venerdì 23 dicembre 2011

il ciclo del professionista

il ciclo del professionista
Le storie di successo, i self made man (Malcolm Gladwell, Outliers: The Story of Success) sono più facili in periodi storici di crescita demografica successiva a un periodo di restringimento demografico (guerre, carestie, ecc.). La generazione del boom, di chi era bambino durante la guerra, ha avuto l'opportunità di surfare la ricostruzione, mentre intanto il baby-boom post-bellico creava la necessità di fornire servizi alla gran massa di nuovi arrivati.
Ora invece viviamo una situazione per cui la classe borghese, baricentro della democrazia, offre più figli di quanti sono i mestieri borghesi richiesti dal capitalismo.
Per far ripartire il ciclo, essendo diventato l'augurarsi guerre moralmente attaccabile, è necessaria la conversione dei valori esplicitata nel ciclo del professionista.
La televisione, da sempre reazionaria, ci mostra i servizi dei vari Ruoppolo e Iacona che intervistano laureati in lettere che lavorano precari al call-center per 800 euro, ma il ridimensionamento all'istruzione data dal mercato, in un periodo di ingolfamento nel ceto medio, è una delle modalità attraverso cui il ciclo si perpetua.

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'importante è conformarsi al proprio dharma

Posta un commento