lunedì 28 febbraio 2005

Solo l’essere amati, solo l’essere voluti conta: non l'amare, non il volere

Solo l’essere amati, solo l’essere
voluti conta: non l’amare, non
il volere. Mio zio si è suicidato
perché aveva investito tutti i suoi
risparmi (trent’anni da elettricista
dentro una fabbrica di alimentari,
la Chiari & Forti di Silea, TV)
in un’operazione finanziaria
che acquisiva terreni in Romania.
(Il primo supermercato di Bucarest
è stato aperto dai soldi italiani).
Mio zio era sindacalista cattolico,
scapolo, in casa badava a mia nonna
(cioè sua madre), nella campagna veneta.
Spesso le tragedie in Veneto tendono al
patetico. Qualcuno si ricorda
di Giorgio Mendella? Quell’uomo brutto
che si vedeva di notte in tivù,
tra un canale di fighe e uno di tette?
Vendeva la Romania agli italiani,
trionfava nelle convention (Viareggio,
millenovecentonovantatre).
Ai suoi telespettatori notturni
prometteva di guadagnare molto.
Di recente è stato assolto dal reato
di associazione a delinquere. Gli
è stato considerato prescritto
il reato di truffa aggravata e
continuata. È stato condannato per
la bancarotta fraudolenta della
holding finanziaria Intermercato. È
latitante. Mio zio mi ha domandato
“se mi aiuti a scrostare via la ruggine”
dalla rete di recinzione. “Zio!
Non ti sembra ora di cambiarla? È
marcia!” Quando l’abbiamo ritrovato
nella Fiat Ritmo, è risultato chiaro
che non aveva più una lira per
cambiare né la rete né la vita.
(A proposito, sconsiglio chiunque
di suicidarsi con i gas di scarico:
la faccia ti diventa una bistecca
metà cotta e metà cruda, perché
il sangue tenta di scappare da
un corpo che sta morendo asfissiato,
e si raggruma tutto in una guancia,
calca dentro un occhio, lo fa scoppiare).
Mio zio è stato ucciso dalla tivù.
La televisione gli ha chiesto soldi,
lui le ha dato anche la vita. Perciò
io la capisco quella casalinga
che a cinquant’anni ha fatto la puttana
per pagare i debiti a Vanna Marchi e al
maestro di vita do Nascimiento
(la tivù ti dà i numeri del lotto,
sa come liberarti dal malocchio,
ma soprattutto riesce a farti andare
di notte a spompinare per le strade).
Capisco gli elettori del padrone
di mezza Italia, perché nella vita
l’unica cosa che conta è incappare
in qualcuno che voglia la tua vita.
Silvio Berlusconi mi vuole, mi ama,
mi fa sentire che ho anch’io qualche cosa
da dargli, che a lui risulta gradito!
La mafia, il Papa, la televisione,
la Ferrari, gli industriali del Nord,
la pubblicità, il campionato, il festival
di Sanremo si accaparrano me.
Il potere mi vuole! Vuole me!
Solo la vita spesso non mi vuole.
Non si vive se nessuno ti vuole.
Mi volete forse voi comunisti?
Mi volete forse voi democratici
di sinistra? Mi bramate con tutte
le vostre forze come mi dimostra
(con mille prove d’amore fedele)
di bramarmi il mio dolce Berlusconi?
Sono la Romania dopo la fine
dell’impero sovietico. È bellissimo
che arrivino finanziamenti esteri,
è commovente sentirsi contesi.
È luminoso, è nuovissimo questo
supermercato aperto nel mio cuore.

Tiziano Scarpa, Il capitalismo straniero

domenica 27 febbraio 2005

Casablanca 800€, 20 min., 5 p.

Casablanca: 800€ in 20minuti in 5persone.
Pr tra l'omosessuale e il cocainomane, ragazze che "non sai che chic è troppo fashion", buttafuori con il metaldetector dopo aver fatto selezione all'ingresso.
Ragazzine vestite da donna totalmente depilate, forse così di natura.
Vestiari sciatti, maglie Cavalli ecc ecc, mancavano jeans Richmond indossati con i tacchi e la frittata era fatta.
Per sfregio contro quella gente ho rotto una bottiglia di pampero 7anni sui divanetti.

from Deboscio forum
PS: sul dammela al Casablanca

sabato 26 febbraio 2005

Il posto dove portate la tipa a cena non deve mai costare + della roba che ha indosso.
Se seguendo questa regola l'unico posto dove portarla a cena risulta essere McDonald's, scopatela e basta.

giovedì 24 febbraio 2005

Ma il cielo è sempre più blu

Ma il cielo è sempre più blu è un'antologia della poesia italiana, di un ieri che è oggi.
Lello Voce e Aldo Nove non sono riusciti a farla pubblicare, per cui hanno deciso di renderla scaricabile online copyleft.
Non è sempre bella da leggere (ci sono Labranca e Scarpa, c'è la Genti, il sublime Raimo già letto su e-blog, ma c'è purtroppo anche Frankie Hi Nrg), però è proprio quello che intende essere, una fotografia del presente italiano.
Divertente l'ultimo capitolo, sui sogni, da compilarsi a cura del lettore, perché nemmeno i poeti possono sognare i vostri stessi sogni.

mercoledì 23 febbraio 2005

Paris val bene una messa

Immagini dal telefonino di Paris Hilton

martedì 22 febbraio 2005

quella è la vita

sì va beh, però non ti compri la lamborghini, ma al limite neanche un proiettore barco per vederti stalker.
e neanche un impianto a valvole come si deve per sentire il 4'33".
e nemmeno le opere complete di artaud (gallimard) in un pomeriggio insieme a 4 paia di church's e 8 cd di Arvo Part senza sfondare il tetto della carta.
quella è la vita.
Quello è ciò che intendo.
Altrimenti è la catena di montaggio, altrimenti davvero è meglio morire giù dalla tromba delle scale.
io dico, o quello o la tromba.

Scale

poi è chiaro che non ti ammazzi perchè devi dare da mangiare al gatto, che ti guarda e non capisce.
che ne sa il gatto del concettuale ?
ma ha ragione lui

Ildeboscio

venerdì 18 febbraio 2005

Adiós, Omar Sivori

giovedì 17 febbraio 2005

Contemporaneità

Contemporaneità

Adoro questa foto, perché c'è tutto: questi anni '00, l'ultima giovinezza, l'eccitata e fremente voglia di arrivare, il timore di non farcela, l'ansia di essere sempre al meglio di chi ce l'ha fatta, l'invidia di chi si trova ai margini, l'amore che non ha ragione né mai ce l'avrà, la corporeità dell'esistenza e l'astrattezza del sentimento, l'ordine e il caos.
Lo Ying-Yiang della contemporaneità.

lunedì 14 febbraio 2005

Dio

Non
si
sa
se
c'è


(Dio esiste, basta non andare a cercarlo)

domenica 13 febbraio 2005

Adriana

Teresa Salgueiro, italian tournée

Teresa Salgueiro

27 febbraio - 2 marzo: Catania, Roma, Milano

sabato 12 febbraio 2005

Le persone eleganti non sudano in giacca neanche ad agosto ballando

domenica 6 febbraio 2005

Le sottili ali di una farfalla

Omero duemila anni fa scriveva molto meglio di me, senza avere un blog né un pc.
E Virgilio scrisse l'Eneide che era l'emulazione fallita dell'Iliade, e manco sapeva cos'era il trash (1).
Oppure vedo i filmati di Mexico '70 e mi sembra che siano lentissimi a giocare, oppure come sia stato possibile che mio nonno non abbia comprato terreni intorno a Milano, che era evidente che si sarebbero rivalutati, e se lo avesse fatto ora starei qui a godermi i suoi soldi. E un giorno me lo dirà mio nipote, perché ancora intorno a Milano ci sono terreni, e ce ne saranno fino a quando Milano sarà la periferia di Berlino, e Torino di Milano.
E nel corso di una stessa vita, riguardandosi indietro, ci si chiede come mai non si sia riusciti a conquistare lei, proprio lei che ci piaceva, tra tutte le altre. Lei che comunque è poi uscita con altri migliori di noi, ma anche altri peggiori di noi, e perlopiù altri come noi, ma non noi.
Ma in ogni trattativa, per poter ottenere ciò che vogliamo dobbiamo poter dare l'idea che ci potremmo rinunciare, e a lei non potevamo rinunciare, per cui proprio con lei abbiamo sbagliato e l'abbiamo persa.
Invecchiare è aver sempre meno tempo / sempre meno possibilità di fare sbagli, come la farfalla che avanza sulla trappola di carta collosa nel tentativo di sollevarsi, ora con una ora con l'altra zampa, e più rimane invischiata.
Eppure sembra così sottile la distanza tra chi ce l'ha fatta e noi, la fragilità delle ali di quella farfalla, infinitamente più fragili, ma di fronte all'infinito fragili allo stesso modo di una spina dorsale che a un semplice scontro in auto si spezza oppure no, e tu rimani paralizzato oppure no.
Dalle stelle che ancora brillano seppur già spente (ma il ritardo è tale che ancora arriva la luce) tutto è così indistinto, e all'interno di uno stesso ufficio è così difficile distinguere l'armonica logica geometrica di un bilancio a regola d'arte e un semplice elenco di numeri disposti nello stesso ordine che però non danno nessun risultato: muri insormontabili come battiti d'ali di farfalle che generano il caos di tsunami, male per gli uomini ma in realtà un semplice passaggio negli avvicinamenti e separazioni della Terra, e l’enorme differenza è soltanto una labile differenza di punti di vista. (2)
Ma tutta questa perfetta percezione della teoria della relatività non aiuta per niente quando la verità alla velocità della luce trafigge te e non qualcun'altro.
La vita è ingiusta perché non sono gli uomini il suo parametro di giustizia. (3)

(1) L'Eneide è una versione trash di un poema epico. Roma non aveva un poema che la celebrasse, come l'Iliade o l'Odissea, così il compito di scriverlo fu affidato a Virgilio.
TOMMASO LABRANCA, Elogio delle brutte copie Gioia nr. 5 dell'8 febbraio 2005
(2) FERNANDO SAVATER, Lo Tsunami è cattivo solo per noi uomini, La Stampa del 5 febbraio 2005, pag. 26
(3) NEIL GAIMAN, The Sandman.

venerdì 4 febbraio 2005

mark ryden chiara

Chiaraaa by Mark Ryden

giovedì 3 febbraio 2005

La Recherche? Meglio La Stampa

Storie di gente giovane, mix di euforia, impotenza ed energia della giovinezza, il sommarsi in quell'età di brandelli d'infanzia e utopie sull'avvenire, di rivolte e di errori, di vitalità ancora ingenua, di speranze e tristezze.
Lietta Tornabuoni

Le multinazionali sono impersonali, entità astratte. Eccoli lì invece, in carne ed ossa, gli operai della vecchia Waya, con poche certezze e tante paure oramai da toccare con mano.
Roberto Gonella

mercoledì 2 febbraio 2005

Carmelo Bene feat. Edmondo de Amicis

Io amo i poveri, e se lei è un povero, le dò il benvenuto!
Mi dica, lei è muratore, bigliettario sulle ferrovie, o guida carriole in industriosi cantieri edili?
In ogni caso io non esiterei a stringerle la mano, e se posso darle un aiuto, amico mio...A un tipo come lei possono servire un vestito usato, del tutto decoroso, sia ben chiaro, o giovarle una buona cioccolata con le cialde...e se lei mi sporcasse di onesta calcina il divano del salotto, io farei mostra di non accorgermene...Io amo i poveri, i poveri sono le brioches dell'anima.