sabato 30 luglio 2005

Contadini

Contadini

Grandinata epocale.
Tra poco, quando inizierà a spiovere, il cuore traboccante disillusione e speranza, i contadini saliranno il Bricco Cremosina, per vedere lo stato dei grappoli.
Come andare a vedere i tabelloni degli scrutini liceali, o lanciare il programma che stampa le fatture.

le colline, loro sì che non sbagliano mai

In ogni passo che lasciano nel fango della vigna, muore una parte di loro, quello che avrebbero potuto essere e non saranno, il liceale che va a vedere i tabelloni, il consulente che lancia il programma.
Essere giovani vuol dire poter pensare di essere tutto.
Diventare adulti è accettare di essere solo qualcosa di quel tutto, e convivere con l'infinita tristezza che dà abbandonare parti di sè nell'aut-aut della vita.
Gli eterni trentenni preferiscono continuare a essere niente, per poter ancora sperare di essere quel Tutto che non saranno mai.
Uno immagina per i figli tutto, e poi i figli diventano sempre qualcosa di diverso da quello che si immaginava.
Un figlio down rimane niente e per questo è tutto, è eternamente figlio e in quanto tale non delude i genitori, ripaga l'enorme sconforto e le fatiche che avere un figlio down comporta.

Andrea Pazienza

I figli dei contadini rimangono in campagna, e poi non trovano donne perché le donne non vogliono rimanere imprigionate nei filari del Bricco Cremosina, e allora discendono la collina delle loro aspettative e sposano badanti rumene, peruviane.
E così le stagioni si susseguono, al battito del cuore ogni volta per un povero sorriso o una grandinata.

Le strade di Alberoni

12 commenti:

Anonimo ha detto...

quel disegno di andrea -cognome illeggibile- è una delle cose più strazianti che mi siano capitate di recente: te ne ringrazio sul serio. ti auguro di passare in fretta e in armonia il mese d'agosto. Riccardo M

Anonimo ha detto...

(naturalmente so chi è andrea pazienza forse la mia ironia era fin troppo velata) rm

thy.fore ha detto...

lui avrebbe voluto così

Anonimo ha detto...

leggendo questo tuo commento m'è quasi scesa una lacrimuccia. tutto vero. cordialmente, radical

Anonimo ha detto...

non è che con queste riflessioni lirico-etno-sociologiche ti stai allargando un po' troppo?
legione

Anonimo ha detto...

tutto abbastanza condivisibile (nella sua, come sempre cinissima, praticita'). ma dovrebbe salire più spesso le colline (o discenderle, se vuole la accompagno) per scoprire che, come i contidani, ci sono ancora le contadine e che magari talvota sono i primi che per fuggirne l'asessualità scappano dal mercato locale e si buttano in qualche market di carne d'importazione.
ZannA

Anonimo ha detto...

andiamo a prenderci un gelato.

p-U

thy.fore ha detto...

mah sì zanna, perché alla fine l'unica cosa che ti fa guidare nella notte con la pioggia lungo la a7 è quello.
che poi è inutile fare i cinici razionali, che non c'e' da fidarsi di chi non scopa mai, magari scrive belle poesie ma poi si uccide come pavese.
per cui.

Anonimo ha detto...

essere a seguito di Pazienza anche se per motivi totalmente diversi mi fa sentire una bella persona

Anonimo ha detto...

sei più triste della tristezza. sei triste come la morte che evochi in ogni riga

alberto

Anonimo ha detto...

Laibach - Wirtschaft Ist Tot

Anonimo ha detto...

Pavese evitava di scopare non per scelta sua povera bestia.

Umberto E.

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