venerdì 9 dicembre 2011

commesso footlocker

quella scatola marrone
puzza di stagno, è vuota
che tra un dente e l'altro
c'è il cartone
e tu, commesso di footlooker,
per scoprire in magazzino
di altri numeri, di altre fogge
tuffati in un mare di castagno
tra suole e molle splendide da amare
che a niente servirebbe il dolce bagno
se non per lacci e numeri trovare
tuffati in un caldo di palude
che qui la bocca timida riposa
la lampada rimbalza nella stanza
i manichini rotti, ancora in posa
scappa dai sorrisi d'impazienza
dai brutti stanchi piedi vanitosi
dei ragazzini a punta, la scemenza
dei chewingum, dai chupa chupa rosa
ma a niente servi stupido commesso
la gente per le strade, come fiumi
le futili promesse hanno già smesso
di crederti,
che dietro triste fumi
arnaudo

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