venerdì 26 maggio 2006

27 maggio- 4 giugno

Guincho, Cascais, Lisboa

mercoledì 24 maggio 2006

è credendo di fare la cosa giusta che si fanno gli errori

venerdì 19 maggio 2006

l'anima è la palingenetica obliterazione dell'io cosciente che si infutura nella genesi dell'io noscente. si trova nella coscia, come la coscienza

lunedì 15 maggio 2006

quando non si si cosa dire, l'importante è lasciar credere che il silenzio sià il boato delle troppe cose, belle e meno belle, che non si riescono a esprimere. A volte, anche il silenzio da vuoto pneumatico non spaventa così tanto.
Anche oggi, andando al lavoro verso torino, in quasi primavera, c'è poco da annotare, se non il piacere di attraversare asti alle 8.30 nel traffico che in qualunque altro posto darebbe fastidio, i palazzi dell'architetto boano che crescono, la cena da barolo&co, la domenica di calcio alle spalle, il countdown fino al 27 x il prossimo viaggio.

Metro Lisbona

martedì 9 maggio 2006

il consulente è buono. ama il consulente. il consulente sa. il consulente ti aiuta. il consulente ti ama come la tua mamma. sei felice quando parli con un consulente perchè il consulente ti capisce, legge e leggendo lava la tua anima dalle cose che hai fatto facendoti tornare vergine ed assumendo su di sè le tue colpe. il consulente è allegro se sei allegro, è triste se sei triste. se hai scopato ti racconta di quando ha scopato lui in modo che la tua scopata sembri più bella, unica e degna. se hai peccato il consulente ha peccato più di te. il consulente ti offre la colazione una volta ogni tanto e al baretto ti chiama signor direttore e tu diventi importante. il tuo consulenmte non è niente senza di te e tu sei niente senza di lui. ama e nutri il tuo consulente. firma sempre le carte che ti porta, specie i collaudi, non scherzare mai sui collaudi: il consulente soffre ed appassisce se non firmi i collaudi. non pretendere da lui sciocche firme, il consulente è uomo di parola e basta un "siamo daccordo" seguito a ruota da un "non ci eravamo capiti" qualche mese dopo. odia i consulenti di una ditta diversa da quella del tuo consulente e ascolta mentre il tuo consulente sparge merda su di loro. non far mai, mai, MAI trovare un consulente sulla sedia del tuo consulente: la faccia che egli, ferito, farà ti rovinerà la giornata.
ma sopratutto: quando parli col capo del consulente abbi parole di elogio e amore per lui: dio te ne renderà merito.

lunedì 8 maggio 2006

tieni conto che cose strane e inattese possono anche succedere con la teoria standard attuale a livello macroscopico (cioe' la relativita' generale) perche' non tutto e' gia' stato calcolato, e la teoria e' cosi' complessa da essere altamente controintuitiva. non so se ricordi qualche mese fa la discussione su quel tizio che aveva calcolato una possibile propulsione gravitazionale, o qualche mese prima ancora il dibattito se ci fosse o no una via per spiegare le curve di rotazione galattiche senza tirare in ballo la materia oscura. insomma, e' un casino. ma siccome le teoria e' li', in linea di principio basta continuare a calcolare basandosi su di essa.
pero' le cose che dico io, cioe' modifiche concettuali profonde che dovrebbero dare modifiche a livello microscopico (quindi a livello dello scambio di gravitoni), non sappiamo quali debbano essere.
potrebbe anche esserci una antigravita' a livello microscopico. o dimensioni aggiuntive dello spazio, arrotolate (questa e' un'ipotesi alquanto di moda), che potrebbero dare modifiche radicali della forza di gravita' a piccolissime distanze, rendendo la gravita' enormemente piu' forte quando due masse sono vicinissime.

domenica 7 maggio 2006

48

e se questa fosse l'ultima nuvola sui cieli d'italia
e se tu fossi l'ultimo amore della mia vita
e i droghieri, chissà cosa avranno fatto per essere droghieri
e le persone tristi, chissà cosa hanno fatto, per essere tristi
e i comici, chissà dove sono stati, per essere comici
e se questa fosse l'ultima notte in italia
l'ultima notte da passare con te al prezzo della mia vita
ma gli animali del deserto, le tigri del bengala
dormono tranquilli, anche se questa è l'ultima notte del mondo

quarantotto, l'ultima nuvola sui cieli d'italia
quarantotto, i templi indù

martedì 2 maggio 2006

la pioggia obliqua mista a vento di aprile, nuvole gonfie che portano ombra su zone della terra di viatosto vista dalla collina, che sembra che e invece niente, il principio dell'incertezza.
quelli che scrivono se la prendono con quelli di tecnocasa, come se loro non avessero anche loro la divisa e non vivessero di provvigioni e non si atteggiassero per beccare ecc. ecc.
diciamo che tutti sudano, ma è bello pensare che la donna che ami no (invece, se la ami veramente, accetti anke ke sudi?).
per questo piace jaki elkann & gli perdoni che ti sfrutti, perchè incarna un ideale di vita + bella che è giusto alimentare.
sarebbe bello mettersi un movimento culturale di impiegati tecnocasa, un rinascimento di poesie sull'etica del lavoro, la provvigione come affrancamento dalla schiavitù, via col vento, la vendita del trilocale come la conquista del far west, il gessato oviesse come la giubba bluscura che infilza gli unionisti.
che poi nei film lo scambio di persona del povero che si spaccia x ricco viene sempre premiato, ovunque, melanie griffith oppure quello de sica con funari che dice firmato badoglio, ma anche i vecchi classici portoghesi tipo o leao da estrela.
nella realtà invece ci sarebbe disprezzo per il tipo di tecnocasa che affitta l'auto di lusso ( http://www.prestige-montecarlo.com/auto.html ), ma io lo ammiro, e mi chiedo: quale macchina prendere x fare colpo sulla tipa che esci la prima sera? no ferrari, troppo evidente, alla fine clk o porsche boxter.
Alla fine da intrecci i capelli li tagliano male, ma se continuo ad andarci è tutta quell'ansia di crederci che invece te li tagliano bene.
No anzi, da intrecci amo tutto, la volta che c'era la bilello, il fatto che siamo tutti straccioni e mentre ci lavano i capelli parliamo di come si vive a londra mosca lisbona rispetto a milano come se, l'arrizzzariccioli romano che ci prova con la pettinatrice vicina, oppure quando combinavano di affittare la limo x fare la serata.
Però poi, a dispetto di quello che vorrei, se il tipo di tecnocasa affitta il ferrari una sera (500k) per far colpo sulla tipa, di fisso nel film verista bastardo si incarta e la tipa lo sgama che l'auto è in affitto (ma averla affittata non è ancora + prova d'amore di averla veramente? eh no, perchè alla fine si parla tanto d'amore ma quel che conta è la concreta fottuta realtà, alla fine).
Sì, va così, tipo quando le tue compagne di liceo vengono scollate al matrimonio e si vede che la tetta cede, però comunque guardi un po' interessato perchè pensi a quando avevi 18 anni e che il tempo è passato e adesso ti fa pure vedere la tetta anche se cede, e in questo cedimento e passaggio e nostalgia e guardarsi scorrere e rimembranza di una canzone qualunque di guccini o ruggeri ti viene in mente anche proprio un qualsiasi film di salvatores con questa pioggia mista a vento e salsedine e bentivoglio e abatantuono messi di profilo che si fanno un gesto di assenso di fronte alle nuvole gonfie, che è già visto già visto già visto, ma in fondo un bel libro lo leggi da solo e resta solo e sempre un bel libro e quindi al massimo una cosa che non va oltre, mentre magari vai al cinema e c'è questo film che senza essere comunque ti fa un po' intesa con la tipa e poi all'uscita arriva questo bacio che anche se ormai non è + il primo bacio e nemmeno c'è tanta illusione però comunque questa sera è qualcosa che è, e dimentichi anche che è tutto qui, solo questo, in fondo.

lunedì 1 maggio 2006

Mai andare al bancomat al sabato verso le 14. C'è più folla che in un outlet il primo giorno dei saldi. Lascio la bici, mi avvio alla porta e un ragazzetto sui 23/25 anni mi supera ed entra. Ha i capelli rinsecchiti dal gel della mattina, occhialoni neri taroccati e impenetrabili, un abito scuro di pessima fattura, camicia azzurra e cravatta amaranto. Le scarpe e il fondo dei pantaloni sono sporchi di fango, indice di una recente visita in cantiere. Dice: "Scusa..." e io: "Prego, non ho fretta. Non devo aprire l'agenzia." Si ferma meravigliato e domanda: "Come fai a sapere che lavoro in agenzia?" Sorrido senza aggiungere nulla, lasciandogli magari credere che sono stato un cliente della sua immobiliare.
Come fai a spiegargli che non serve un grande occhio per riconoscere una divisa? Quando vedi un clown in abiti da lavoro hai forse dubbi sul mestiere che fa? E nessun parallelo è più adatto di quello tra clown e agenti immobiliari. Entrambi hanno un abbigliamento segnato dall'esagerazione: la dimensione del papillon di alcuni pagliacci è proporzionale a quella delle cravatte immobiliari. Entrambi fanno ridere, più o meno consapevolmente. Il clown solletica le corde della comicità illudendosi di essere qualcosa (forzuto, latin lover, cuoco...) e proprio il suo fallimento provoca la risata negli animi semplici. L'agente immobiliare si illude di essere un piccolo C.E.O., un dirigente, uno che sa vivere. E la discrepanza tra illusione e realtà suscita il ridicolo negli animi cinici e disillusi. E poi sono legati dall'emergenza. "Send in the clowns!" si dice nello show biz americano per indicare un momento di panico da cui bisogna distogliere l'attenzione. Allo stesso modo quando la disoccupazione preme, ultima spes resta l'agenzia immobiliare che con il suo corollario di cravatte, abiti, occhiali neri e trattative riservate distoglie l'attenzione dallo squallore del nulla.
Prelevati 20 euro, il ragazzo è schizzato al lavoro sgommando con la sua Ford Focus.


http://www.t-la.co.uk/fluxus.htm