mercoledì 26 ottobre 2011

Quadrante magico della socialità coatta

Quadrante magico della socialità coatta - by dezgeist.blogspot.com
Posizionatevi sul quadrante in base a come esplicate i vostri bisogni di socialità coatta per capire il vostro posizionamento competitivo

Qui trovate la versione originale dei Magic Quadrants sviluppata da Gartner Research

Questo strumento di analisi è registrato da Gartner Inc. & Dezgeist Solutions

Per richieste di riproduzione cliccare qui

martedì 25 ottobre 2011

le ragioni del dissenso: paura e delirio alla svegas

er pelliccia

er pelliccia

lunedì 24 ottobre 2011

citare ugo ojetti quando diceva che quelli che non erano morti prima dei 40 bisognava fucilarli

Vittimismo: le dieci regole per farlo bene

Nell’ambito del marketing digitale la next best thing del 2011 è decisamente, come da cronaca di questi giorni, il vittimismo.
Grazie alla globalizzazione delle autostrade digitali si sta diffondendo su scala nazionale quel saper fare che prima era custodito in piccoli operosi distretti, da quello napoletano ai vari campi Rom delle grandi città.
Ecco quindi dieci regole per appropriarsi di questo prodigioso strumento, diventare vittime e prosperare.

1) Amplificare l’offesa. La reazione della vittima è sempre sproporzionata all’azione: se vi feriscono un dito è come se vi avessero amputato il braccio, Vasco Rossi denuncia nonciclopedia per una pagina e loro chiudono tutto il sito, esce il possibile testo di un ddl e wikipedia fa uguale.
2) Essere simpatici, non rispettare le regole. I napoletani sono simpatici perché sanno arrangiarsi, chi segue le regole non ha bisogno di arrangiarsi, di fare la vittima e non è simpatico. Il massimo da questo punto di vista è Berlusconi che racconta le barzellette sulle sue malefatte.
3) Trasformare i propri problemi in problemi di tutti. L’empatia creata attraverso la simpatia è prodromica alla fondamentale collettivizzazione del problema. In questo un maestro era Gianni Agnelli, anche lui gran simpaticone, che con la Fiat ha portato avanti per tanti anni la logica del privatizzare i profitti, statalizzare le perdite.
4) Tenere famiglia. Vittorio de Sica faceva vendere a Sofia Loren sigarette di contrabbando e poi le evitava la galera facendola rimanere incinta, Gianpi Tarantini estorce 20.000 euro al mese per “sfamare le bambine”. Nella maggior parte degli sbocchi professionali vige il familismo amorale, del resto cosa vuoi dirgli? Andate, moltiplicatevi e raccomandate i vostri figli. La famiglia può essere intesa in senso lato: Mediaset corrompe i giudici e poi non vuole pagare il risarcimento a De Benedetti perché potrebbero essere a rischio gli eterni lavoratori e le loro eterne famiglie.
5) Fare debiti. Corollario delle regole precedenti, la logica del debito fa parte di un saper vivere, di un acquisire simpatia, che potrà essere riscosso al momento del bisogno. Il figliol prodigo è uno che sa vivere e quando torna grazie alle sue malefatte ti fa anche servire il vitello grasso.
6) Fare minoranza. Siamo soverchiati, schiacciati dalle minoranze, minoranze che sono in realtà maggioranze schiamazzanti, che affollano tutto dalle strade alle televisioni agli status di facebook pretendendo di essere imbavagliate. L’importante è riuscire a infilarsi nel maggior numero di minoranze possibili.
7) Essere ignoranti. Ignorantia legis non excusat, adiuvat. Ignorare la reale portata delle leggi che si contestano, base dell’aurea regola numero 1.
8) Essere religiosi. La trascendenza della religione è alla base dell’equazione di bilancio per cui “non è colpa di nessuno” su cui si fortifica il vittimismo. Se qualcuno come Padre Livio Fanzaga di Radio Maria, partendo dal candido presupposto che Dio onnisciente non può ignorare che gli partano i terremoti, afferma che invece essi facciano parte del suo disegno, viene subito zittito in base alla regola numero 7 dell’essere ignoranti.
9) Essere maleducati. Il garbo, la discrezione sono nemici da abbattere per la vittima. Del resto, essendo il vittimismo uno strumento di marketing, è chiaro che si basa sulla pubblicità.
10) Non avere pietà. Se si è vittime non ci si può mettere nei panni degli altri, comprenderne le ragioni. Se si prova a farlo, conoscendo le menzogne del vittimismo, si diventa subito automaticamente carnefici. Case study, la questione ebraico-palestinese.

domenica 23 ottobre 2011

a semana hipsta em sampa

Avenida Paulista

Caos e Efeito em Sampa


itau



Hipsta welcome




Performance & bitume






jovanotti e gli altri big ricordano sic

Jovanotti ricorda Simoncelli

Fiorello ricorda Sic

Facchinetti ricorda Sic

Sic tra le nuvole

venerdì 21 ottobre 2011

Fabio Fazio, interviste in ginocchio

dal Fatto Quotidiano di oggi

la verità su kermit

the truth about kermit

giovedì 20 ottobre 2011

La deposizione

La Deposizione

mercoledì 19 ottobre 2011

le dieci ragioni per cui Steve Jobs era come Gesù Cristo

1. La progenie incerta e mediorientale.
2. I discepoli presi tra le minoranze reiette: pescatori galilei e grafici gay.
3. La creazione di mercati che fino ad allora non esistevano.
4. Appropriarsi degli stilemi delle religioni precedenti per poi rinchiuderle in un sistema proprietario chiuso.
5. Le parabole bislacche: siate affamati, siate folli, beati gli ultimi.
6. L’innovatività nelle interfacce, dal camminare sulle acque al touch.
7. Farsi i trip di LSD.
8. L’imposizione di rinunce anacronistiche, come la povertà o la mancanza di multitasking.
9. Il convincimento dei fedeli a ostentare la propria fede mostrandone i simboli in riunioni lateralmente legate al cibo (cenacoli, chiese, Starbucks, sushi bar).
10. La fine annunciata ma poi misteriosa.

martedì 18 ottobre 2011

un black bloc per amico

se a 20 anni non 6 comunista 6 senza cuore, se lo 6 ancora a 30 anni 6 senza testa

domenica 16 ottobre 2011

è giovane ogni tanto deve dimostrare cose nomi città
polaroid

sabato 15 ottobre 2011

la società dello spettacolo

1. L'intera vita delle società, in cui dominano le moderne condizioni di produzione, si annuncia come un immenso accumulo di spettacoli. Tutto ciò che era direttamente vissuto si è allontanato in una rappresentazione.

2. Le immagini che si sono staccate da ciascun aspetto della vita, si fondono in un unico insieme, in cui l'unità di questa vita non può più essere ristabilita. La realtà considerata parzialmente si dispiega nella propria unità generale in quanto pseudo-mondo a parte, oggetto di sola contemplazione. La specializzazione delle immagini del mondo si ritrova, realizzata, nel mondo dell'immagine resa autonoma, in cui il mentitore mente a se stesso. Lo spettacolo in generale, come inversione concreta della vita, è il movimento autonomo del non-vivente.

3. Lo spettacolo si presenta nello stesso tempo come la società stessa, come parte della società, e come strumento di unificazione. In quanto parte della società, esso è espressamente il settore più tipico che concentra ogni sguardo e ogni coscienza. Per il fatto stesso che questo settore è separato, è il luogo dell'inganno visivo e della falsa coscienza; e l'unificazione che esso realizza non è altro che un linguaggio ufficiale della separazione generalizzata.

4. Lo spettacolo non è un insieme di immagini, ma un rapporto sociale tra le persone, mediato dalle immagini.

da Guy Debord, La società dello spettacolo

venerdì 14 ottobre 2011

considerando il disincanto in chiave postmodernista

l’entusiasmo è il disincanto dal disincanto, considerando il disincanto in chiave postmodernista

giovedì 13 ottobre 2011

come è lieve lei....

mercoledì 12 ottobre 2011

Vendola, che veltronata

Sinistra e Libertà per Steve Jobs

martedì 11 ottobre 2011

the happiness formula

The Formula:
Happiness = P + (5 x E) + (3 x H)
P stands for personal characteristics
E for existence (health, financial stability and friendships)
H is higher order, and covers self-esteem, confidence, ambitions and sense of humor.
All of these can be established by answering four questions, answering on a scale of 1 to 10:
1. "Are you outgoing, energetic, flexible and open to change?"
2. "Do you have a positive outlook, bounce back quickly from setbacks and feel that you are in control of your life?"
3. "Are your basic life needs met, in relation to personal health, finance, safety, freedom of choice and sense of community?"
4. "Can you call on the support of people close to you, immerse yourself in what you are doing, meet your expectations and engage in activities that give you a sense of purpose?"
P is the answer for Questions 1 and 2
E for Question 3
H for Question 4.
Put them into the formula and you'll get a rating out of 100.
Over 80, and you get a happiness medal to keep forever and ever, because chances are it won't last long.
Under 20, and you probably can't read this over your wailing, but at least now you can quantify exactly how miserable you are.
You're welcome

lunedì 10 ottobre 2011

la frase di Steve Jobs che nessuno cita mai

LSD Was One of The Best Things I've Done in My Life
Steve Jobs
da thefix, riportato anche su wikipedia (inglese, invece su quella italiana no)

Ma soprattutto, una produzione ildezoscio, STEVE JOBS ERA CRISTO 2.0: 13 INDIZI

mai innamorarsi di un fiocco di neve

domenica 9 ottobre 2011

E’ proprio quando ci si illude di cominciare a capire qualcosa di letteratura, che si cessa di essere letterariamente interessanti.
David Foster Wallace

sabato 8 ottobre 2011

Facebook: macchinetta del caffè mondiale

venerdì 7 ottobre 2011

Gualtiero Marchesi da Mc Donald's

Gualtiero Marchesi da Mc Donald's

Assapora Vivace, la creazione del Maestro, un velo di maionese alla senape, spinaci spadellati, cipolla dolce e carne bovina. Tutto arricchito da un croccante strato di bacon e racchiuso in un caldo pane ai semi di girasole

Gualtiero Marchesi riesce nell'impresa titanica di creare un prodotto apprezzabile facendo cucinare non 10 aiutocuochi, ma i ragazzotti del mac.
L'intuizione giusta è idratare il panino con gli spinaci, poi aiuta che persino la carne dell'hamburger sembra più buona del solito, la salsa tiene bene e l'insieme è decisamente leggero.
Minuetto, il dolce tiramisu+panettone, invece è gradevole ma troppo bomba calorica.
Comunque, sarà stato il giorno, ma il mac era clamorosamente pieno di folli e affamati.
Thumbs up, voto: 8

giovedì 6 ottobre 2011

Drive

Un film di Nicolas Winding Refn. Con Ryan Gosling, Carey Mulligan, Bryan Cranston, Albert Brooks, Ron Perlman. Produzione USA, 2011. Durata 95 minuti

Parlo piano, sono molto educato, ti sparo nel bulbo oculare, mi macchio solo l'orlo della manica di sangue. Dove ho messo lo stuzzicadenti?
voto: 5

martedì 4 ottobre 2011

paolini sulla cnn

forse è arrivato il momento che i RIS aprano una pizza al taglio

Perchè continuiamo a usare i carabinieri per le barzellette quando adesso ci sono i RIS.

Figlio: - Papà, è vero che gli elefanti volano?
Papà, comandante dei RIS: - E' sicuro, dal momento che non siamo riusciti a prendere le impronte.

Quanti RIS ci vogliono per uccidere una formica? 1000: 1 con la ciabatta e 999 per rilevarne le impronte.

lunedì 3 ottobre 2011

tognazzi, la claquette, da io la conoscevo bene

domenica 2 ottobre 2011

un capolavoro di violetta bellocchio

outing e siti di dating

l'incipit è da masterpiece
Essere un adulto significa commettere errori ogni giorno senza trarne alcun insegnamento. Così come guardare più di 30′ del film L’Acchiappasogni denota il desiderio di soffrire fino in fondo e/o di smentire quel tuo amico saputello che diceva mai visto un film più brutto, e tu puoi arrivare a una sola conclusione (hai sofferto fino in fondo / il tuo amico aveva ragione) senza ottenere nulla a parte sapere che hai visto L’Acchiappasogni.
i suicidi sono persone che hanno più fretta degli altri