sabato 23 luglio 2005

Unhappy Hour: the Pearl Experience

Crepuscolo Pagano

Unhappy Hour crespucolare di T-la, questa sera.
Crepuscolarmente, solo il futuro e il passato, il presente esistente in funzione di futuro rimpianto.
(Realisticamente invece, non c'è passato, non c'è futuro né tempo, ma solo un semplice esistere).
Io purtroppo, per mancanza appunto di tempo, ero l'unico senza una poesia da recitare.
Cerco di sdebitarmi con i gentilissimi altri crepuscolari che mi hanno letto le loro, con una poesia della mia crepuscolare preferita, Laura Pausini.

Partirò quando dorme ancora la città
Nell'aria fresca con la macchina che va
Chissà se ci sarà quest'anno
Quel ragazzo in discoteca al molo
Come pirati che si appostano nei bar
Ragazzi mettono il tuo cuore in trappola
C'è musica che va nel buio
Chiudi gli occhi e cadi dentro a un guaio
Baci che si rubano
E la pioggia su di noi
In questo mare dire
Amore è una bugia
Che vola via innocente
Voci che si giurano
Di non lasciarsi mai
Su quelle spiagge
Giorno e notte più affollate
Che in città
Il sole con gli occhiali scuri se ne andrà
E il gioco antico degli sguardi inizierà
Le compagnie che fanno tardi
La mattina in spiaggia siamo zombie
Questi tramonti che non scorderemo mai
Quanti maglioni messi sulle spalle e poi
Quelle carezze sulla sabbia
Sono un faro accesso nella nebbia
Baci che si rubano
E la pioggia su di noi
In questo mare amaro
Amore di un addio
Che fugge via per sempre
Voci che si giurano
Di non lasciarsi mai
Ma già le spiagge sono vuote
E questa estate
Se ne va
Ora che la vita è stretta da questa realtà
Per tutto un anno il cuore aspetta solo quella libertà


Unhappy Hour: the Pearl experience

Unhappy Hour: the Pearl experience

Unhappy Hour: the Pearl experience

3 commenti:

William Bottin ha detto...

che disdetta.
io e violetta invece eravamo a bere un'ombra all'enoteca della croce, nell'omonima via capitolina.

Anonimo ha detto...

ora che lo so posso dormire tranquillo.

William Bottin ha detto...

> Esperienza indimenticabile

ognuno ha i ricordi che si merita

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