mercoledì 31 agosto 2005

Intelligenza * Impegno = Bellezza

Intelligenza * Impegno = Bellezza

le due dimensioni in base a cui misurare le persone sono intelligenza (anima) e bellezza (corpo); poi c'e' il denaro che amplifica entrambe le dimensioni.
la bellezza è già pronta, si alza dal letto (o meglio, sta nel letto) e c'è.
l'intelligenza si deve sforzare, deve darsi da fare, deve essere emessa, dimostrata.
La bellezza compra l'intelligenza, l'intelligenza compra la bellezza, ma in + deve anche impegnarsi.
Chi può, che lavoro fa? L'attore o il modello, non immagino lavoro + naturale.
Se uno è bello e intelligente, comunque non si sbatterà alla morte x diventare scienziato, farà l'attore, è + comodo (bentivoglio che rinuncia a fare il calciatore e fare medicina per fare l'attore).
Poi quando ne ha bisogno, la bellezza compra l'intelligenza nelle cose, nelle case, nelle auto, e in tutto ciò che è bello (una bellezza "fatta", mentre la sua bellezza è senza sforzo).

Se ne deriva:
1) Intelligenza = Bellezza/Impegno, l'impegno per acquisire bellezza (transitoria e deperibile) non è intelligente.
2) Impegno=0 e Bellezza > 0, Intelligenza infinita, atteggiamento nichilista accettabile in chi non è sfigato e decide consapevolmente di non fare nulla perché sa come va il mondo.

sabato 20 agosto 2005

L'ideologia forza la realtà secondo schemi precostituiti

venerdì 5 agosto 2005

il libro dei ricordi

il tuo nome è scritto
sull’ ultima pagina
del mio libro dei ricordi
e sembra non sia possibile
proseguire senza di te
ma è solo un’ illusione
la crisalide di un’ altra delusione
come il fuoco dell’ amore
che quando nasce si sta già spegnendo
così la pagina con il tuo nome
è già diventata
un aeroplano di carta
che vola giù
dalla mia finestra
Non saprò cosa sarà di te
non saprai cos’ eri per me
saremo una delle tante storie
che non vorremo leggere
che non sapremo scrivere
soffia di nuovo
il vento dell’ amore
le pagine scritte tornano bianche
sotto la cenere di una delusione
batte le ali una nuova illusione
la pagina che per sempre ricorderai
sarà quella che non scriverai
perché questo è un libro che non finisce mai

martedì 2 agosto 2005

Del concetto di vomito

Capita che uno vada a una festa, che ci trovi un suo conoscente.
Si parla, si beve, ci si ubriaca, e poi si vomiti sulle scarpe del conoscente.
Allora la cosa imbarazza, e anche se il conoscente non ha nessuna colpa, si cerca di evitarlo.

L'uomo che sapeva tutto

L'uomo che sapeva tutto

by daw