domenica 12 settembre 2004

adriana & settembre

adriana ad asti a settembre

martedì 7 settembre 2004

Il gusto della forma®

Modernità veloce, che crea continuamente dimenticando con facilità il passato; oppure essere artistici per mille persone contemporaneamente, l'unicità del genio applicato alla moltiplicazione industriale: l'ossessione che portava alla perdizione Jacques Arnoux nell'Educazione Sentimentale di Flaubert, diventa realtà nella visione di Davide Scabin del Combal.Zero, sabato nell'Ouverture di Settembre Musica a Torino.
Dopo l'elegante e sottile barocco de Le Divertissement Royal di Lully diretta da Jordi Savall, per i mille spettatori dell'Ouverture si aprono le porte del foyer disegnato da Scabin e LiPumaDesign, librerie giganti contengono hambook, libri da mangiare componendo muri di mattoni raffiguranti immagini barocche, torri trasparenti da cui si estraggono fialette di drinks, Bloody-Mary terminanti in ostriche, arabeschi di grissini...

Grissini painting

...il vitello tonnato è servito in coppe da champagne di cui si svita lo stelo e se ne rovescia il contenuto di aceto balsamico per insaporirlo...

Vitello tonnato old fashioned hi-tech

...la crema di piselli incapsulata in un tappo di di cialda di parmigiano...

Riposta la penna, lo scrittore Davide se la Cava anche con il cucchiaio

...il ciokocube che sconvolge e spinge a desiderare...

Menta/Liquirizia, Pistacchio/Violetta, Zafferano/Peperoncino, Lampone/Zenzero

...e io e Adriana, ci perdiamo tra fialette di drink e richiami di Lisbona nel merluzzo mantecato del Parmentier...

Io e Adriana confusi nel trompe-l'oeil degli specchi del Regio

lunedì 6 settembre 2004

ildeboscio, parole povere

Esce il 7 settembre per Mondadori, il libro del Deboscio, Parole Povere - Breviario della banalità moderna, un nuovo Vangelo, non a caso a duemila anni di distanza dagli altri vangeli, che già costituirono un evento letterario epocale.

DEZERTO: Dalla prima volta che ho visto il vostro ildeboscio.com, ho riscoperto una gioia che pensavo ormai perduta: il piacere di leggere. Cosa conterrà il libro? Profili poveri, altro?

IL DEBOSCIO: Cito Gramsci:
"Nelle classi popolari esiste ugualmente la degenerazione libresca della vita, che non è solo data dai libri, ma anche da altri strumenti di diffusione della cultura e delle idee."
"Osservare il modo di scrivere di molti popolani: è ricalcato su un certo numero di frasi fatte" (quaderni dal carcere)
Non abbiamo fatto altro che seguire questa constatazione gramsciana e ricercare esempi di lessico neoproletario e piccolo borghese.
Parole Povere è un elenco di frasi fatte, stanche, sentite e risentite, da essere ormai lise.

DEZERTO: Perché l'hai/avete scritto (soldi? Essere famosi? Divulgare un'idea? Avere tra le mani un libro che merita di essere letto?)
IL DEBOSCIO: Per farci invitare in tv e fare le cose peggiori che si siano mai viste in tv.

DEZERTO: Chi vorreste che lo legga e chi temete che lo legga?
IL DEBOSCIO: Vorremmo che lo leggessero tutti. Non si rivolge a un pubblico particolare. Non temiamo che non venga capito, perchè è un fatto. Speriamo altresì che venga frainteso dal popolino.

DEZERTO: Tra 30 anni le cose che avete scritto saranno ancora valide?
IL DEBOSCIO: Paura di sì

E-BLOG: Grazie come sempre della vostra attenzione.
IL DEBOSCIO: Grazie della tua attenzione. il tuo interesse nei nostri confronti ci conforta.

Per concludere, mi sembra opportuno riportare questo frammento del sito, che spiega cos'è un povero e rappresenta la chiave di lettura per comprendere gli anni 00.

Se il termine “sindrome” significa “insieme di tratti”, allora la povertà è una sindrome, perlopiù ereditaria e decisamente contagiosa.
Il povero è quello che vive alla periferia delle cose, quello che ha sempre visto tutto da lontano. Qualsiasi fenomeno per lui, è distante.
E’ quello che davanti a cose un po’ più complesse del solito, si annoia.
Il povero è quello che non ha idee sue, che riesce a fare sua qualsiasi cosa (una macchina, una casa, dei mobili, una teoria...) senza però digerirla.
Il povero è uno che non conosce il disincanto. E’ uno che si entusiasma anche davanti a cose assolutamente ovvie e banali, a prodotti fatti male, costruiti da altri poveri.
Il povero è un provinciale, uno che ragiona in modo troppo schematico, vede tutti come burattini, e lui stesso è un pupazzetto.
Il povero è abituato a vedere le cose sui libri, talmente distanti da lui sia fisicamente, sia temporalmente, che non prende sul serio nulla di contemporaneo per paura di “sbagliare”.
Il povero è un individuo che la società ha voluto rimanesse bambino, e distante da certe cose.
La società non è in sé così cattiva, è assolutamente impersonale. E’ perlopiù il povero che spesso (per infiniti motivi) si esclude dagli eventi.
Il povero è quello che non si preoccupa di capire e disprezza, o altrimenti si astiene dal giudizio perché ha paura di apparire stupido, covando però dentro di sé un risentimento verso ciò che non comprende.
Il povero è quello che non capisce che è più creativo il non fare nulla piuttosto che fare qualcosa a tutti i costi, di cui ovviamente non c’era bisogno.
Il povero è quello che in qualche modo può farti del male perchè non ti capisce. Non sempre però è in malafede.
Il povero è uno che non frequenta, ma purtroppo non sempre è sufficiente frequentare.
Il povero è quello che risparmia sul cibo.
Il povero potrebbe essere anche quello che ha la Panda. Ma non è povero perchè ha la Panda.
E’ povero perchè non sa chi l’ha disegnata.
Il povero in generale è quello che crede al plusvalore delle nozioni perchè non può permettersi quello delle merci, e viceversa.

giovedì 2 settembre 2004

Hip Stuff 04: Herbalife

Herbalife
Quest'estate mi è capitato + volte, essendo in compagnia, di essere l'unico che a pranzo non aveva uno shake da prendere: ormai gli shake Herbalife sono diventati un must e lo staff di e-blog, sempre attento alle nuove tecnologie in ogni ambito, ha deciso di intervistare per voi Michele Delemont, un affermato distributore Herbalife.

E-BLOG: I simboli che hanno segnato questa estate 04 sono le infradito, le foto con il telefonino ed Herbalife: spiegaci cos'è Herbalife e come mai è diventata tanto famosa.
MICHELE: Se ci fai caso, quest'anno è stato caratterizzato anche da una campagna del Ministrero della Salute contro l'obesità negli adulti e nei bambini. Non si tratta solo di una moda estiva ma di una piaga da affrontare seriamente nei prossimi anni.
Herbalife è una società americana nata nel 1980 per affrontare i problemi legati all'obesità e alla malnutrizione. In Italia i prodotti sono autorizzati alla vendita dal 1992.
Al di là di mode locali, attraverso i risultati ottenuti da migliaia e migliaia di persone nel controllo del peso, e soprattutto nel mantenimento dei risultati conseguiti, attualmente Herbalife è la prima azienda mondiale nel campo della produzione e vendita di integratori alimentari a base naturale.

E-BLOG: Tesmed e gli altri elettrostimolatori sono dolorissimi, le pillole fanno vomitare: in cosa si distingue Herbalife e perché dovrebbe funzionare meglio degli altri.
MICHELE: Herbalife si distingue da ogni altro metodo per il controllo del peso e il recupero della forma fisica: i prodotti hanno un buon sapore, chi li utilizza è libero di mangiare tutti gli alimenti che preferisce nell'ambito di un appropriato programma alimentare, sono integratori a base di erbe rivolti a persone di tutte le età.
I vari integratori permettono di personalizzare il programma in base ai propri gusti, esigenze nutrizionali e risultati da conseguire: l'esclusività di Herbalife sta nella nutrizione cellulare, un metodo che permette di fornire i nutrienti necessari direttamente alle cellule senza affaticare l'apparato digerente.

E-BLOG: Herbalife va preso sotto controllo medico?
MICHELE: I prodotti Herbalife sono classificati come alimenti dai ministeri competenti in materia in più di 50 nazioni nel mondo, compresa la Svizzera e la Svezia che sono notoriamente i più restrittivi nel concedere libera circolazione a prodotti nutritionali: non sono quindi soggetti ad alcun tipo di limitazione se non quello del normale buonsenso.
Hai mai fatto indigestione di Nutella mangiandone un barattolo completo, ti sei mai sentito appesantito dopo una scorpacciata di fritto misto? Lo stesso vale per Herbalife, i nostri shake sono ottimi se preparati con i giusti ingredienti, ma il barattolo del cioccolato nelle mani di un bambino potrebbe portare ad una indigestione come il barattolo della farina lattea.

E-BLOG: Tu hai partecipato alla convention di agenti Herbalife che si è tenuta a Barcellona: chi c'era / cosa avete fatto?
MICHELE: Barcellona e' stato fantastico, eravano circa 25.000 persone in uno dei palazzetti delle olimpiadi '92, c'erano persone da tutta Europa e dal Sudafrica.
Ci sono stati interventi dei maggiori specialisti mondiali nel campo della salute e della ricerca farmacologica, il nuovo Chief Executive Officer di Herbalife Michael O'Johnson ha dato una visione chiara e precisa dei prossimi sviluppi della compagnia: 500% di crescita del fatturato mondiale nei prossimi 10 anni.
Tra l'altro, oltre a un new way of life fisico, con Herbalife è possibile anche un new way of life economico, diventando distributore dei suoi prodotti.

Lo staff di e-blog ringrazia Michele per le risposte esaurienti: noi il prodotto non l'abbiamo ancora provato, ma chi l'ha fatto ne dice meraviglie, per cui se volete contattare Michele per maggiori informazioni, il suo cellulare è 347/7666991, l'email mdelemont@hotmail.com.