sabato 12 novembre 2005

giorgio bocca nel mucchio

tutti avremo affrontato un lungo viaggio in treno. tutti ci saremo rotti i coglioni affrontando un lungo viaggio in treno. ultimamente ne sto affrontando sin troppi. il rompimento di coglioni aumenta anche in considerazione del fatto che ho clamorosamente cappellato gli ultimi acquisti in libreria (vedi alla voce "ragazze che dovresti conoscere" einaudi big stile libero, 12,50€ è un libro di merda). mi restano solo giornali e riviste. martedì mattina affronto un lungo viaggio in treno: completata la lettura del quotidiano locale passo a "la repubblica". sono cinque-sei anni che compro "repubblica" (ché sono un giovane progressista yeye) e puntualmente salto gli articoli di giorgio bocca. il nostro amico cuneese è la risposta di sinistra alla fallaci. due vecchi sul viale del tramonto, rincoglioniti. i vecchi rincoglioniti non li ascolta nessuno e loro lo sanno, quindi cercano sempre di spararla grossa (ok, la fallaci è più scassacazzi, ma è donna, teniamolo sempre presente) affinché qualcuno li possa ancora cagare.
lo scoglionamento sul treno mi spinge a leggere l'articolo di bocca (martedì 8 novembre, pagine dei commenti) sull'alta velocità, l'argomento mi interessa abbastanza.
bocca esordisce così gli abitanti della val susa che si oppongono alla costruzione del megatunnel per l'altà velocità ferroviaria hanno ragione sia in linea teorica che in linea pratica ma temiamo che saranno sconfitti perché le follie e le illusioni dello sviluppo sono irresistibili. cominciamo subito male giorgino, i valsusini rompono il cazzo, beccheranno soldi e staranno zitti, do you remember malpensa? ma andiamo avanti.
la pianura padana tra torino e novara è stata squarciata, devastata, cementata dalla linea ferroviaria dell'altà velocità. giorgetto, porcozio, ma che cazzo dici? hanno costruito una linea ferroviaria parallela alla striscia d'asfalto che collega torino a milano, l'unica cosa su cui dovresti rompere il cazzo è che il pedaggio autostradale non sia cambiato nonostante i disagi, ma su questo stai zitto, caro giorgino. che poi che cazzo c'è da devastare? è una merda la pianura tra novara e torino, dai. seguono altre parole a caso altamente trascurabili poi bocca conclude.
le rivolte delle periferie parigine come, in piccolo, la resistenza della val susa all'altà velocità, dicono che bisogna anche occuparsi del consenso. ma il buon senso conta nella storia umana.
massì dai, buttiamoci dentro anche le banlieus e abbiamo fatto il nostro bell'articoletto pieno di stronzate, demagogia e quel pizzico di protervia che non guasta mai. bravo, passiamo ad altro senza rimpianti.

giovedì mattina mi accingo a compiere un altro lungo viaggio in treno, il ritorno. i quotidiani sono in sciopero, fanculo e "ragazze che dovresti conoscere" continua ad essere un libro che fa cagare, rifanculo. compriamo una rivista musicale ma una alternativa ché, ricordiamolo, sono un giovane progressista yeye.
- ha il "mucchio"? la rivista musicale.
- sì, eccolo.
- figa, cinque euro. grazie.
leggiamo il mucchio (figa, cinque euro), in copertina c'è la guzzanti e vabbeh (però, figa, cinque euro), leggiamo l'editoriale sul numero di settembre abbiamo pubblicizzato l'appello a ciampi per la concessione della carica di senatore a vita ai giornalisti enzo biagi e giorgio bocca. abbiamo fatto i necessari comunicati stampa alle varie agenzie, tipo ansa, e a tutti i mezzi d'informazione possibili e immaginabili. [...] credo che abbiamo battuto un record e stiamo contattando il guinness. nessuno, dico nessuno, ha pubblicato tre righe sulla questione. manco si fossero messi tutti d'accordo.
e han fatto bene, cazzo, hanno ben rotto le palle 'sti vecchi giornalisti, poi dice che c'è la crisi delle grandi firme. pensate a scrivere bene di musica (figa, cinque euro) e lasciate a cuneo giorgio bocca e le sue minchiate. adesso basta inalberamenti civili e facciamo i ragazzi yeye, leggo il mucchio (figa, cinque euro) e faccio finta di conoscere tutti i nomi indie delle band che cita. che fa tanto giovane yeye.

3 commenti:

thy.fore ha detto...

il disfattismo finto antikonformista è il pensiero dominante ke konviene sempre sposare kuando non si sa + ke dire, kome nel caso di bokka.

Anonimo ha detto...

è risaputo che sul mucchio non si parla di musica in maniera decente
da anni ormai.

e-doardo, l'uso delle cappa è
incredibilmente irritante.


bello questo e-blog

saluti

jules.

scegli un'identità c'è scritto qui sotto.inquietante.scegliero altro

Anonimo ha detto...

Giorgio Bocca nel mucchio "selvaggio"...

Liz

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