mercoledì 9 maggio 2012

1 a 1, de benedetti

Jobs. «Con lui feci la più grande stupidaggine della mia vita. Ero in California, dove lavoravano 300 ingegneri della Olivetti. Ero con Elserino Piol, che mi disse: "Ci sono due ragazzi in un garage che stanno facendo progetti, passiamo un attimo...". Vidi ‘sti due, erano Wozniak e Jobs, che trafficavano con delle piastre elettroniche. Steve Jobs mi chiese se ero disposto a mettere un milione di dollari di allora, 1980, per avere il 20% dell'azienda. Io dissi a Piol: "Ma non stiamo a perdere tempo con questi due ragazzi, abbiamo cose più serie da fare". Da mangiarsi le mani. Anzi, le mani non bastano...». Cuccia. «Le banche, e in particolare Mediobanca, e in particolare Cuccia, non credevano nella telefonia mobile. Cuccia era rimasto all'hardware, per lui l'elettronica manco a parlarne. Quando gli parlai dell'idea di entrare nella telefonia mobile, lui rispose: "Ma lei pensa di fare concorrenza alla Stet! Lei è pazzo!" Dissi: "E' possibile, e io lo faccio". E Cuccia: "I suoi soldi se li va a trovare da un'altra parte, perché noi non glieli diamo". Infatti li andammo a trovare per il mondo». La crisi. «Le cose peggioreranno ancora. La crisi si aggraverà e sarà molto lunga. L'Italia ne uscirà, perché poi i Paesi ne escono sempre: si tratta di vedere quanto impoverita uscirà l'Italia da questa crisi. Io penso fortemente impoverita».

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