lunedì 28 febbraio 2011

Roberto Angelini - Vulcano

R.E.M. - Uberlin [Official Lyrics]



Hey adesso
prendi le tue pillole
e
hey adesso
fai colazione
hey adesso
pettinati i capelli e vai a lavoro

schianti la terra
niente illusioni
nessuna collisione
nessuna intrusione
la mia immaginazione scappa

Lo so, lo so, lo so cosa sto inseguendo
Lo so, lo so, lo so che questo mi sta cambiando

Sto volando su una stella in una meteora, stanotte
Sto volando su una stella, una stella, una stella
Lo farò tutto il giorno
e poi, quando il giorno diventerà notte
Lo farò tutta la notte.

ah, hey, adesso
prendi la u-bahn**
cinque fermate, cambia la stazione
hey adesso
non dimenticare: il cambiamento ti salverà

hey adesso
conta un migliaio di milioni di persone
questo è sorprendente
inseguendo per la città con le loro stelle così brillanti

Lo so, lo so, lo so cosa sto inseguendo
Lo so, lo so, lo so che questo mi sta cambiando

Sto volando su una stella in una meteora, stanotte
Sto volando su una stella, una stella, una stella
Lo farò tutto il giorno
e poi, quando il giorno diventerà notte
Lo farò tutta la notte.

non mi dispiace ripetere
non sono completo
non sono mai stato un talento

beh, adesso, amico,
dimmi una cosa
sei fuori da qualche parte?
vuoi venire con me stasera?

Lo so, lo so che questo sta cambiando
percorriamo le strade per sentire la terra
sto inseguendo qualcosa per tutta Berlino

Sto volando su una stella in una meteora, stanotte
Sto volando su una stella, una stella, una stella
Lo farò tutto il giorno
e poi, quando il giorno diventerà notte
Lo farò tutta la notte.

domenica 27 febbraio 2011

si chiama razzismo

Il punto di partenza è questo: che cosa uscirebbe da un sondaggio sui pregiudizi degli italiani sugli zingari? Ma non solo degli italiani. Azzardo una risposta. Uscirebbe che una percentuale quasi totale, da destra a sinistra, dall’alto in basso, pensa che si tratti di un popolo di ladri, di rapitori e se va bene di accattoni. Credo che si debba prenderne atto: nei loro confronti sopravvive l’unica forma di razzismo puro presente oggi in Italia, mentre tutto il resto è xenofobia. Esistono rom onestissimi, accampamenti stanziali che non hanno mai creato problemi: ma non gliene frega niente a nessuno, probabilmente neanche a me. Non c’è futuro per i rom, intesi come nomadi, come zingari, come volete: non c’è da nessuna parte. Dati alla mano, i rom corrispondono a un problema sociale e purtroppo criminale: è difficile fingere che buona parte di loro non tenda a compiere reati con regolarità, a non integrarsi nella comunità che li circonda, a non scegliere uno stile di vita alternativo per sé e soprattutto per i figli. L’allargamento della Ue e le nuove ondate migratorie non sono una causa, ma una conferma. Per via della loro astrazione e separatezza – espressione che ad alcuni ricorderà qualcosa – i rom sono perlopiù disinseriti da qualsiasi circuito culturale che non sia quello compassionevole o amante delle sottoculture: basti che l’Olocausto nazista dei rom resta l’unico, con quello ebraico, che i nazisti delegarono a motivazioni esclusivamente razziali. Ma pochi amano ricordarlo. I rom furono sterminati in quanto razza inferiore destinata non alla sudditanza, come altre, ma alla morte e basta. Furono imprigionati, seviziati, sterilizzati, utilizzati per esperimenti medici e infine gasati. Ad Auschwitz sopravvissero solo quattro zingari maschi, e il celebre dottor Mengele amava iniettare la malaria ai piccoli rom. L’Olocausto ebraico prende il nome di Shoah, quello degli zingari si chiama Porrajmos, che significa Distruzione. Ma questa è considerata, appunto, sottocultura, roba da preti, roba che adesso non c’entra niente. Può essere. Io, del resto, non sto facendo del pietismo: sto solo cercando di elencare dei fatti con sovrumana freddezza. Ed è un fatto, pure, che la maggior parte dei rom dipende dalla beneficenza statale e che i loro livelli di scolarità sono inesistenti, spesso vivono in caseggiati senza né acqua né elettricità, i loro mestieri tradizionali sono scomparsi, campano spesso di furti ed elemosina e in parte di economia marginale, tipo raccolta di ferro vecchio e cartoni, vendita per strada di fazzoletti e di fiori. Qualcuno fa ancora il giostraio, trascina piccoli circhi, le famiglie Togni e Orfei sono di origine sinti. La gente comunque non li sopporta, e anche i più tolleranti – a parole – girano al largo, se li incrociano, stringono i figli contro di sé e con essi i cordoni della borsa. E io non sono migliore di altri. Resta il fatto che non esiste un altro popolo per il quale siano state organizzate delle ronde mirate, per il quale sia stato appiccato il fuoco alle tendopoli. Non importa la differenza tra un romeno, un rumeno, un rom, un rom romeno, un rom non romeno, un rom polacco, uno zingaro, un sinti, un gitano, un semplice nomade. E’ un razzismo che non fa discriminazioni.
Potete contestualizzarlo, spiegarlo, ma si chiama razzismo: credo l’unico – vero – che ci è rimasto. Da noi si tende a gridare al razzismo per ogni sciocchezza, a confondere con questo termine ogni intolleranza, distinguo, pregiudizio o anche solo giudizio. Ed è insopportabile. Ma ciò non toglie che questo sia razzismo e basta. E non è che i giornali, tutti i giornali, non ne tengano conto nell’inseguire gli umori popolari. Nel maggio 2008 tutti i maggiori quotidiani scrissero che al quartiere Ponticelli di Napoli avevano tentato di rapire una bambina: non era vero, ma per ritorsione – di un fatto falso – una ventina di giustizieri aggredirono un romeno che non c’entrava nulla, e pestarono e accoltellarono un operaio che aveva un lavoro regolare e che non viveva neppure in un campo nomadi. Poi, a Catania, due rom si fecero quattro mesi di galera per un altro rapimento farlocco: assolti, ma sui giornali neppure una riga. Ricordo che rilevai la cosa sulla prima pagina del Giornale e debbo dire che raramente, in lettere o mail di commento, mi era capitato di rilevare tanta freddezza o aggressività da parte dei lettori. Ricordo pure che menzionai che La Fondazione Migrantes (centro studi della Cei) aveva commissionato una ricerca all’università di Verona circa i tentati rapimenti addebitati ai rom dal 1986 al 2007, e che l’esito spiegava questo: «Non esiste alcun caso in cui viene commesso un rapimento, nessun esito corrisponde a una sottrazione dell’infante effettivamente avvenuta». La freddezza che ne ricavai fu anche maggiore.
Ora non mi aspetto niente di meglio, eppure io, ripeto, non sto difendendo i rom: a meno che il semplice parlarne in termini crudi, e cercar di chiamare le cose col loro nome, non sia reputata una difesa d’ufficio. Quindi non mi si dicano, ora, cose tipo «prenditeli a casa tua», o più spesso «se li prendano in Vaticano» – come ho letto in molti commenti sul web. Io non li voglio a casa mia, il Vaticano non so. Ma almeno si dica la verità, dopodiché ricominciamo a discuterne. Si può scegliere se abbinarvi un aggettivo (per esempio: giustificato, indotto, cercato, inevitabile, giusto) ma razzismo rimane. Anche il mio.

Filipo Facci

venerdì 25 febbraio 2011

la nuova medicina germanica di geerd hamer

vittorio emanuele 2 ha ammesso che ha sparato lui a dirk hamer
dirk hamer era un ragazzo che stava dormendo su un motoscafo
quella sera il nostro beneamato ve2 litiga con nicky pende, prende il fucile, inizia a gridare italiani di merda e spara
dirk viene colpito all'aorta della coscia
ve2 dice adesso vi dò l'elicottero per portarlo in ospedale, poi l'elicottero non lo dà
dirk arriva in ospedale a marsiglia, gli amputano la gamba
il padre, medico pazzo che non si sa come abbia fatto i soldi, dice
portiamolo a heidelberg, e così dirk muore
la sorella, birgit, miss germania e attrice in un film di pupi avati, abbandona la carriera per seguire i processi contro ve2 e vederlo condannato, sarà tutto inutile
il padre, dopo un mese, si ammala di tumore al testicolo
da qui elabora la teoria che i tumori insorgono a causa di uno shock
la moglie si ammala di cancro, il padre dice
ti curo io, con la nuova medicina germanica
ovvero, se vuoi eliminare il cancro, elimina il conflitto psicologico che l'ha generato, quindi niente medicine, chemio, morfina ecc.
e lei muore ovviamente
a causa di questa teoria viene espulso dall'ordine
continua a esercitare la professione e viene incarcerato
ogni volta che lo scarcerano, lui fa delle cose tipo
hai un tumore in una gamba? ti ingesso e guarisci
il povero ragazzo ingessato devono tagliargli la gamba
allora lui si dà alla latitanza in norvegia
comunque lui dice che la nuova medicina germanica funziona
la prova è che la usano gli ebrei attraverso i rabbini e il complotto sionista che impediscono anche a noi di curarci, e intanto ci fregano i soldi della chemio
http://it.wikipedia.org/wiki/Ryke_Geerd_Hamer
Gli ebrei vanno dal loro rabbino, il quale conosce perfettamente la NMG e può dire "Tu hai avuto un conflitto, di questo tipo, vogliamo parlarne?" Per esempio se il paziente ebreo ha avuto un conflitto a causa del denaro, il rabbino telefona immediatamente al direttore della banca, probabilmente è un suo amico o un conoscente, e gli dice: "Il paziente si è ammalato a causa di questo problema con la banca", e il direttore risponde "Oh, scusa, allora può venire qui da me di persona, lo aiuto immediatamente". Il conflitto è istantaneamente risolto, e in poco tempo il paziente è come nuovo. Questo è solo un esempio di come i rabbini aiutano i loro pazienti ebrei, è il loro modo di fare terapia.

Le metastasi sono un'invenzione della medicina; i batteri ed i virus non sarebbero un danno per il nostro corpo, ma anzi aiuterebbero a guarire (ad esempio se hai un tumore al seno devi trovare immediatamente qualcuno da stringere al petto, se hai un tumore allo stomaco, bisogna ingerire al più presto dei batteri della tubercolosi, la carie dentaria è causata dal "conflitto di non poter mordere", mentre il diabete nelle donne mancine sarebbe in verità un "conflitto sessuale" provocato dal disgusto dell'organo sessuale maschile, o provocato dalle rane).

Olivia Pilhar era una bambina austriaca di 6 anni quando si ammalò di cancro a un rene (un tumore maligno: il nefroblastoma o tumore di "Wilms"), nel 1995, per cui era necessario ricorrere alla chemioterapia. I genitori si rivolsero a Hamer,[36] che in Austria non poteva più esercitare la professione di medico e si era trasferito in Spagna. I genitori portarono Olivia in Spagna (a Malaga) da Hamer. La sua diagnosi: «conflitto biologico, perché la madre non voleva più cucinare e la nonna le dava da mangiare troppe cotolette».
Dopo una sentenza del tribunale per i minori di Vienna, la bambina fu liberata con l'aiuto della polizia dopo 72 giorni, e fu trasferita in una clinica viennese che le salvò la vita. Prima della partenza dall'Austria, la bambina mostrava un tumore con un volume di 250 ml; dopo la permanenza in Spagna il tumore era cresciuto fino ad un volume di 4,2 litri e la bambina era in pessime condizioni. Dopo un'operazione e un trattamento di chemioterapia la piccola Olivia guarì.
Nonostante tutto questo, i genitori di Olivia, un ingegnere e una maestra, sono rimasti fedeli alla nuova medicina germanica: il padre non lavora più come ingegnere, ma viaggia in tutta la Germania per divulgare la NMG.

giovedì 24 febbraio 2011

Andiamo a vendere!!!

mercoledì 23 febbraio 2011

outliers: è + facile essere self made man dopo un restringimento demografico

comunque, nel libro "Outliers" si fa notare come alcuni periodi storici abbiano effettivamente portato a un grande numero di storie del tipo "dalle stalle alle stelle", e che a veder bene erano tutti periodi di crescita demografica successiva a un periodo di restringimento demografico (guerre, carestie, ecc.)
le varie ragioni vanno dalle piu' ovvie alle piu' sottili.
la generazione di mio padre e' quella di chi era bambino durante la guerra, e ha avuto l'opportunita' quindi di surfare la ricostruzione, mentre intanto il baby-boom post-bellico creava la necessita' di fornire servizi alla gran massa di nuovi arrivati. per fare un esempio: lui, poverissimo e appartenente alla prima generazione della mia famiglia con un titolo di studio superiore alla seconda elementare, si e' iscritto all'universita' quando c'era un rapporto professori/studenti molto basso (quindi qualita' alta), ed e' stato reclutato come professore quando invece il numero di studenti esplodeva ed occorreva urgentemente reclutare chi gli facesse lezioni.

poi come abbiamo gia' discusso altre volte contrarre collettivamente debiti che la prossima generazione avrebbe pagato aveva perfettamente senso, dato che la generazione successiva era appunto molto piu' larga. quindi quella generazione non e' che sia stata cattiva, ha solo fatto la cosa migliore per se', e non si e' posta problemi etici perche' non aveva previsto che il sistema di riferimento in cui cresceva fosse un'anomalia storica.
Malcom Gladwell, Outliers: The Story of Success

martedì 22 febbraio 2011

Where the Hell is Matt? (2008)

lunedì 21 febbraio 2011

‎"e sticazzi?" in inglese si dice "foursquare"

sabato 19 febbraio 2011

Vai a Genova? Ma và? Bella Genova, ah, corso Italia, la Foce, i vicoli..... e come mai? Amici? Oppure - sguardo ilare e voce abbassata di un tono - forse il fidanzato?

venerdì 18 febbraio 2011

La Crus - Io confesso.mp4

Sanremo 2011: Nathalie - Vivo Sospesa

giovedì 17 febbraio 2011

150 anni di unità d'italia

mercoledì 16 febbraio 2011

the code of the dragon

martedì 15 febbraio 2011

L'importante e conquistare le donne, il resto viene dopo
Adolf Hitler

sabato 5 febbraio 2011

cat power, lived in bars

venerdì 4 febbraio 2011

La religione nel passato era un ottimo anticoncezionale, ma continuare a usarla adesso sarebbe come considerare le amputazioni unica cura per la setticemia.

giovedì 3 febbraio 2011

Kim Jong looking at things

Kim Jong looking at things
Kim Jong looking at things

mercoledì 2 febbraio 2011

Niente e subito

martedì 1 febbraio 2011

mitico vasco



Levi’s 501, marsupio, zaino Invicta, Gazzetta dello Sport, Moretti da 66 e pallone nel bagagliaio: il prototipo del fan di Vasco è il tifoso, quello che i profilatori del marketing definiscono “maschio preculturale”. Gli occhi gli si accendono solo quando parla della mamma, della squadra del cuore o del Blasco. Nomen omen: Vasco Rossi è l’italiano medio, l’Alberto Sordi della discografia, il Mike Bongiorno del Rock & Rolex. Della mancanza di voce ha fatto tesoro, del provincialismo un’arma. Della sua bohème coca, lasagne e accappatoio, uno stile di vita unico perché uguale a tutti. Io lo ricordo così: nel 1984, appena scarcerato, sulla copertina di “TV Sorrisi e canzoni” che riabbraccia la sua mamma.

una canzone x piero