al chinotto ha dedicato un’ode. Del resto, nel mondo dello pettacolo «il nostro» ha convinti estimatori: da Guccini che lo ha citato più volte a Paolo Conte.


Chinotto, Diavolo Rosso, Lella Costa, Emergency, Gino Strada, gigante multinazionale, Slow Food.
Meno male che stasera mi fermo a Milano.

L'importante è stare insieme

Che poi io andrei anche ai concerti del mitico Vasco, o in Piazza San Pietro tra i Papa Boys a gridare Giovanni Paolo! Giovanni Paolo!
Quello che mi spaventa è tutto quello che c'è prima, come anche alle feste, i raduni-internet (oh mioddio, sì, anch'io ho partecipato a cose del genere).
La gente arriva, si saluta, manifesta gioia ed eccitazione nel vedersi: a questo punto, non c'è + niente da dire.
Ed ecco che, inevitabilmente, si inizia a fare le foto con il telefonino, si vaga con il Breezer in mano, si finge di ricevere sms, di rispondere, a volte anche di chiamare, magari di essere chiamati e doversene andare (e andando via, un lungo sospiro di sollievo per la fine della cosa).
[Per combattere l'alcolismo giovanile basterebbe avere qualche cosa da dire].
Ma è così per tutti. Anche alla Fattoria ci sono i personaggi famosi sempre allegri, che si salutano dall'Italia e dal Brasile, le solite cose.
Alla fine si fanno tante cose che non ci piacciono, perché ci si impone di farle.
Del resto, niente è degno di essere fatto.

lunedì 23 maggio 2005

Quando 6 ragazzo

quando 6 ragazzo
non hai mai l'orologio
è bello stare in giro
con gli altri a far mattino
e non ti stanchi mai
le chiavi ce le hai
ahi ahi ahi ahi ahi ahi
questo mondo di pazzi
tieni gli occhi bene aperti
se no sono guai
quando 6 ragazzo
non te ne frega un cazzo
se sono le tre di notte
vabbè chi se ne fotte
domani si vedrà
qualcuno si alzerà
ahi ahi ahi ahi ahi ahi
qui non ci sente nessuno
continuiamo a bussare
ma non ci apre mai qualcuno
e siamo una tribù
di sbandati e fannulloni
e non abbiamo più
ideali e distrazioni
giochiamo con il fuoco
gli amori durano poco
ma la bussola no
non la perdiamo mai
quando 6 ragazzo
parli come mangi
dormire nel sacco a pelo
con gli occhi verso il cielo
ti dà la libertà
e ti purifica l'anima
ahi ahi ahi ahi ahi ahi
questo è un gioco vizioso
e ti piace guardare le ragazze
in modo pericoloso
e siamo una tribù
di sbandati e fannulloni
e non abbiamo più
ideali e distrazioni
giochiamo con il fuoco
gli amori durano poco
ma la bussola no
non la perdiamo mai
mangiamo solo se ci ricordiamo
dormiamo solo se ci addormentiamo
ma la bussola no
non la perdiamo mai
quando 6 ragazzo
non ti spaventa un cazzo
sai sempre cosa fare
non ti vuoi fermare
perché ci piace vivere

venerdì 20 maggio 2005

Casale - Asti, Secondo Imbrunire

Quelle colline
di pietra arenaria
portano al Monferrato
e da qui
ci passava ogni tanto
un consulente in estate.
Vigne e campi
esposti al sole
passo ancora il mio tempo
a osservare i tramonti
e vederli cambiare
in Secondo Imbrunire.
E il cuore
quando si fa sera
muore d'amore
non ci vuole credere
che è meglio
stare soli.
Cascine e pozzi antichi
tra i pioppi
chiese in stile romanico
e un vecchio foro boario
per la fiera del bollito.
Passano gli anni
e il tempo delle ragioni
se ne sta andando
per scoprire che non sono
ancora maturo
nel Secondo Imbrunire.
E il cuore
quando si fa sera
muore d'amore
non si vuol convincere
che è bello
vivere da soli.

giovedì 19 maggio 2005

Aspettando la ristampa di Neoproletariato

[..]
totò ha venticinque anni, tempra sdegnosa,
molta cultura e gusto in opere d'inchiostro,
scarso cervello, scarsa morale, spaventosa
chiaroveggenza: è il vero figlio del tempo nostro.

non ricco, giunta l'ora di "vender parolette"
(il suo petrarca!...) e farsi baratto o gazzettiere,
totò scelse l'esilio. e in libertà riflette
ai suoi trascorsi che sarà bello tacere.

non è cattivo. manda soccorso di danaro
al povero, all'amico un cesto di primizie;
non è cattivo. a lui ricorre lo scolaro
pel tema, l'emigrante per le commendatizie.

gelido, consapevole di sè e dei suoi torti,
non è cattivo. è il buono che derideva il nietzsche
"in verità derido l'inetto che si dice
buono, perchè non ha l'ugne abbastanza forti"

dopo lo studio grave, scende in giardino, gioca
coi suoi compagni sull'erba che l'invita;
i suoi compagni sono: una ghiandaia roca,
un micio, una bertuccia che ha nome makakita..."
[..]

Guido Gozzano, da "Totò Merùmeni"

Chissà se ci sono delle prof che lo fanno leggere insieme a Labranca.
Adesso vado a proporlo alla professoressa Priarone del Liceo Classico di Asti.
Probabilmente le esploderà il cervello in aula.
Ai miei giovani eredi sembrerà di essere in Natural Born Killers.

Live fast, love hard, die young

C'è stato un tempo che la gente per rinfacciarmi le cose mi diceva "cazzo, ma hai 30 anni".
Questa sera un mio capo, per cazziarmi che non sono andato al torneo aziendale, mi ha detto "ma cazzo, non ti devo dire io quand'è la partita, hai 35 anni".

Quelli che arrivano a 40 anni e non sono morti, bisogna ucciderli
Ugo Ojetti

Ripamonti Rulez, as usual

In una cascina di via Ripamonti, nella zona sud di Milano, scoperta una "fabbrica della droga". All'interno 1.800 piante di canapa indiana alte fino a un metro, molti semi, due chili di cocaina e il necessario per tagliarla; trovati anche 3.600 francobolli intrisi di Lsd, circa un chilo di hashish e 43mila euro in contanti. La perquisizione e' stata fatta ieri dai Carabinieri del comando provinciale. Sono state arrestate cinque persone. La cascina era un dormitorio di un gruppo di punkabbestia. Tra le stanze della cascina anche caschi protettivi, maschere antigas, coltelli, bastoni, fionde e spray urticanti.

mercoledì 18 maggio 2005

Piuttosto che uscire con te guarderei un gran premio di F1 dall'inizio alla fine

martedì 17 maggio 2005

Solide basi

Dal solito pistolotto di Curzio Maltese su La Repubblica:
E' un furbastro ormai scoperto e fastidioso, un arrogante alla fine, una Maria Teresa che risponde al popolo senza pane di mangiare brioches.

domenica 15 maggio 2005

Il diario di Vanessa D. - 15 maggio

Invece di andare a scuola, oggi sono andata a trovare Daniele, a Motta di Costigliole, con lo scooter.
Quando sono arrivata, sulle scale sentivo odore di piscio di gatto e di fiori lasciati ad appassire, ho udito una porta aprirsi e ho scalato gli scalini a due a due, perché non volevo ritardare niente. Aveva lasciato la porta aperta e sono entrata chiamandolo piano; ho sentito dei rumori in cucina e mi sono diretta verso la stanza, lui mi è venuto incontro fermandomi con un bacio sulle labbra veloce ma bello, che mi ha fatto ricordare il suo sapore di fragola.
«Vai di là, arrivo fra un attimo», ha detto indicandomi la prima stanza a destra.
Mi ha afferrato le spalle e mi ha fatta voltare, mi ha scrutata attentamente e ha esclamato: «Come cazzo ti sei vestita?!».
«Vaffanculo, Daniele», ho risposto ancora una volta ferita.
Il telefono ha squillato e lui è uscito dalla stanza per rispondere; non sentivo bene ciò che diceva, solo parole smorzate e risate soffocate. A un certo punto ho sentito: «Aspettami lì. Vado a vederla e poi te lo dico».
Allora ha affacciato la testa dalla porta e mi ha guardata, è ritornato al telefono e ha detto: «Sta in piedi vicino al letto con le mani in tasca. Ora me la scopo e poi ti dico. Ciao».
È ritornato con il volto sorridente e io ho risposto con un sorriso nervoso.
Senza dire niente ha abbassato la persiana e ha chiuso a chiave la porta della sua camera; mi ha guardata per un istante e si è abbassato i pantaloni, rimanendo in mutande.
«Be'? Cosa fai ancora vestita? Spogliati, no?», ha detto con una smorfia sul viso.
Rideva mentre mi spogliavo e, una volta rimasta completamente nuda, mi ha detto inclinando un poco la testa: «Be'... non sei poi così male. Ho fatto un accordo con una bella figa». Non ho sorriso questa volta, ero nervosa, guardavo le mie braccia bianche e candide che splendevano per i raggi che filtravano appena dalla finestra. Ha cominciato a baciarmi sul collo ed è sceso man mano più giù, sui seni e poi sul Segreto, dove già il Lete aveva cominciato a scorrere.
«Perché non te la depili?», ha sussurrato.
«No», ho detto con lo stesso volume di voce, «mi piace più così».
Abbassando la testa potevo notare la sua eccitazione e allora gli ho chiesto se voleva cominciare.
«Come ti andrebbe di farlo?», ha chiesto senza indugiare.
«Non so, dimmi tu... non l'ho mai fatto», ho risposto con un pizzico di vergogna.
Mi sono sdraiata sul suo letto sfatto e dalle lenzuola fredde, Daniele si è messo sopra di me, mi ha guardata dritta negli occhi e mi ha detto: «Mettiti sopra».
«Non mi farò male stando sopra?», ho chiesto con un tono quasi di rimprovero.
«Non importa», ha esclamato senza guardarmi.
Mi sono arrampicata su di lui e ho lasciato che la sua asta centrasse il centro del mio corpo. Ho provato un po' di dolore, ma niente di terribile. Sentirlo dentro di me non ha provocato quello sconvolgimento che mi ero aspettata, anzi. Il suo sesso dentro provocava solo bruciore e fastidio, ma è stato doveroso per me rimanere incastrata a lui a quel modo.
Non un gemito dalle mie labbra, tese in un sorriso. Fargli comprendere il mio dolore sarebbe stato esprimere quei sentimenti che lui non vuole conoscere. Vuole servirsi del mio corpo, non vuole conoscere la mia luce.
«Dai, piccola, non ti farò male», ha detto
«No, tranquillo, non ho paura. Ma non potresti metterti tu sopra?», ho chiesto con un sorriso lieve. Con un sospiro ha acconsentito e si è buttato sopra di me.
«Senti qualcosa?», mi ha chiesto mentre cominciava a muoversi piano.
«No», ho risposto credendo che si riferisse al dolore.
«Come no? Sarà il preservativo?».
«Non so», ho continuato, «non sento nessun male».
Mi ha guardata disgustato e ha detto: «Tu, cazzo, non sei vergine!».
Non ho risposto subito e l'ho guardato stupefatta: «Come no? Scusa, che significa?».
«Con chi l'hai fatto, eh?», ha chiesto mentre si alzava frettolosamente dal letto e riprendeva i vestiti sparsi sul pavimento.
«Con nessuno, giuro!», ho detto forte.
«Per oggi abbiamo finito». '!
Il resto è inutile raccontarlo, diario. Sono andata viasenza nemmeno il coraggio di piangere o di urlare, solo con una tristezza infinita che mi stringe il cuore e lo divora piano piano.

sabato 14 maggio 2005

Vieri Brocchi Seredova, il tridente di Viale Washington

venerdì 13 maggio 2005

Asti Porto Passepartout Lisbona Auday Scritturapura

Ad Asti, da ieri fino a sabato.
Passepartout Festival
Auday

Io sarò lì in giro venerdì sera, con la giacchettina fighettina che mi ha comprato il mio personal shopper Dvd.

P.S. ho visto che c'e' uno spettacolo non male, la lettura delle lettere di Pessoa a Ophélia, alle 22.30 al Michelerio.

giovedì 12 maggio 2005

Chiedere di essere liberi dalla società è chiedere di essere liberi da se stessi; è una malattia da curare, o modificando i rapporti di proprietà come vogliono fare i socialisti, o eliminando la ragione critica come cercano di fare certe sette religiose (ma, se è per questo, anche i regimi comunisti e fascisti).
Isaiah Berlin

martedì 10 maggio 2005

fv scrive:
che cacchio fai on line?
dezzyboy scrive:
senti chi parla
fv scrive:
sono in ufficio
dezzyboy scrive:
sisisi
dezzyboy scrive:
a insaponarti la segretaria
fv scrive:
sarò in ufficio fino a domani mattina
dezzyboy scrive:
ahahah, cos'è, oltre alla consulenza fate anche il pane?
dezzyboy scrive:
il pane del consulente, lo vendete 500 euro al chilo?
fv scrive:
vendiamo proposte

lunedì 9 maggio 2005

Mi Art X 05

Vixen

Bimbi Pop

Artistique

Le solite cose

Papetti

Martina Stella

Lati

estintore

Email paint

Bucintoro hi-tech

Il caro vecchio Dio

Un'installazione di nome me

domenica 8 maggio 2005

Il sabato del Leumann Dandy

Toro 1 - Arezzo 0

Mezzano in affanno

Alziamo ste mani, porcoddio!!!Alziamo ste mani, dai!
Ehi tu, perché non canti? Porcoddio canta!
La
gente
ci
chiede
chi
noi
siamo
e
noi
gli
rispondiamo
Siamo quelli della Maratona
Forza Toro olè!

Leumann Dandies

Michael Buble & Gianluca Grignani insieme a tifare Toro

sabato 7 maggio 2005

Le facce di Siniscalco

Senti, adesso vai fuori e gli spieghi che ci siamo persi lo 0,5 di PIL rispetto alle previsioni. Dì che è colpa degli interinali che facevano i conti, la congiuntura, inventati qualcosa.
Tengo famiglia

Senti, quest'anno qui dobbiamo abbassare le tasse e raddoppiare la spesa con finanziamenti ad cazzum canis perchè altrimenti tra un anno ci mandano in mezzo a una strada. A proposito, ma tu stai mandando dei cv?
Capitano proprio tutte a me

Senti, non eri tu che ti lamentavi che hai troppo lavoro? Da domani arrivano i rinforzi! Ti abbiamo nominato sottosegretario quell'ex-capitano dell'aeronautica, quello che si presenta bene.
E adesso che gli faccio fare a questo?

Senti, sarcazzo perché ieri hai detto che non ci saranno nuove privatizzazioni. Ho deciso che buttiamo 10% Enel sul mercato, e si fa. Se ti chiedono fai spallucce.
Mi alzo e faccio finta. Vado al Ministero e faccio finta. Torno a casa e faccio finta. Anche con mia moglie faccio finta.

Ah senti, quelli della scorta mentre facevano retromarcia con l'autoblu ti hanno distrutto la fiancata del Cayenne.
Ma manco ai convegni mi lasciano in pace...
Qualunque stronzo si sente migliore di qualunque altro pezzo di merda, inoltre c'è sempre qualche coglione che si crede migliore di te.

venerdì 6 maggio 2005

Sporting Lisbona in finale
Sporting Lisbona in finale

giovedì 5 maggio 2005

Dio è il Progresso

mercoledì 4 maggio 2005

Nero Minimal Chic

Al tavolo dell'ennesimo ristorante giapp aperto alle colonne di San Lorenzo, chiacchero con il mio amico Raffa sulle dinamiche di coppia mentre lui nervosamente rosicchia zenzero rosa fluorescente come fosse pane: "Dez ce ne andiamo da questa città? Non succede mai niente!" mi dice con un tono un po' annoiato e un po' divertito.

Ho visto gente partire da milano per "non tornare più" penso, per poi incontrarli dopo qualche mese al solito posto, con la solita gente per il solito aperitivo…….ma come?! Mentre lei parla io mi distraggo e mi sorprendo ad osservare l'incontro casuale di due amici…: jeans nero, felpa new zealand nera, maglietta lamartina b/n.

Alla mia destra un coppia in evidentemente imbarazzo da prima uscita, anche lui in perfetto stile nero total look! Decido allora di fare una ricerca allargata e noto con un sottile filo di panico, che tutti gli uomini che mi circondano sono monocromatici, sembra quasi esistere una regola non scritta: nero è il non colore della divisa da indossare.

Mi risintonizzo sul discorso del Raffa che, sfumato per qualche secondo come sottofondo sonoro dei miei pensieri, e' tornato a volume normale proprio nel momento del suo epilogo: "Insomma Dez pensa vivere ai tropici, una spiaggia, zero smog niente traffico o targhe alterne, vita tranquilla, sole palme e relax!" ascoltandola mi vengono in mente una serie di immagini super colorate ed etniche che stonano decisamente con la cornice minimal-chic nero-milanese in cui siamo calati! Ritorno a bomba sulla teoria del MIB (men in black) forse il nero garantisce l'anonimato, non si rischia di apparire troppo, oppure così si è sicuri di non sbagliare…faccio un rapido check del mio abbigliamento e con il mio maglioncino giallo, le all stars bianco-sporco e i jeans da battaglia mi sento totalmente fuori luogo.

Mi viene voglia di catapultarmi a casa e fare il ripulisti del mio armadio per disfarmi di tutti quei vestiti troppo colorati rimpiazzarli con la divisa nero-chic che mi farebbe sentire (forse) uno di loro!

lunedì 2 maggio 2005

Spazio SMS

Come tutte le migliori trasmissioni televisive, da oggi su E-blog è attivato il servizio SMS. Voi mandate i vostri SMS al numero 3395075865, e verranno pubblicati qui sul blog. Il costo è quello di un comune SMS, quindi costiamo meno di MTV e soprattutto non censureremo mai. Tutti i messaggi che conterranno la frase "vi prego, mandatelo ke è importante" saranno pubblicati prima degli altri.
Ma perché tra i vip della fattoria di Canale 5 non hanno mandato Enrico Beruschi, così quando litigavano poteva dire ma che brutta fazenda!
Avrebbe vinto a mani basse.

domenica 1 maggio 2005

L'autostrada è l'unica certezza che io ho

L'autostrada è l'unica certezza che io ho

La stagione dell'amore

Le stagioni del nostro amore

La stagione dell'amore
viene e va,
i desideri non invecchiano
quasi mai,
con l'età.
Se penso a come ho speso male
il mio tempo
che non tornerà,
non ritornerà più.
La stagione dell'amore
viene e va,
all'improvviso
senza accorgerti,
la vivrai,
ti sorprenderà.
Ne abbiamo avute di occasioni,
perdendole;
non rimpiangerle,
non rimpiangerle mai.
...ancora un'altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore,
nuove possibilità per conoscersi...
...e gli orizzonti perduti
non ritornano mai...

La stagione dell'amore
tornerà
con le paure e le scommesse
questa volta
quanto durerà.
Se penso a come ho speso male
il mio tempo
che non tornerà,
non ritornerà più.