Il 2013 iniziò con un messaggio di augurio di Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio, in cui spiegava agli italiani gli ultimi provvedimenti del Governo che avrebbero accelerato la ripresa, confermando che si sarebbe presentato come candidato del PdL alle elezioni politiche previste in primavera, ribadendo così la necessità di una rielezione per portare avanti le riforme, mentre una vittoria delle Sinistre avrebbe riportato il Paese nella recessione.
Il messaggio, diffuso il 2 gennaio, era stato registrato nella sera del 30 dicembre per non destare sospetti.
Quella stessa sera, sul suo Airbus A319-115, Berlusconi partì dall’aeroporto di Linate alla volta di Panama dove lo attendevano il faccendiere Valter Lavitola e l’ex ministro degli Esteri Franco Frattini, lasciando per sempre l’Italia.
Erano con lui:
- Le figlie Maria Elvira detta Marina ed Eleonora (i figli Pier Silvio e Luigi perirono in circostanze non accertate, probabilmente durante i bombardamenti della seconda battaglia di Segrate; la figlia Barbara si trovava già in Brasile al momento della fuga);
- le attrici Sabina Began, Manuela Arcuri, Belen Rodriguez, Debbie Castaneda, le starlets Evelina Manna e Barbara Faggioli e infine Moana Sforbicioni, da tempo impiegata presso Mediaset come parrucchiera e “concubina ufficiale” del Premier;
- i leader del Pdl Gianni Letta, Paolo Bonaiuti, Enzo Ghigo;
- il leader della Lega Nord Umberto Bossi con il figlio Trota;
- il leader del PD Massimo d’Alema con la moglie e i due figli;
- Beppe Grillo, comico e leader del movimento politico fantoccio Cinquestelle, che si scoprì al momento della fuga essere sempre stato finanziato dallo stesso Berlusconi;
- Le ceneri della madre Rosa Berlusconi;
- I giornalisti Vittorio Feltri e Bruno Vespa, che in fase di decollo si adoperarono con Bonaiuti per impedire ad Alessandro Sallusti di essere imbarcato;
- gli autori televisivi Antonio Ricci e Fatma Ruffini;
- Giulio Andreotti dentro un polmone d’acciaio, date le sue condizioni di salute ormai precarie.
La notizia della fuga di Berlusconi si diffuse inizialmente a Milano e poi in tutta Italia solo il 5 gennaio, cogliendo di sorpresa molti di coloro che fino ad allora erano stati considerati dei fedelissimi del Cavaliere.
Emilio Fede fu catturato la sera del 5 gennaio da parte di una pattuglia di giornalisti precari, mentre con tre meteorine si recava al ristorante giapponese Finger's di via Emiliani.
Nei convulsi momenti della cattura di Emilio Fede cadde nelle mani dei precari anche il Sallusti, che cercava di ricongiungersi a Fede per ricostituire un ridotto alpino in Svizzera presso la casa di Lele Mora.
Sallusti, opponendo resistenza, perse la dentiera, per cui la mandibola gli fu assicurata con un tovagliolo, tanto da essere appellato in seguito il novello Robespierre dai nostalgici; invero il bendaggio lo rendeva alquanto simile a un neonato in fasce, tanto che alla sua richiesta di essere fucilato sul posto come già il nonno, i precari partigiani lo ricoprirono di ingiurie.
L’assalto dei partigiani a Cologno Monzese permise il rastrellamento dei dirigenti Fininvest, che vennero deportati presso lo stadio di San Siro: la maggior parte di essi avevano cercato di mescolarsi tra la folla indossando costumi di scena di La squadra 14 e Il Bello delle Donne 8, ma furono subito riconosciuti.
Inizialmente uno dei pochi a riuscire nell’intento di fuga fu Giuliano Ferrara, travestito da Gabibbo: il disorientamento di trovarsi di fronte due Gabibbi in fuga, quello vero e quello impersonato da Ferrara, diede alla testa alle truppe partigiane, che decisero di procedere a una fucilazione sommaria.
I cadaveri dei due Gabibbi furono appesi a testa in giù presso il distributore di olio di colza equosolidale di Piazzale Loreto che era stato aperto l’anno precedente per volere della giunta Pisapia, fino a che l’artista Maurizio Cattelan, intervenuto sulla piazza, pose fine allo scempio facendo deporre i cadaveri.
Nel frattempo l’attore Ezio Greggio, nonostante le ferite riportate per la fucilazione insieme ai due Gabibbi, riusciva a scappare, finendo per morire dissanguato sul 29.
Berlusconi lanciò per alcuni mesi proclami da Panama di un suo possibile ritorno insieme al Colonnello Gheddafi che lo aveva raggiunto, poi in seguito a trattative con il Governo Provvisorio per lo scambio di ostaggi tra cui Augusto Minzolini, Fabrizia Carminati e l’inviato da Milanello Carlo Pellegatti, desistette da ogni ulteriore tentativo di influire sulla politica italiana.
Alle elezioni costituenti del 4 marzo 2013 le divisioni interne dei partiti politici già esistenti decretò il successo di nuove formazioni: Forza Juve al nord, partito azienda di Sergio Marchionne e Jaki Elkann, il partito della Magistratura al sud, capitanato da Roberto Saviano, mentre su posizioni centriste si attestò l’alleanza Baciami Ancora Che Tempo Che Fa di Jovanotti, Fabio Fazio, Gabriele Muccino e il redivivo, recidivo Walter Veltroni.
Il primo governo della cosiddetta Terza Repubblica fu pertanto una riedizione del vecchio Pentapartito, coalizzando oltre a Baciami Ancora Che Tempo Che Fa, Forza Juve e Partito della Magistratura anche Sinistra e Libertà di Nichi Vendola e Zaino e Marsupio di Vasco Rossi, mentre il Pd, sconquassato dalle polemiche sulle primarie, fu relegato all’opposizione; la presenza di Nichi Vendola nella coalizione fu fondamentale perché venisse eletto come primo Presidente del Consiglio Lapo Elkann.
giovedì 29 settembre 2011
mercoledì 28 settembre 2011
martedì 27 settembre 2011
goebbels award 2011
mirabile l'arco trionfale che getta le fondazioni nel "tanto sappiamo ben come vanno le cose" della chiesa, passa al vertice nel rilevare "l'assenza di galanteria" della magistratura che intercetta, per chiudere come in un arco perfetto con l'accenno all'orrore per il preservativo.
lunedì 26 settembre 2011
la barzelletta sui neutrini aggiornata alla luce delle nuove scoperte scientifiche
Il barista dice: - qui non serviamo chi va più veloce della luce.
Un neutrino entra in un bar
Un neutrino entra in un bar
domenica 25 settembre 2011
Metafisica dello yoghurt
E’ bello comperare dei libri.
Una casa senza libri è molto triste.
Io ne ho 75.
Tutte enciclopedie, perché gli altri fanno disordine.
Molte hanno la copertina in tinta unica, altre, come la storia del fascismo o l’enciclopedia del pescatore moderno, sono di colori diversi.
L’edicolante mi tiene i fascicoli delle enciclopedie dei colori che gli dico. Io le faccio e le metto in casa.
Io, che ho tanti libri, sono Ugo. Ho 40 anni. Sono del segno zodiacale dei pesci.
Una enciclopedia che ho è la storia della filosofia. Se la volete leggere, bisogna sapere che all’inizio si capisce, poi no. Alla fine è complicata. All’inizio ci sono delle persone che spiegano che tutte le cose sono fatte di una cosa. Uno dice che tutte le cose sono fatte di acqua, l’altro che tutte le cose sono fatte di aria e così via.
Per me il mondo è fatto di yogurt e lo si capisce pian piano, con la maturità.
Da bambino non lo capisci, prendi le cose senza pensarci, metti via i soldi per comperarle e poi le usi, ci giochi senza pensare a cosa sono fatte.
Il bar che c’è giù, che resta aperto fino alle tre di notte, vende gelati ai gusti.
Sanno ad esempio di cioccolato. O di vaniglia. Poi di yogurt. Ma lo yogurt è semplice o all’albicocca o ad altri gusti. Questo perché l’albicocca sa sì di albicocca, ma ancora prima sa di yogurt, perché è fatta di yogurt, è yogurt all’albicocca da cui, dopo, traggono l’albicocca pura e la vendono, e così per gli altri gusti e le altre cose.
Prendi ad esempio le torte del Mulino Bianco. Vai a controllare gli ingredienti, se ce ne hai una in sala anche tu. C’è scritto che è resa morbida con lo yogurt all’albicocca.
Prima dello yogurt il mondo era duro, pieno di dinosauri e bestie spiegate nell’enciclopedia sugli animali preistorici. Gli uomini non mangiavano lo yogurt ed erano completamente scemi.
Erano bestiali. Pian pianino si è capito che è inutile litigare, perché tutto è fatto di yogurt, tutte le cose sono uguali e non vale la pena di prendersela troppo. Questa è la storia della filosofia spiegata per benino.
Credo che non tutti (quasi nessuno) sanno questa cosa. Per saperla bisognerebbe comperare dei libri che aiutano pensare, non solo giornaletti pornografici e i romanzi d’amore delle donne, perché questi sono sì fatti di yogurt come tutte le cose che esistono, ma sono duri, sono preistorici, parlano di tutt’altro e uno non si accorge di come vanno le cose, scende in piazza a fare le manifestazioni con i comunisti, non compera più lo yogurt, compera i dessert Galbani, li mangia senza pensare a cosa sono realmente fatti, si allontana dallo yogurt, passano gli anni e nel corso dell’esistenza non combina niente, va avanti così, senza né arte né parte fino a che muore e ridiventa yogurt.
Aldo Nove
Una casa senza libri è molto triste.
Io ne ho 75.
Tutte enciclopedie, perché gli altri fanno disordine.
Molte hanno la copertina in tinta unica, altre, come la storia del fascismo o l’enciclopedia del pescatore moderno, sono di colori diversi.
L’edicolante mi tiene i fascicoli delle enciclopedie dei colori che gli dico. Io le faccio e le metto in casa.
Io, che ho tanti libri, sono Ugo. Ho 40 anni. Sono del segno zodiacale dei pesci.
Una enciclopedia che ho è la storia della filosofia. Se la volete leggere, bisogna sapere che all’inizio si capisce, poi no. Alla fine è complicata. All’inizio ci sono delle persone che spiegano che tutte le cose sono fatte di una cosa. Uno dice che tutte le cose sono fatte di acqua, l’altro che tutte le cose sono fatte di aria e così via.
Per me il mondo è fatto di yogurt e lo si capisce pian piano, con la maturità.
Da bambino non lo capisci, prendi le cose senza pensarci, metti via i soldi per comperarle e poi le usi, ci giochi senza pensare a cosa sono fatte.
Il bar che c’è giù, che resta aperto fino alle tre di notte, vende gelati ai gusti.
Sanno ad esempio di cioccolato. O di vaniglia. Poi di yogurt. Ma lo yogurt è semplice o all’albicocca o ad altri gusti. Questo perché l’albicocca sa sì di albicocca, ma ancora prima sa di yogurt, perché è fatta di yogurt, è yogurt all’albicocca da cui, dopo, traggono l’albicocca pura e la vendono, e così per gli altri gusti e le altre cose.
Prendi ad esempio le torte del Mulino Bianco. Vai a controllare gli ingredienti, se ce ne hai una in sala anche tu. C’è scritto che è resa morbida con lo yogurt all’albicocca.
Prima dello yogurt il mondo era duro, pieno di dinosauri e bestie spiegate nell’enciclopedia sugli animali preistorici. Gli uomini non mangiavano lo yogurt ed erano completamente scemi.
Erano bestiali. Pian pianino si è capito che è inutile litigare, perché tutto è fatto di yogurt, tutte le cose sono uguali e non vale la pena di prendersela troppo. Questa è la storia della filosofia spiegata per benino.
Credo che non tutti (quasi nessuno) sanno questa cosa. Per saperla bisognerebbe comperare dei libri che aiutano pensare, non solo giornaletti pornografici e i romanzi d’amore delle donne, perché questi sono sì fatti di yogurt come tutte le cose che esistono, ma sono duri, sono preistorici, parlano di tutt’altro e uno non si accorge di come vanno le cose, scende in piazza a fare le manifestazioni con i comunisti, non compera più lo yogurt, compera i dessert Galbani, li mangia senza pensare a cosa sono realmente fatti, si allontana dallo yogurt, passano gli anni e nel corso dell’esistenza non combina niente, va avanti così, senza né arte né parte fino a che muore e ridiventa yogurt.
Aldo Nove
sabato 24 settembre 2011
Tatoo locations
Tattoos are reverse time machines: with time travel you can send a warning back to your younger self, with tattoos you send a mistake forward to your older self
venerdì 23 settembre 2011
Rodrigo Leão, Ave Mundi Luminar
AVE GENEROSA MUNDI ROSA
FELIX ET SACRA VIRGO MARIA
SPIRITU SANCTO
LAUDAMUS TE
CRUCIFIXI VULNERATI
AVE MUNDI LUMINAR
giovedì 22 settembre 2011
Gener Neuv
Ha senso andare al ristorante per mangiare vitello tonnato e carne cruda?
Quando raggiungono la perfezione del Gener Neuv sì.
Il locale è divertente, anzianotto ma divertente, con le frasi tipo se il Tanaro fosse vino diventerei pesce, la carta dei vini illustrata da Guarene.
Poi il mangiare, anche se tradizionale, di una levità assoluta, le lasagne alle verdure andavano giù più lisce dell'acqua, pre-antipasti pure innovativi con l'hamburgherino mignon, dolci deliziosi.
Voto: 8
Ristorante Gener Neuv
Lungo Tanaro dei Pescatori 4
14100 Asti Italia
Tel. +39 0141 557270
Mobile +39 333 4220416
http://www.generneuv.it
generneuv@atlink.it
Quando raggiungono la perfezione del Gener Neuv sì.
Il locale è divertente, anzianotto ma divertente, con le frasi tipo se il Tanaro fosse vino diventerei pesce, la carta dei vini illustrata da Guarene.
Poi il mangiare, anche se tradizionale, di una levità assoluta, le lasagne alle verdure andavano giù più lisce dell'acqua, pre-antipasti pure innovativi con l'hamburgherino mignon, dolci deliziosi.
Voto: 8
Ristorante Gener Neuv
Lungo Tanaro dei Pescatori 4
14100 Asti Italia
Tel. +39 0141 557270
Mobile +39 333 4220416
http://www.generneuv.it
generneuv@atlink.it
mercoledì 21 settembre 2011
Stagione teatrale Asti Teatro Alfieri
TEATRO ALFIERI
STAGIONE 2011-2012
SPETTACOLI IN ABBONAMENTO
mercoledì 16 novembre 2011
“Personaggi”
ANTONIO ALBANESE
(RidiAsti)
testi di
Michele Serra, Antonio Albanese
scritto con
Piero Guerrera, Enzo Santin, Giampiero Solari
Regia Giampiero Solari
Che cosa hanno in comune i mille volti con i quali Antonio Albanese racconta il presente? L’umanità.
La realtà diventa teatro attraverso Epifanio, L’Ottimista, il Sommelier, Cetto La Qualunque, Alex Drastico e Perego, maschere e insieme prototipi della nostra società, visi conosciuti che si ritrovano nel vicino di casa, nell'amico del cuore, in noi stessi.
Lo spettacolo "Personaggi" riunisce alcuni tra le creature più amate di Antonio Albanese, per raccontare con corrosiva comicità e ritmo serrato un mondo popolato da personaggi tipici del nostro tempo, dal pensiero contemporaneo interpretato con dirompente fisicità.
domenica 20 novembre 2011
“La Verità”
MASSIMO DAPPORTO
ANTONELLA ELIA
Regia: MAURIZIO NICHETTI
(Prosa)
con Susanna Marcomeni, Massimo Cimaglia
Michel e Alice. Una camera. Hanno appena fatto l’amore… così inizia la storia. Michel ha fretta di rientrare a casa, da sua moglie Laurence, mentre Alice è assalita da continui sensi di colpa, perché Paul, suo marito, è anche il miglior amico di Michel. Laurence non ci mette molto a capire che quelle continue riunioni serali in ufficio sono solo una miserabile scusa, ma sopporta in silenzio. Alice non resiste alla tentazione di raccontare tutto al suo amato Paul, che a sua volta non si scandalizza più di tanto. Secondo lui tutti hanno diritto alle proprie zone di libertà. Anche lui non è immune da qualche distrazione. Così Michel si troverà a doversi giustificare col suo migliore amico di un’azione davvero indegna ma mai così bassa come quello che Paul gli confesserà col sorriso sulle labbra…
A questo punto le molteplici verità della storia si complicano.
La natura dei singoli personaggi oscilla continuamente dal ruolo della vittima a quella del colpevole e, alla fine, al pubblico rimarrà il piacere di capire dalle ultime battute di Laurence la verità del titolo… ma sarà un bene conoscerla davvero? Perché come è noto la verità può anche far male.
lunedì 19 dicembre 2011
“Amleto e altre storie”
GIORGIO ALBERTAZZI
(Prosa)
“Sono anni, decenni, secoli che il bardo mi dà alla testa, entra esce (o sono io che entro ed esco?) nei miei sogni in certi spazi della mente dove i sogni prendono forma si fanno corpo e voce e sfida.
Quante volte è risuonato il “to be or not to be” (a volte appena percepibile, uno sfioramento!) ogni volta con un colore e un accento e un sentire nuovo (o è illusione?). E così la voce di Cesare e lo sguardo sfrontato e inquietante di Cleopatra, il passo leggero seppure sghembo di Riccado III, il delirio innocente di Otello o il canto di Desdemona eccetera. Come nella tenda di Bruto prima della battaglia di Filippi si affollano gli occhi le mani e il respiro di tanti esseri che mai moriranno finché il teatro nudo e impietoso darà loro voce e sangue. Inattuali storicamente lontani letterariamente imperfetti, ma proprio per questo vivi e nudi, uomini donne eroi vittime carnefici come l’uomo nel tempo e nella storia. L’uomo che uccide innocenti animali che hanno occhi d’uomo migliori dei suoi: celesti come pezzi di cielo quand’è celeste, uomini che schiacciano piccoli esseri generati da madri assassine –
Rigurgiti di fiele e sublimi sacrifici d’amore, illusioni di “per sempre” dette in notti di luna a Stratford – on – Avon o sull’Adige e risate risate astiose o generose offerte d’amore eros e finzione ipocrisia e morte, gioco a mentirsi e smentirsi.
Ho fatto quasi venti testi di Shakespeare, talvolta aggiungendo del mio col suo consenso (dell’attore del Globe, lui intendo, l’autore di Amleto, lui che copiava come sanno fare soltanto i geni).
“Amleto e altre storie” è tutto questo e altro ancora che nasce sera per sera per poi sparire come il fiore viola del “Sogno di una notte di mezza estate” .
Credo che possiamo attenderci che in un’aria mentale arrivi il soffio del “Duende”, forse ce lo meritiamo, tanto siamo (sono) ridotti alla nuda attesa di un evento purché sia forte leggero e impietoso, tutto da ridere (direbbe Puck!) .
Teatro è guardare vedendo…” (Giorgio Albertazzi)
lunedì 9 gennaio 2012
“Elisir d’amore”
Accademia Lirica Internazionale Katia Ricciarelli
Direttore: FRANCESCO ZINGARIELLO
Regia: KATIA RICCIARELLI
(Opera)
Torna in scena L'Elisir D'Amore di Gaetano Donizzetti per la regia del soprano Katia Ricciarelli, assistita da Giovanni Guarino. I professori dell'Orchestra del Conservatorio "Tito Schipa" di Lecce, con l'appoggio dei cantanti dell'Accademia Lirica Internazionale Katia Ricciarelli, daranno vita all'evento.
sabato 14 gennaio 2012
“Premiata galleria Bertoldo”
GIPO FARASSINO
(Concerto)
Gipo Farassino porta in scena una galleria di personaggi, all’insegna della pura spensieratezza e disimpegno.
Un recital in due tempi dove le canzoni si alternano al cabaret ed umorismo, esaltando la nobiltà di gente comune e amori mai dimenticati, passioni e delusioni, atmosfere parigine e realtà torinesi, uomini e donne dipinte dall’ autore, interprete, pittore che realizza un intera mostra di quadri raffiguranti con la sua sana comicità interpretative.
Sul palco con lui Armando Lardù flauto e accordeon - Pino Russo chitarre –Lino Mei pianoforte – Luca Mangano basso – Alessandro Bucchieri percussioni
mercoledì 25 gennaio 2012
“L’uomo, la bestia e la virtù”
ENZO VETRANO
STEFANO RANDISI
(Prosa, in collaborazione con Parole d'Artista VI-Teatro di Dioniso)
Il capolavoro di Luigi Pirandello interpretato da due tra gli attori più straordinari del teatro italiano.
martedì 31 gennaio 2012
“Il nemico del popolo”
GIANMARCO TOGNAZZI
Regia: ARMANDO PUGLIESE
(Prosa)
Una delle più belle opere scritte da Henrik Ibsen, adattata da Edoardo Erba. Un dottore scopre che le terme pubbliche, fiore all'occhiello della cittadina e apportatrici di innumerevoli villeggianti, sono appestate da inquinanti scarichi montani di conciatura delle pelli. Subito vuole fare un pubblico appello per denunciare la cosa e far porre rimedio a questo problema, ma da una parte suo fratello, rappresentante dei potenti azionisti di maggioranza delle terme, e dall'altra i redattori di un giornale popolare che si schiera contro i potenti della città, tutti si oppongono alla pubblicazione della relazione del dottore, e gli impongono di tacere. Gli appelli al potere sono inutili, quelli alla coscienza popolare anche: sia vinti che vincitori sono una schiera di opportunisti, interessati solo alla reputazione e al denaro. E' in questo scenario che il dottore compie l'unica scelta possibile per lui: se prima vuole abbandonare la città, ora si accorge che la risposta migliore a questa situazione è data dalla conoscenza: vuole quindi istruire i giovani, poveri o ricchi che siano, per aiutarli a comprendere meglio la realtà, e a renderli cittadini di una società più civile.
domenica 12 febbraio 2012
“Memorie di Adriano” - Le canzoni del Clan di Adriano Celentano
PEPPE SERVILLO voce
JAVIER GIROTTO sax, FABRIZIO BOSSO tromba, FURIO DI CASTRI contrabbasso, RITA MARCOTULLI pianoforte, MATTIA BARBIERI batteria
in collaborazione con il Circolo Filarmonico di Asti
(Concerto)
Oltre ad essere stato un grande interprete e compositore, Celentano è stato il catalizzatore di un piccolo gruppo di artisti che ha tracciato un’impronta profonda nella storia della musica italiana. Il Clan ha adattato il rock di Elvis Presley e il soul di Wilson Pickett e Ben King al sound italiano. Ha prodotto canzoni impegnate e riflessive e canzoni leggere e di disimpegno.Al suo interno si muovevano personaggi come Don Backy e Ricky Gianco. E insieme a loro faceva i primi passi quello che sarebbe diventato uno dei più incredibili artisti della storia della musica in Italia, ovvero Demetrio Stratos. Il Clan era una grande fucina di artisti ed ha aperto una nuova strada per la canzone italiana. Il pubblico ritroverà le canzoni che hanno fatto la storia, da "Una carezza in un pugno" a "Storia d’amore", così come "Azzurro", "Stai lontana da me", "Sognando", "Sei rimasta sola" e "Sotto le lenzuola" e tante altre.
mercoledì 15 febbraio 2012
“L’insostenibile leggerezza”
MARINA THOVEZ
MARIO ZUCCA
(Prosa)
Scene: Nicola Rubertelli
Regia: Marina Thovez
Per la prima volta “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, il famoso romanzo di Milan Kundera, viene portato in teatro.
Un medico chirurgo di successo e donnaiolo incontra una cameriera autodidatta con un grande amore per i libri e per il suo paese: la Boemia. La ragazza gli sconvolgerà la vita e cercherà di farlo rinunciare alle sue amicizie erotiche. Ma un nemico ben più grande adombra il loro matrimonio: la Russia che nel ’68 invade Praga con i carri armati e ne soffoca il sogno libertario. La popolazione cecoslovacca è divisa in due: spie e spiati; le intimità violate, le carriere distrutte.
Un professore universitario e una sua allieva portano per mano lo spettatore nelle vicende praghesi, e con simpatia e umorismo fanno capire l’importanza dell’esercizio del pensiero.
domenica 19 febbraio 2012
Concerto dei solisti dei
BERLINER PHILARMONIKER
(Concerto, in collaborazione con il Circolo Filarmonico Astigiano)
L’Ensemble Berlin:
Christoph Hartmann – oboe
Philipp Bohnen – violino
Christoph von der Nahmer – violino
Joaquin Riquelme – viola
Clemens Weigel – violoncello
Musiche di B.H. Crusell, F.Giardini, W.A. Mozart
mercoledì 22 febbraio 2012
“Colazione da Tiffany”
FRANCESCA INAUDI
LORENZO LAVIA
Regia: PEPPE MACCARINELLI
(Prosa)
di TRUMAN CAPOTE
adattato da SAMUEL ADAMSON
traduzione di FABRIZIA POMPILIO
scene GIANNI CARLUCCIO
Holly è una ragazza estroversa, molto sofisticata e con con qualche scheletro nell’armadio: vive a New York frequentando l’alta società e party esclusivi, sognando di sposare un miliardario per potersi permettere i preziosi della grande gioielleria Tiffany, per la quale ha una sorta di venerazione. Nel suo palazzo abita Paul, un giovane scrittore, che per mantenersi frequenta una donna più grande che gli permette di continuare a rincorrere il sogno del “romanzo perfetto”. I due si incontreranno e si scopriranno a vicenda mettendo in luce le rispettive debolezze, come la depressione e l’instabilità che minano il magico mondo creato ad arte da Holly per sfuggire alla sin troppo cruda realtà.
sabato 25 febbraio 2012
"Prestigi"
RAUL CREMONA
(RidiAsti)
Torna Raul Cremona: un po’ incantatore, un po’ attore, un po’ commediante, un po’ ciarlatano, ma, soprattutto, mago. Eccolo riapparire per raccontarci del suo primo incontro con la magia e il palcoscenico, portandoci per mano in un mondo fatto di giochi, macchiette, boutades, canzoni e stralunati personaggi con il suo cilindro pieno di magie e incanti, storie di imbroglioni e imbonitori nati da quel teatro povero di cui è figlio eccellente.
mercoledì 7 marzo 2012
“Due di noi”
EMILIO SOLFRIZZI
LUNETTA SAVINO
Regia: LEO MUSCATO
(Prosa)
La prima commedia di Michael Frayn, per una coppia di attori amatissimi dal grande pubblico. Un titolo che racchiude tre atti unici, concepiti per essere recitati da un'unica coppia d'attori che raccontano tre emblematiche e paradossali situazioni matrimoniali
venerdì 23 marzo 2012
“Stasera non escort”
MARGHERITA ANTONELLI
ALESSANDRA FAIELLA
RITA PELUSIO, CLAUDIA PENONI
(RidiAsti)
Un gruppo di attrici comiche “scende in campo” per commentare con una satira dissacrante lo stato delle donne italiane di oggi. Partendo dal presupposto che per una donna contemporanea l’unico lavoro sicuro e ben remunerato sembra essere quello della escort, le attrici posano il loro sguardo impietoso sulle disparità tra i sessi, sulla sessualità, sull’immagine offerta dai media, sul mondo del lavoro. Un mondotalmente assurdo e paradossale da fornire un’infinità di spunti comici, sebbene di fronte alla desolazione di certi scenari il riso si faccia a volte amaro.
lunedì 26 marzo 2012
“Il giorno della civetta”
SEBASTIANO SOMMA
con la partecipazione di ORSO MARIA GUERRINI
Regia: FABRIZIO CATALANO
(Prosa)
Di Leonardo Sciascia
Adattamento: Gaetano Aronica
Un paese di poche migliaia di abitanti, nell’entroterra siciliano. Un freddo mattino d’inverno. La luce d’un pallido sole riflessa sull’asfalto bagnato. Una piazza. Un autobus – il motore già acceso – che s’appresta a partire. Gli ultimi passeggeri s’affrettano a salire, mentre gli altri aspettano fiduciosi la partenza dell’autobus, dietro i finestrini appannati. Unuomo, vestito di scuro, s’avvicina, di corsa. Posa il piede sinistro sul predellino dell’autobus, sta per rivolgersi all’autista. All’improvviso, un bagliore, seguito da un rumore sordo: l’uomo rimane quasi sospeso, per qualche istante, prima di afflosciarsi sull’asfalto.
Morto.
“Il giorno della civetta” racconta la storia dell’inchiesta condotta, a partire da questo omicidio, da un capitano dei carabinieri appena arrivato in Sicilia, dalla lontana Parma, all’inizio degli anni ’60. Il capitano Bellodi è un uomo onesto ed intelligente, pronto ad affrontare qualunque difficoltà, pur di far bene il proprio dovere. Davanti a lui, c’è adesso un cammino lungo, faticoso, irto di ostacoli. In fondo a questo percorso, c’è la verità; ma la verità, spesso, in Sicilia, ha troppe facce.
mercoledì 28 marzo 2012
“Chelsea Hotel”
MASSIMO COTTO voce narrante
MAURO ERMANNO GIOVANARDI voce
MATTEO CURALLO pianoforte e chitarre
(Concerto)
Di Massimo Cotto
Coordinamento scenico di Simone Gandolfo
Luci di Massimo Violato
Sono passati tutti da lì. Ci hanno vissuto a lungo, come fosse un rifugio e non solo un hotel sulla 23esima strada, a New York. E poi hanno ricordato il loro passaggio in mille libri, film e canzoni. Al Chelsea Hotel Bob Dylan ha scritto Sad Eyed Lady Of The Lowlands e Sara, Leonard Cohen e Janis Joplin hanno consumato una breve storia di sesso e amore poi raccontata in Chelsea Hotel #2. Nico ne ha cantato l’epopea in Chelsea Girl, Jon Bon Jovi le solitudini in Midnight In Chelsea, i Jefferson Airplane le settimane in Third Week In The Chelsea. Al Chelsea Arthur Clark ha scritto 2001: Odissea nello spazio, Ginsberg e Corso hanno dato fuoco alle polveri beat. Nella stanza numero 100 Sid Vicious ha accoltellato Nancy Spungen, nella 205 è collassato Dylan Thomas pochi giorni prima di morire, nella 822 Madonna ha scattato le fotografie di Sex. Qui Jack Kerouac ha scritto in tre soli giorni, imbottito di Dexedrina, su rotoli di carta igienica, la prima stesura di Sulla strada. Al Chelsea hanno vissuto Patti Smith, Mapplethorpe, Iggy Pop, Bukowski, Burroughs, Arthur Miller, Tennessee Williams, Kubrick, Jane Fonda, Dennis Hopper, Hendrix, i Grateful Dead, Edith Piaf, Dee Dee Ramones.
La lista non finisce qui, ma qui inizia un’idea: raccontare le molte storie che si sono consumate all’interno del Chelsea Hotel per ricreare il grande affresco. Uno spettacolo che è narrazione e canto, affabulazione e commozione. Un uomo che racconta e un artista che canta. Le parole della narrazione evocano un quadro, la musica e la voce ne garantiscono la cornice. A metà tra reading e concerto: un viaggio per ricordare quello che abbiamo e quello che abbiamo perduto.
lunedì 2 aprile 2012
“Un tram che si chiama desiderio”
VINICIO MARCHIONI
LAURA MARINONI
Regia: ANTONIO LATELLA
(Prosa, in collaborazione con Parole d'Artista VI -Teatro di Dioniso)
Un grande classico per due eccezionali interpreti.
giovedì 19 aprile 2012
Nuovo spettacolo
TEO TEOCOLI
MARIO LAVEZZI
(Prosa)
Gli show di Teocoli sono un "viaggio" nel cabaret di qualità, in quello degli anni d'oro del "Derby" (storico locale milanese della comicità italiana, di cui Teo è stato una delle figure più note) ma è anche un richiamo costante per il pubblico alla "memoria collettiva" (di un'Italia che è stata) attraverso i suoi racconti esilaranti, interrotti continuamente dalle risate del pubblico sugli aneddoti più divertenti della vita dell'artista milanese.
sabato 28 aprile 2012
”From the world”
ORCHESTRA SINFONICA DI ASTI
(Concerto)
Direttore: M.Lorenzo Castriota Skanderbeg
Dalle scozzesi Isole Ebridi, passando per il demoniaco e stregonesco Monte Calvo, fino a lambire le coste del Nuovo Mondo chiamato America, dopo aver seguito il cammino del grande fiume boemo Moldava. Paesaggi naturali e sonori, stili e tradizioni provenienti da tre continenti diversi: la Musica come grande filo conduttore, come ponte fra noi e il resto del Mondo.
Sul palco, alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Asti, la prestigiosa presenza del M° Lorenzo Castriota Skanderbeg, direttore d’orchestra attivo sia in Italia che all’estero presso rinomate orchestre quali: l’Orchestra Sinfonica RTV Slovenia (direttore ospite principale), Opera di Bonn, Beethoven Halle Bonn, National Art Center, Daejeon (Corea), Slovene National Opera di Maribor (Slovenia), l’Orchestra Philarmonic Orchestra Oulu (Finnlandia), Teatro dell’Opera di Roma, Teatro San Carlo di Napoli.
Programma:
Felix Mendelssohn Bartholdy - Ouverture ”Le Ebridi”
Modest Musorgskij – Una notte sul Monte Calvo
Bedrich Smetana - La Moldava (Poema Sinfonico)
Antonin Dvorak - Sinfonia n.9 in minore “Dal Nuovo Mondo”
martedì 22 maggio 2012
“Il Trovatore”
Direttore: Claudio Desderi
(Opera)
The New Arca Orchestra
Solisti delle Master Class dell’Accademia della Voce di Torino
Coro Accademia della Voce di Torino
In collaborazione con La Nuova Arca
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle 21
COSTI BIGLIETTI:
SPETTACOLI PROSA
18 € (platea, palchi, barcacce) 15 € (loggione)
OPERA
20 € (platea, palchi, barcacce) 15 € (loggione)
CONCERTI
15 € (platea, palchi, barcacce) 10 € (loggione)
SPETTACOLI RIDIASTI
18 € (platea, palchi, barcacce) 15 € (loggione) + diritti di prevendita
tranne spettacolo Antonio Albanese (25 € / 22 €) + diritti di prevendita
ABBONAMENTI:
OPZIONE 1:
Abbonamento a 15 spettacoli
(10 Prosa obbligatori, 1 o 2 Opere a scelta,
da 2 a 4 Concerti / RidiAsti a scelta*)
195 € platea, palchi, barcacce - 120 € loggione
Abbonamento ridotto palchettisti: 150 €
OPZIONE 2:
Abbonamento a 10 spettacoli
(5/6 Prosa a scelta, 1 o 2 Opere a scelta, da 1 a 4
Concerti / RidiAsti a scelta*)
140 € platea, palchi, barcacce - 90 € loggione
Abbonamento ridotto palchettisti: 120 €
OPZIONE 3:
Abbonamento a 5 spettacoli
(2 Prosa a scelta, 1 o 3 Opere / Concerti / RidiAsti
a scelta*)
70 € platea, palchi, barcacce - 45 € loggione
*la scelta dello spettacolo di Antonio Albanese comporta una maggiorazione di 5 euro sul prezzo dell’abbonamento
I palchettisti dovranno confermare i propri palchi entro e non oltre l’11 ottobre
Dal 13 al 17 ottobre: vendita palchi (orario: 10-13/15-17)
Dal 19 al 22 ottobre: vendita abbonamento 15 spettacoli per abbonati stagione 2010/2011 con prelazione sul posto (orario: 9-17)
Dal 24 al 26 ottobre: vendita abbonamento 15 spettacoli per nuovi abbonati (orario: 9-17)
Dal 27 al 29 ottobre: vendita abbonamenti 10 e 5 spettacoli per abbonati stagione 2010/2011 (orario: 9-17)
Dal 2 al 4 novembre: vendita abbonamenti 10 e 5 spettacoli per nuovi abbonati (orario: 9-17)
Dal 7 all’11 novembre: vendita biglietti ai singoli spettacoli e abbonamenti (orario: 9-17)
È possibile acquistare un massimo di 4 abbonamenti o biglietti a persona.
Si ricorda che la biglietteria per tutta la stagione teatrale rimarrà aperta il martedì e il giovedì con orario 10-13 / 15-17, e nei giorni di spettacolo con orario 10-13 / 15-17 e 19-21
A partire dal 15 novembre, nei giorni di biglietteria, è possibile prenotare i biglietti telefonicamente. Le prenotazioni devono essere tassativamente ritirate il martedì o il giovedì antecedenti allo spettacolo, pena l’annullamento della prenotazione.
Per informazioni: Biglietteria Teatro Alfieri di Asti
Tel. 0141 399057
EVENTI FUORI ABBONAMENTO:
15 novembre 2011 LUCA ZINGARETTI legge
“La sirena” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, un evento realizzato da Golf Feudo di Asti, Lo studio della danza Ilaria Squassino, Epica Film
21 novembre 2011 inaugurazione stagione Centro Giraudi con la prima nazionale “Infinita letizia della mente candida”. Regia: Alessio Bertoli. Con Chiara Buratti, Fabio Pasciuta e Francesco Visconti. Produzione Arte & Tecnica.
dal 23 novembre 2011 a
giugno 2012
PAROLE D’ARTISTA VI - TEATRO DI DIONISO
da novembre 2011 a
marzo 2012
TEATRO DA SENTIRE “Figli tra le stelle”
con Francesco Visconti e Irene Ivaldi
da novembre 2011 ad aprile 2012
TEATRO SCUOLE e DOMENICHE A TEATRO
da dicembre 2011 ad aprile 2012
STAGIONE DI DANZA
17 dicembre 2011 ANDREA PUCCI
in collaborazione con Eventiduemila
31 dicembre 2011 GRAN GALA’ DI CAPODANNO
in collaborazione con Eventiduemila
1 gennaio 2012 CONCERTO DI CAPODANNO
Orchestra Sinfonica di Asti
20 gennaio 2012 “La pace” (PRIMA NAZIONALE) Teatro degli Acerbi in collaborazione con Oscar De Summa, con Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Dario Cirelli,Fabio Fassio, Elena Romano, Tommaso Massimo Rotella
21 gennaio 2012 LOCANDA DELLE FATE
concerto per i 35 anni
27 gennaio 2012 GOLDENE PAVE concerto della Memoria
in collaborazione con Circolo Filarmonico Astigiano e ISRAT
28 gennaio 2012 MARCO E MAURO
in collaborazione con Eventiduemila
29 gennaio 2012 NABUCCO
in collaborazione con il Coro Lirico di Lugano
9 e 10 febbraio 2012 Soirèe musicali
in collaborazione con La Nuova Arca
11 marzo 2012 OMAGGIO AD ALDA MERINI
Mastropirro Ermitage Ensemble
Assessore alla Cultura: Gianfranco Imerito
Direzione artistica: Mario Nosengo
Direzione organizzativa: Comune di Asti / Teatro Alfieri
Ufficio stampa: Alexander Macinante
320.7916810 a.macinante@comune.asti.it
STAGIONE 2011-2012
SPETTACOLI IN ABBONAMENTO
mercoledì 16 novembre 2011
“Personaggi”
ANTONIO ALBANESE
(RidiAsti)
testi di
Michele Serra, Antonio Albanese
scritto con
Piero Guerrera, Enzo Santin, Giampiero Solari
Regia Giampiero Solari
Che cosa hanno in comune i mille volti con i quali Antonio Albanese racconta il presente? L’umanità.
La realtà diventa teatro attraverso Epifanio, L’Ottimista, il Sommelier, Cetto La Qualunque, Alex Drastico e Perego, maschere e insieme prototipi della nostra società, visi conosciuti che si ritrovano nel vicino di casa, nell'amico del cuore, in noi stessi.
Lo spettacolo "Personaggi" riunisce alcuni tra le creature più amate di Antonio Albanese, per raccontare con corrosiva comicità e ritmo serrato un mondo popolato da personaggi tipici del nostro tempo, dal pensiero contemporaneo interpretato con dirompente fisicità.
domenica 20 novembre 2011
“La Verità”
MASSIMO DAPPORTO
ANTONELLA ELIA
Regia: MAURIZIO NICHETTI
(Prosa)
con Susanna Marcomeni, Massimo Cimaglia
Michel e Alice. Una camera. Hanno appena fatto l’amore… così inizia la storia. Michel ha fretta di rientrare a casa, da sua moglie Laurence, mentre Alice è assalita da continui sensi di colpa, perché Paul, suo marito, è anche il miglior amico di Michel. Laurence non ci mette molto a capire che quelle continue riunioni serali in ufficio sono solo una miserabile scusa, ma sopporta in silenzio. Alice non resiste alla tentazione di raccontare tutto al suo amato Paul, che a sua volta non si scandalizza più di tanto. Secondo lui tutti hanno diritto alle proprie zone di libertà. Anche lui non è immune da qualche distrazione. Così Michel si troverà a doversi giustificare col suo migliore amico di un’azione davvero indegna ma mai così bassa come quello che Paul gli confesserà col sorriso sulle labbra…
A questo punto le molteplici verità della storia si complicano.
La natura dei singoli personaggi oscilla continuamente dal ruolo della vittima a quella del colpevole e, alla fine, al pubblico rimarrà il piacere di capire dalle ultime battute di Laurence la verità del titolo… ma sarà un bene conoscerla davvero? Perché come è noto la verità può anche far male.
lunedì 19 dicembre 2011
“Amleto e altre storie”
GIORGIO ALBERTAZZI
(Prosa)
“Sono anni, decenni, secoli che il bardo mi dà alla testa, entra esce (o sono io che entro ed esco?) nei miei sogni in certi spazi della mente dove i sogni prendono forma si fanno corpo e voce e sfida.
Quante volte è risuonato il “to be or not to be” (a volte appena percepibile, uno sfioramento!) ogni volta con un colore e un accento e un sentire nuovo (o è illusione?). E così la voce di Cesare e lo sguardo sfrontato e inquietante di Cleopatra, il passo leggero seppure sghembo di Riccado III, il delirio innocente di Otello o il canto di Desdemona eccetera. Come nella tenda di Bruto prima della battaglia di Filippi si affollano gli occhi le mani e il respiro di tanti esseri che mai moriranno finché il teatro nudo e impietoso darà loro voce e sangue. Inattuali storicamente lontani letterariamente imperfetti, ma proprio per questo vivi e nudi, uomini donne eroi vittime carnefici come l’uomo nel tempo e nella storia. L’uomo che uccide innocenti animali che hanno occhi d’uomo migliori dei suoi: celesti come pezzi di cielo quand’è celeste, uomini che schiacciano piccoli esseri generati da madri assassine –
Rigurgiti di fiele e sublimi sacrifici d’amore, illusioni di “per sempre” dette in notti di luna a Stratford – on – Avon o sull’Adige e risate risate astiose o generose offerte d’amore eros e finzione ipocrisia e morte, gioco a mentirsi e smentirsi.
Ho fatto quasi venti testi di Shakespeare, talvolta aggiungendo del mio col suo consenso (dell’attore del Globe, lui intendo, l’autore di Amleto, lui che copiava come sanno fare soltanto i geni).
“Amleto e altre storie” è tutto questo e altro ancora che nasce sera per sera per poi sparire come il fiore viola del “Sogno di una notte di mezza estate” .
Credo che possiamo attenderci che in un’aria mentale arrivi il soffio del “Duende”, forse ce lo meritiamo, tanto siamo (sono) ridotti alla nuda attesa di un evento purché sia forte leggero e impietoso, tutto da ridere (direbbe Puck!) .
Teatro è guardare vedendo…” (Giorgio Albertazzi)
lunedì 9 gennaio 2012
“Elisir d’amore”
Accademia Lirica Internazionale Katia Ricciarelli
Direttore: FRANCESCO ZINGARIELLO
Regia: KATIA RICCIARELLI
(Opera)
Torna in scena L'Elisir D'Amore di Gaetano Donizzetti per la regia del soprano Katia Ricciarelli, assistita da Giovanni Guarino. I professori dell'Orchestra del Conservatorio "Tito Schipa" di Lecce, con l'appoggio dei cantanti dell'Accademia Lirica Internazionale Katia Ricciarelli, daranno vita all'evento.
sabato 14 gennaio 2012
“Premiata galleria Bertoldo”
GIPO FARASSINO
(Concerto)
Gipo Farassino porta in scena una galleria di personaggi, all’insegna della pura spensieratezza e disimpegno.
Un recital in due tempi dove le canzoni si alternano al cabaret ed umorismo, esaltando la nobiltà di gente comune e amori mai dimenticati, passioni e delusioni, atmosfere parigine e realtà torinesi, uomini e donne dipinte dall’ autore, interprete, pittore che realizza un intera mostra di quadri raffiguranti con la sua sana comicità interpretative.
Sul palco con lui Armando Lardù flauto e accordeon - Pino Russo chitarre –Lino Mei pianoforte – Luca Mangano basso – Alessandro Bucchieri percussioni
mercoledì 25 gennaio 2012
“L’uomo, la bestia e la virtù”
ENZO VETRANO
STEFANO RANDISI
(Prosa, in collaborazione con Parole d'Artista VI-Teatro di Dioniso)
Il capolavoro di Luigi Pirandello interpretato da due tra gli attori più straordinari del teatro italiano.
martedì 31 gennaio 2012
“Il nemico del popolo”
GIANMARCO TOGNAZZI
Regia: ARMANDO PUGLIESE
(Prosa)
Una delle più belle opere scritte da Henrik Ibsen, adattata da Edoardo Erba. Un dottore scopre che le terme pubbliche, fiore all'occhiello della cittadina e apportatrici di innumerevoli villeggianti, sono appestate da inquinanti scarichi montani di conciatura delle pelli. Subito vuole fare un pubblico appello per denunciare la cosa e far porre rimedio a questo problema, ma da una parte suo fratello, rappresentante dei potenti azionisti di maggioranza delle terme, e dall'altra i redattori di un giornale popolare che si schiera contro i potenti della città, tutti si oppongono alla pubblicazione della relazione del dottore, e gli impongono di tacere. Gli appelli al potere sono inutili, quelli alla coscienza popolare anche: sia vinti che vincitori sono una schiera di opportunisti, interessati solo alla reputazione e al denaro. E' in questo scenario che il dottore compie l'unica scelta possibile per lui: se prima vuole abbandonare la città, ora si accorge che la risposta migliore a questa situazione è data dalla conoscenza: vuole quindi istruire i giovani, poveri o ricchi che siano, per aiutarli a comprendere meglio la realtà, e a renderli cittadini di una società più civile.
domenica 12 febbraio 2012
“Memorie di Adriano” - Le canzoni del Clan di Adriano Celentano
PEPPE SERVILLO voce
JAVIER GIROTTO sax, FABRIZIO BOSSO tromba, FURIO DI CASTRI contrabbasso, RITA MARCOTULLI pianoforte, MATTIA BARBIERI batteria
in collaborazione con il Circolo Filarmonico di Asti
(Concerto)
Oltre ad essere stato un grande interprete e compositore, Celentano è stato il catalizzatore di un piccolo gruppo di artisti che ha tracciato un’impronta profonda nella storia della musica italiana. Il Clan ha adattato il rock di Elvis Presley e il soul di Wilson Pickett e Ben King al sound italiano. Ha prodotto canzoni impegnate e riflessive e canzoni leggere e di disimpegno.Al suo interno si muovevano personaggi come Don Backy e Ricky Gianco. E insieme a loro faceva i primi passi quello che sarebbe diventato uno dei più incredibili artisti della storia della musica in Italia, ovvero Demetrio Stratos. Il Clan era una grande fucina di artisti ed ha aperto una nuova strada per la canzone italiana. Il pubblico ritroverà le canzoni che hanno fatto la storia, da "Una carezza in un pugno" a "Storia d’amore", così come "Azzurro", "Stai lontana da me", "Sognando", "Sei rimasta sola" e "Sotto le lenzuola" e tante altre.
mercoledì 15 febbraio 2012
“L’insostenibile leggerezza”
MARINA THOVEZ
MARIO ZUCCA
(Prosa)
Scene: Nicola Rubertelli
Regia: Marina Thovez
Per la prima volta “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, il famoso romanzo di Milan Kundera, viene portato in teatro.
Un medico chirurgo di successo e donnaiolo incontra una cameriera autodidatta con un grande amore per i libri e per il suo paese: la Boemia. La ragazza gli sconvolgerà la vita e cercherà di farlo rinunciare alle sue amicizie erotiche. Ma un nemico ben più grande adombra il loro matrimonio: la Russia che nel ’68 invade Praga con i carri armati e ne soffoca il sogno libertario. La popolazione cecoslovacca è divisa in due: spie e spiati; le intimità violate, le carriere distrutte.
Un professore universitario e una sua allieva portano per mano lo spettatore nelle vicende praghesi, e con simpatia e umorismo fanno capire l’importanza dell’esercizio del pensiero.
domenica 19 febbraio 2012
Concerto dei solisti dei
BERLINER PHILARMONIKER
(Concerto, in collaborazione con il Circolo Filarmonico Astigiano)
L’Ensemble Berlin:
Christoph Hartmann – oboe
Philipp Bohnen – violino
Christoph von der Nahmer – violino
Joaquin Riquelme – viola
Clemens Weigel – violoncello
Musiche di B.H. Crusell, F.Giardini, W.A. Mozart
mercoledì 22 febbraio 2012
“Colazione da Tiffany”
FRANCESCA INAUDI
LORENZO LAVIA
Regia: PEPPE MACCARINELLI
(Prosa)
di TRUMAN CAPOTE
adattato da SAMUEL ADAMSON
traduzione di FABRIZIA POMPILIO
scene GIANNI CARLUCCIO
Holly è una ragazza estroversa, molto sofisticata e con con qualche scheletro nell’armadio: vive a New York frequentando l’alta società e party esclusivi, sognando di sposare un miliardario per potersi permettere i preziosi della grande gioielleria Tiffany, per la quale ha una sorta di venerazione. Nel suo palazzo abita Paul, un giovane scrittore, che per mantenersi frequenta una donna più grande che gli permette di continuare a rincorrere il sogno del “romanzo perfetto”. I due si incontreranno e si scopriranno a vicenda mettendo in luce le rispettive debolezze, come la depressione e l’instabilità che minano il magico mondo creato ad arte da Holly per sfuggire alla sin troppo cruda realtà.
sabato 25 febbraio 2012
"Prestigi"
RAUL CREMONA
(RidiAsti)
Torna Raul Cremona: un po’ incantatore, un po’ attore, un po’ commediante, un po’ ciarlatano, ma, soprattutto, mago. Eccolo riapparire per raccontarci del suo primo incontro con la magia e il palcoscenico, portandoci per mano in un mondo fatto di giochi, macchiette, boutades, canzoni e stralunati personaggi con il suo cilindro pieno di magie e incanti, storie di imbroglioni e imbonitori nati da quel teatro povero di cui è figlio eccellente.
mercoledì 7 marzo 2012
“Due di noi”
EMILIO SOLFRIZZI
LUNETTA SAVINO
Regia: LEO MUSCATO
(Prosa)
La prima commedia di Michael Frayn, per una coppia di attori amatissimi dal grande pubblico. Un titolo che racchiude tre atti unici, concepiti per essere recitati da un'unica coppia d'attori che raccontano tre emblematiche e paradossali situazioni matrimoniali
venerdì 23 marzo 2012
“Stasera non escort”
MARGHERITA ANTONELLI
ALESSANDRA FAIELLA
RITA PELUSIO, CLAUDIA PENONI
(RidiAsti)
Un gruppo di attrici comiche “scende in campo” per commentare con una satira dissacrante lo stato delle donne italiane di oggi. Partendo dal presupposto che per una donna contemporanea l’unico lavoro sicuro e ben remunerato sembra essere quello della escort, le attrici posano il loro sguardo impietoso sulle disparità tra i sessi, sulla sessualità, sull’immagine offerta dai media, sul mondo del lavoro. Un mondotalmente assurdo e paradossale da fornire un’infinità di spunti comici, sebbene di fronte alla desolazione di certi scenari il riso si faccia a volte amaro.
lunedì 26 marzo 2012
“Il giorno della civetta”
SEBASTIANO SOMMA
con la partecipazione di ORSO MARIA GUERRINI
Regia: FABRIZIO CATALANO
(Prosa)
Di Leonardo Sciascia
Adattamento: Gaetano Aronica
Un paese di poche migliaia di abitanti, nell’entroterra siciliano. Un freddo mattino d’inverno. La luce d’un pallido sole riflessa sull’asfalto bagnato. Una piazza. Un autobus – il motore già acceso – che s’appresta a partire. Gli ultimi passeggeri s’affrettano a salire, mentre gli altri aspettano fiduciosi la partenza dell’autobus, dietro i finestrini appannati. Unuomo, vestito di scuro, s’avvicina, di corsa. Posa il piede sinistro sul predellino dell’autobus, sta per rivolgersi all’autista. All’improvviso, un bagliore, seguito da un rumore sordo: l’uomo rimane quasi sospeso, per qualche istante, prima di afflosciarsi sull’asfalto.
Morto.
“Il giorno della civetta” racconta la storia dell’inchiesta condotta, a partire da questo omicidio, da un capitano dei carabinieri appena arrivato in Sicilia, dalla lontana Parma, all’inizio degli anni ’60. Il capitano Bellodi è un uomo onesto ed intelligente, pronto ad affrontare qualunque difficoltà, pur di far bene il proprio dovere. Davanti a lui, c’è adesso un cammino lungo, faticoso, irto di ostacoli. In fondo a questo percorso, c’è la verità; ma la verità, spesso, in Sicilia, ha troppe facce.
mercoledì 28 marzo 2012
“Chelsea Hotel”
MASSIMO COTTO voce narrante
MAURO ERMANNO GIOVANARDI voce
MATTEO CURALLO pianoforte e chitarre
(Concerto)
Di Massimo Cotto
Coordinamento scenico di Simone Gandolfo
Luci di Massimo Violato
Sono passati tutti da lì. Ci hanno vissuto a lungo, come fosse un rifugio e non solo un hotel sulla 23esima strada, a New York. E poi hanno ricordato il loro passaggio in mille libri, film e canzoni. Al Chelsea Hotel Bob Dylan ha scritto Sad Eyed Lady Of The Lowlands e Sara, Leonard Cohen e Janis Joplin hanno consumato una breve storia di sesso e amore poi raccontata in Chelsea Hotel #2. Nico ne ha cantato l’epopea in Chelsea Girl, Jon Bon Jovi le solitudini in Midnight In Chelsea, i Jefferson Airplane le settimane in Third Week In The Chelsea. Al Chelsea Arthur Clark ha scritto 2001: Odissea nello spazio, Ginsberg e Corso hanno dato fuoco alle polveri beat. Nella stanza numero 100 Sid Vicious ha accoltellato Nancy Spungen, nella 205 è collassato Dylan Thomas pochi giorni prima di morire, nella 822 Madonna ha scattato le fotografie di Sex. Qui Jack Kerouac ha scritto in tre soli giorni, imbottito di Dexedrina, su rotoli di carta igienica, la prima stesura di Sulla strada. Al Chelsea hanno vissuto Patti Smith, Mapplethorpe, Iggy Pop, Bukowski, Burroughs, Arthur Miller, Tennessee Williams, Kubrick, Jane Fonda, Dennis Hopper, Hendrix, i Grateful Dead, Edith Piaf, Dee Dee Ramones.
La lista non finisce qui, ma qui inizia un’idea: raccontare le molte storie che si sono consumate all’interno del Chelsea Hotel per ricreare il grande affresco. Uno spettacolo che è narrazione e canto, affabulazione e commozione. Un uomo che racconta e un artista che canta. Le parole della narrazione evocano un quadro, la musica e la voce ne garantiscono la cornice. A metà tra reading e concerto: un viaggio per ricordare quello che abbiamo e quello che abbiamo perduto.
lunedì 2 aprile 2012
“Un tram che si chiama desiderio”
VINICIO MARCHIONI
LAURA MARINONI
Regia: ANTONIO LATELLA
(Prosa, in collaborazione con Parole d'Artista VI -Teatro di Dioniso)
Un grande classico per due eccezionali interpreti.
giovedì 19 aprile 2012
Nuovo spettacolo
TEO TEOCOLI
MARIO LAVEZZI
(Prosa)
Gli show di Teocoli sono un "viaggio" nel cabaret di qualità, in quello degli anni d'oro del "Derby" (storico locale milanese della comicità italiana, di cui Teo è stato una delle figure più note) ma è anche un richiamo costante per il pubblico alla "memoria collettiva" (di un'Italia che è stata) attraverso i suoi racconti esilaranti, interrotti continuamente dalle risate del pubblico sugli aneddoti più divertenti della vita dell'artista milanese.
sabato 28 aprile 2012
”From the world”
ORCHESTRA SINFONICA DI ASTI
(Concerto)
Direttore: M.Lorenzo Castriota Skanderbeg
Dalle scozzesi Isole Ebridi, passando per il demoniaco e stregonesco Monte Calvo, fino a lambire le coste del Nuovo Mondo chiamato America, dopo aver seguito il cammino del grande fiume boemo Moldava. Paesaggi naturali e sonori, stili e tradizioni provenienti da tre continenti diversi: la Musica come grande filo conduttore, come ponte fra noi e il resto del Mondo.
Sul palco, alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Asti, la prestigiosa presenza del M° Lorenzo Castriota Skanderbeg, direttore d’orchestra attivo sia in Italia che all’estero presso rinomate orchestre quali: l’Orchestra Sinfonica RTV Slovenia (direttore ospite principale), Opera di Bonn, Beethoven Halle Bonn, National Art Center, Daejeon (Corea), Slovene National Opera di Maribor (Slovenia), l’Orchestra Philarmonic Orchestra Oulu (Finnlandia), Teatro dell’Opera di Roma, Teatro San Carlo di Napoli.
Programma:
Felix Mendelssohn Bartholdy - Ouverture ”Le Ebridi”
Modest Musorgskij – Una notte sul Monte Calvo
Bedrich Smetana - La Moldava (Poema Sinfonico)
Antonin Dvorak - Sinfonia n.9 in minore “Dal Nuovo Mondo”
martedì 22 maggio 2012
“Il Trovatore”
Direttore: Claudio Desderi
(Opera)
The New Arca Orchestra
Solisti delle Master Class dell’Accademia della Voce di Torino
Coro Accademia della Voce di Torino
In collaborazione con La Nuova Arca
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle 21
COSTI BIGLIETTI:
SPETTACOLI PROSA
18 € (platea, palchi, barcacce) 15 € (loggione)
OPERA
20 € (platea, palchi, barcacce) 15 € (loggione)
CONCERTI
15 € (platea, palchi, barcacce) 10 € (loggione)
SPETTACOLI RIDIASTI
18 € (platea, palchi, barcacce) 15 € (loggione) + diritti di prevendita
tranne spettacolo Antonio Albanese (25 € / 22 €) + diritti di prevendita
ABBONAMENTI:
OPZIONE 1:
Abbonamento a 15 spettacoli
(10 Prosa obbligatori, 1 o 2 Opere a scelta,
da 2 a 4 Concerti / RidiAsti a scelta*)
195 € platea, palchi, barcacce - 120 € loggione
Abbonamento ridotto palchettisti: 150 €
OPZIONE 2:
Abbonamento a 10 spettacoli
(5/6 Prosa a scelta, 1 o 2 Opere a scelta, da 1 a 4
Concerti / RidiAsti a scelta*)
140 € platea, palchi, barcacce - 90 € loggione
Abbonamento ridotto palchettisti: 120 €
OPZIONE 3:
Abbonamento a 5 spettacoli
(2 Prosa a scelta, 1 o 3 Opere / Concerti / RidiAsti
a scelta*)
70 € platea, palchi, barcacce - 45 € loggione
*la scelta dello spettacolo di Antonio Albanese comporta una maggiorazione di 5 euro sul prezzo dell’abbonamento
I palchettisti dovranno confermare i propri palchi entro e non oltre l’11 ottobre
Dal 13 al 17 ottobre: vendita palchi (orario: 10-13/15-17)
Dal 19 al 22 ottobre: vendita abbonamento 15 spettacoli per abbonati stagione 2010/2011 con prelazione sul posto (orario: 9-17)
Dal 24 al 26 ottobre: vendita abbonamento 15 spettacoli per nuovi abbonati (orario: 9-17)
Dal 27 al 29 ottobre: vendita abbonamenti 10 e 5 spettacoli per abbonati stagione 2010/2011 (orario: 9-17)
Dal 2 al 4 novembre: vendita abbonamenti 10 e 5 spettacoli per nuovi abbonati (orario: 9-17)
Dal 7 all’11 novembre: vendita biglietti ai singoli spettacoli e abbonamenti (orario: 9-17)
È possibile acquistare un massimo di 4 abbonamenti o biglietti a persona.
Si ricorda che la biglietteria per tutta la stagione teatrale rimarrà aperta il martedì e il giovedì con orario 10-13 / 15-17, e nei giorni di spettacolo con orario 10-13 / 15-17 e 19-21
A partire dal 15 novembre, nei giorni di biglietteria, è possibile prenotare i biglietti telefonicamente. Le prenotazioni devono essere tassativamente ritirate il martedì o il giovedì antecedenti allo spettacolo, pena l’annullamento della prenotazione.
Per informazioni: Biglietteria Teatro Alfieri di Asti
Tel. 0141 399057
EVENTI FUORI ABBONAMENTO:
15 novembre 2011 LUCA ZINGARETTI legge
“La sirena” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, un evento realizzato da Golf Feudo di Asti, Lo studio della danza Ilaria Squassino, Epica Film
21 novembre 2011 inaugurazione stagione Centro Giraudi con la prima nazionale “Infinita letizia della mente candida”. Regia: Alessio Bertoli. Con Chiara Buratti, Fabio Pasciuta e Francesco Visconti. Produzione Arte & Tecnica.
dal 23 novembre 2011 a
giugno 2012
PAROLE D’ARTISTA VI - TEATRO DI DIONISO
da novembre 2011 a
marzo 2012
TEATRO DA SENTIRE “Figli tra le stelle”
con Francesco Visconti e Irene Ivaldi
da novembre 2011 ad aprile 2012
TEATRO SCUOLE e DOMENICHE A TEATRO
da dicembre 2011 ad aprile 2012
STAGIONE DI DANZA
17 dicembre 2011 ANDREA PUCCI
in collaborazione con Eventiduemila
31 dicembre 2011 GRAN GALA’ DI CAPODANNO
in collaborazione con Eventiduemila
1 gennaio 2012 CONCERTO DI CAPODANNO
Orchestra Sinfonica di Asti
20 gennaio 2012 “La pace” (PRIMA NAZIONALE) Teatro degli Acerbi in collaborazione con Oscar De Summa, con Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Dario Cirelli,Fabio Fassio, Elena Romano, Tommaso Massimo Rotella
21 gennaio 2012 LOCANDA DELLE FATE
concerto per i 35 anni
27 gennaio 2012 GOLDENE PAVE concerto della Memoria
in collaborazione con Circolo Filarmonico Astigiano e ISRAT
28 gennaio 2012 MARCO E MAURO
in collaborazione con Eventiduemila
29 gennaio 2012 NABUCCO
in collaborazione con il Coro Lirico di Lugano
9 e 10 febbraio 2012 Soirèe musicali
in collaborazione con La Nuova Arca
11 marzo 2012 OMAGGIO AD ALDA MERINI
Mastropirro Ermitage Ensemble
Assessore alla Cultura: Gianfranco Imerito
Direzione artistica: Mario Nosengo
Direzione organizzativa: Comune di Asti / Teatro Alfieri
Ufficio stampa: Alexander Macinante
320.7916810 a.macinante@comune.asti.it
martedì 20 settembre 2011
la regola n.1 degli hipster
la prima caratteristica degli hipster è credere intimamente di non essere un hipster
sabato 17 settembre 2011
dieci cose ancora da dire su berlusconi
1) l'intervista della arcuri per cui berlusconi l'ha scartata perché troppo volgare
2) invece terry de nicolò era considerata elegante.
Indubbiamente ha ragione, con la storia della bellezza e del mercato e del filettino di dodo è anche divertente, ha ragione ed è divertente come una portinaia che rilegge marx e wilde.
3) Quando vedo Zio Tibia Sallusti che dice che anche nel suo palazzo ci sono le escort e quindi forse anche in casa sua, e che però berlusconi fa tanto del bene mi viene in mente questa scena qui
4) Se Berlusconi andasse sulla Casilina a caricare con la macchina in fondo nessuno potrebbe dirgli niente.
5) Se Berlusconi avesse l'aids nessuno potrebbe dirgli niente.
6) Il tentativo di Berlusconi di proteggere Marrazzo poteva essere l'inizio di una bella amicizia tipo Bogart e Capitano Renault.
7) quello che stiamo vivendo è il periodo che va dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945.
analogamente a mussolini, berlusconi è stato vincente fino a quando è stato innovativo, il partito azienda ecc.
è crollato quando si è arroccato sulle sue posizioni, se al momento giusto (divorzio dalla moglie) avesse trasformato la sua vita nel reality del presidente del consiglio su italia1, il reality di lui presidente del consiglio, telecamere 24h al giorno, lui che incontra putin, lui che sceglie le tipe, lui che discute gli ingaggi di calciatori e presentatori, adesso sarebbe tutto già visto, inutile come arma.
Come diceva Paperino, quando non puoi frenare accelera, cercando di frenare invece ora la slavina lo trascinerà a valle.
Per cui, tra 50 anni, noi saremo anziani intervistati in quei documentari tipo quelli che vanno sui rai3 al mattino sulla ww2, doppiati, in cui raccontiamo come fosse normale quello che allora sembrerà incredibile, diremo che eseguivamo gli ordini, mentre intanto saranno usciti i filmati a colori di Berlusconi nel Berghof arcoriano con le olgettine.
8) Intanto è evidente che come candidato premier alle prossime elezioni non è più possibile presentarlo. Il Pdl dovrà identificare un altro candidato che abbia una sua credibilità e riesca al tempo stesso a dare un segnale di (dis)continuità, tipo Ezio Greggio.
9) Se persino Berlusconi dice di stare attenti a Chiambretti, è evidente che il grande vecchio che tira le fila di tutto è il nano di Torino.
10) Il segno più tangibile dell'avvento di berlusconi in politica è la sostituzione dell'etica con la fica
2) invece terry de nicolò era considerata elegante.
Indubbiamente ha ragione, con la storia della bellezza e del mercato e del filettino di dodo è anche divertente, ha ragione ed è divertente come una portinaia che rilegge marx e wilde.
3) Quando vedo Zio Tibia Sallusti che dice che anche nel suo palazzo ci sono le escort e quindi forse anche in casa sua, e che però berlusconi fa tanto del bene mi viene in mente questa scena qui
4) Se Berlusconi andasse sulla Casilina a caricare con la macchina in fondo nessuno potrebbe dirgli niente.
5) Se Berlusconi avesse l'aids nessuno potrebbe dirgli niente.
6) Il tentativo di Berlusconi di proteggere Marrazzo poteva essere l'inizio di una bella amicizia tipo Bogart e Capitano Renault.
7) quello che stiamo vivendo è il periodo che va dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945.
analogamente a mussolini, berlusconi è stato vincente fino a quando è stato innovativo, il partito azienda ecc.
è crollato quando si è arroccato sulle sue posizioni, se al momento giusto (divorzio dalla moglie) avesse trasformato la sua vita nel reality del presidente del consiglio su italia1, il reality di lui presidente del consiglio, telecamere 24h al giorno, lui che incontra putin, lui che sceglie le tipe, lui che discute gli ingaggi di calciatori e presentatori, adesso sarebbe tutto già visto, inutile come arma.
Come diceva Paperino, quando non puoi frenare accelera, cercando di frenare invece ora la slavina lo trascinerà a valle.
Per cui, tra 50 anni, noi saremo anziani intervistati in quei documentari tipo quelli che vanno sui rai3 al mattino sulla ww2, doppiati, in cui raccontiamo come fosse normale quello che allora sembrerà incredibile, diremo che eseguivamo gli ordini, mentre intanto saranno usciti i filmati a colori di Berlusconi nel Berghof arcoriano con le olgettine.
8) Intanto è evidente che come candidato premier alle prossime elezioni non è più possibile presentarlo. Il Pdl dovrà identificare un altro candidato che abbia una sua credibilità e riesca al tempo stesso a dare un segnale di (dis)continuità, tipo Ezio Greggio.
9) Se persino Berlusconi dice di stare attenti a Chiambretti, è evidente che il grande vecchio che tira le fila di tutto è il nano di Torino.
10) Il segno più tangibile dell'avvento di berlusconi in politica è la sostituzione dell'etica con la fica
venerdì 16 settembre 2011
le 10 cose per cui non vale la pena vivere
1) Pagare le rate del mutuo
2) La spesa grande del sabato all'esselunga
3) I gol la domenica pomeriggio
4) Non rinunciare al proprio sogno
5) Ordinare un cappuccino a Berlino e finire a chiaccherare con il cameriere calabrese come te
6) La prima volta che hai letto il tuo nome sul cartellone del cantiere
7) Regalare un fiore alla tua ragazza facendo amicizia con il venditore di rose
8) Il tuo cane che ti aspetta sulla porta
9) Vivere in Veneto
10) Tuo nipote che gioca per sbaglio con la tua dentiera
11) Imboccare il viale del tramonto ballando il tango
2) La spesa grande del sabato all'esselunga
3) I gol la domenica pomeriggio
4) Non rinunciare al proprio sogno
5) Ordinare un cappuccino a Berlino e finire a chiaccherare con il cameriere calabrese come te
6) La prima volta che hai letto il tuo nome sul cartellone del cantiere
7) Regalare un fiore alla tua ragazza facendo amicizia con il venditore di rose
8) Il tuo cane che ti aspetta sulla porta
9) Vivere in Veneto
10) Tuo nipote che gioca per sbaglio con la tua dentiera
11) Imboccare il viale del tramonto ballando il tango
giovedì 15 settembre 2011
Asti, vietato somministrare cibo ai colombi
La problematica dell’eccessiva presenza dei colombi affiora frequentemente nelle zone del centro storico della nostra città creando inevitabili disagi a livello igenico-sanitario e di degrado urbano. La prima causa risiede nell’innaturale quantità di cibo a loro disposizione. Gli interventi più importanti, sono da ritenersi quelli mirati a limitarne la disponibilità.
L’amministrazione comunale di Asti ha previsto nell’ordinanza n.532 del 25 ottobre 2002, tuttora vigente, il divieto di alimentare i colombi in tutto il territorio di competenza.
Per richiamare l’attenzione della cittadinanza, l’Assessorato all’Ambiente sta predisponendo dei cartelli indicanti il divieto di somministrazione cibo ai piccioni da posizionare nelle piazze ove tale fenomeno è stato maggiormente avvertito con la chiara indicazione degli estremi dell’ordinanza e della sanzione prevista.
“Oltre la necessità di evitare la somministrazione di cibo ai colombi – afferma l’Assessore, Ornella Palladino - è opportuno che i cittadini siano informati sulle misure da adottare per contenere l’eccessiva presenza rendendo non accessibili sottotetti e anfratti degli edifici perché sono elementi che favoriscono l’eccessiva concentrazione dei volatili.”
L’ordinanza prevede che i proprietari, amministratori o chiunque abbia la disponibilità di uno o più edifici, provvedano alla pulizia e alla disinfestazione delle parti degli edifici interessati da eventuali sedimentazioni di escrementi di colombi, alla rimozione delle carcasse, dei nidi e delle uova ove esistenti; inoltre, prevede che siano tamponate le cavità, specie nei sottotetti, mediante opere in muratura e/o apposizione di reti ed eventuali dissuasori, comunque tutti sistemi incruenti.
Dichiara ancora l’Assessore Palladino:” Ancora una volta ci troviamo costretti a chiedere a tutti i cittadini di aiutarci. Comprendo che a volte non sia facile capire il perché di tante imposizioni, ma la città ha bisogno della collaborazione di tutti, e da subito mi sento in dovere di ringraziare chi metterà in atto quanto richiesto. Asti è la nostra città, non volerle bene è un po’ come fare del male a noi stessi”
Asti, vietato somministrare cibo ai colombi - Quotidiano online della provincia di Asti
mercoledì 14 settembre 2011
ristorantacci a roma
Pesce crudo e massaggi rilassanti, pettegolezzi e attività di relazione. Il cortocircuito fra politica, impresa e affari che emerge dal caso Tarantini come da altre inchieste e gossip di fine estate disegna anche una nuova geografia dei luoghi del potere romano. Una mappa aggiornata che comprende ristoranti, hotel, locali in cui si fanno cose, si vede gente, ci si incontra. Transatlantico e mondanità, establishment e sottopotere, gente che tiene famiglia e climbers arrembanti, Roma mescola tutto e poi mette seduti tutti intorno allo stesso tavolo.
Non è più il tempo del Tartarughino, il night simbolo della prima Repubblica, in cui furoreggiavano il liberale Renato Altissimo e il socialista Gianni De Michelis, oggi il tempio che mette insieme politica e show-biz è il ristorante di pesce in via Giulia Assunta Madre, il buen retiro di parlamentari, ministri, attori e celebrità dello spettacolo finito nei faldoni dell'inchiesta su Tarantini ma che resta una dependance culinaria sul Tevere di Hollywood in cui una sera puoi trovare Woody Allen, un' altra Robert De Niro, e un'altra ancora imbatterti in Elisabetta Canalis, insieme alle sue amiche, e in fuga da George Clooney.
Assunta Madre non è solo una passeggiata di divi ma anche la location di un discusso incontro di mezza estate quando grazie ai buoni uffici del proprietario Johnny, il finiano di stretta osservanza, Italo Bocchino si ritrova allo stesso tavolo di Sabina Began, meglio conosciuta come l'Ape regina per la sua vicinanza a Silvio Berlusconi. Scambio di numeri di telefono e vacanze insieme in Costiera amalfitana con tanto di foto prima che la storia finisca a carte bollate.
È sterminata la letteratura tra cibo e potere, già dai tempi della prima Repubblica quando la Democrazia cristiana organizzava cene conviviali e l'ex ministro Prandini chiamava a raccolta gli elettori in grandi tavolate al ristorante, mentre i socialisti si ritrovavano da Alfredo in piazza Augusto imperatore e Settimio al Pantheon era la base di Pinuccio Tatarella e di un nutrito gruppo di ex An che si ritrovavano a tavola con quello che fu definito il ministro dell'armonia per proseguire i dibattiti iniziati in Aula e discutere di scelte ed assetti futuri, trame che oggi possono essere allacciate anche davanti alle raffinate specialità del ristorante Gallura, nel cuore dei Parioli, teatro nella primavera del 2010 della festa di Giuseppe Lasco, ex finanziere poi diventato capo della sicurezza di Terna, in cui si ritrovarono politici, alti magistrati ed esponenti delle forze dell'ordine, finita nelle carte dei magistrati Henry John Woodcock e Francesco Curcio sulla presunta P4.
Se Fortunato al Pantheon mantiene la sua centralità simbolica e rimane uno dei posti preferiti, tra gli altri, dal leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, nella nuova topografia del potere, gli alberghi raccontano di incontri e di un rinnovato attivismo conviviale.
Dall'hotel De Russie, dietro piazza del Popolo, con bar, ristorante e centro benessere interno, sede di uno degli ultimi faccia a faccia prima della rottura tra Fini e Berlusconi fino al Majestic, di via Veneto, che esibisce come fiore all'occhiello l'arte culinaria dello chef siciliano Filippo La Mantia. Il suo celebre ristorante, al secondo piano, accoglie riunioni di corrente, pranzi di lavoro e feste di compleanno, come quella della giovane deputata Pdl, Michaela Biancofiore. Elegante e trasversale, piace non solo all'ex sindaco di Roma, Rutelli ma anche a molti ministri, da Brunetta a Romani fino al leghista Maroni.
Via Veneto è la strada preferita per le cene dei parlamentari del Carroccio che quando sono a Roma abbandonano ossi e altri sapori cadorini per le atmosfere minimal e il pesce crudo del ristorante Tuna. Se Denis Verdini, insieme ad altri parlamentari del Pdl, si muove fra la Bottega di Montecitorio, osteria-bistrot alle spalle del palazzo, e i ristoranti della Galleria Alberto Sordi dove i peones approfittano dei tavolini per ricevere i postulanti, il centrosinistra ha il suo Assunta Madre dietro al Campidoglio, al ristorante San Teodoro, sede dell'incontro, qualche tempo fa, fra Bersani e Vendola.
Cambia la politica, e cambiano anche i luoghi deputati all'incontro, agli accomodamenti, alle trattative, alle segrete manovre. «I salotti non esistono più - chiosa lo sceneggiatore Enrico Vanzina, che sulla Roma dei potenti ha scritto tanti e tanti film - o restano legati alla prima Repubblica. Oggi il vero potere a Roma resta nascosto. Chi conta davvero in città, non si fa mica vedere in giro».
Non è più il tempo del Tartarughino, il night simbolo della prima Repubblica, in cui furoreggiavano il liberale Renato Altissimo e il socialista Gianni De Michelis, oggi il tempio che mette insieme politica e show-biz è il ristorante di pesce in via Giulia Assunta Madre, il buen retiro di parlamentari, ministri, attori e celebrità dello spettacolo finito nei faldoni dell'inchiesta su Tarantini ma che resta una dependance culinaria sul Tevere di Hollywood in cui una sera puoi trovare Woody Allen, un' altra Robert De Niro, e un'altra ancora imbatterti in Elisabetta Canalis, insieme alle sue amiche, e in fuga da George Clooney.
Assunta Madre non è solo una passeggiata di divi ma anche la location di un discusso incontro di mezza estate quando grazie ai buoni uffici del proprietario Johnny, il finiano di stretta osservanza, Italo Bocchino si ritrova allo stesso tavolo di Sabina Began, meglio conosciuta come l'Ape regina per la sua vicinanza a Silvio Berlusconi. Scambio di numeri di telefono e vacanze insieme in Costiera amalfitana con tanto di foto prima che la storia finisca a carte bollate.
È sterminata la letteratura tra cibo e potere, già dai tempi della prima Repubblica quando la Democrazia cristiana organizzava cene conviviali e l'ex ministro Prandini chiamava a raccolta gli elettori in grandi tavolate al ristorante, mentre i socialisti si ritrovavano da Alfredo in piazza Augusto imperatore e Settimio al Pantheon era la base di Pinuccio Tatarella e di un nutrito gruppo di ex An che si ritrovavano a tavola con quello che fu definito il ministro dell'armonia per proseguire i dibattiti iniziati in Aula e discutere di scelte ed assetti futuri, trame che oggi possono essere allacciate anche davanti alle raffinate specialità del ristorante Gallura, nel cuore dei Parioli, teatro nella primavera del 2010 della festa di Giuseppe Lasco, ex finanziere poi diventato capo della sicurezza di Terna, in cui si ritrovarono politici, alti magistrati ed esponenti delle forze dell'ordine, finita nelle carte dei magistrati Henry John Woodcock e Francesco Curcio sulla presunta P4.
Se Fortunato al Pantheon mantiene la sua centralità simbolica e rimane uno dei posti preferiti, tra gli altri, dal leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, nella nuova topografia del potere, gli alberghi raccontano di incontri e di un rinnovato attivismo conviviale.
Dall'hotel De Russie, dietro piazza del Popolo, con bar, ristorante e centro benessere interno, sede di uno degli ultimi faccia a faccia prima della rottura tra Fini e Berlusconi fino al Majestic, di via Veneto, che esibisce come fiore all'occhiello l'arte culinaria dello chef siciliano Filippo La Mantia. Il suo celebre ristorante, al secondo piano, accoglie riunioni di corrente, pranzi di lavoro e feste di compleanno, come quella della giovane deputata Pdl, Michaela Biancofiore. Elegante e trasversale, piace non solo all'ex sindaco di Roma, Rutelli ma anche a molti ministri, da Brunetta a Romani fino al leghista Maroni.
Via Veneto è la strada preferita per le cene dei parlamentari del Carroccio che quando sono a Roma abbandonano ossi e altri sapori cadorini per le atmosfere minimal e il pesce crudo del ristorante Tuna. Se Denis Verdini, insieme ad altri parlamentari del Pdl, si muove fra la Bottega di Montecitorio, osteria-bistrot alle spalle del palazzo, e i ristoranti della Galleria Alberto Sordi dove i peones approfittano dei tavolini per ricevere i postulanti, il centrosinistra ha il suo Assunta Madre dietro al Campidoglio, al ristorante San Teodoro, sede dell'incontro, qualche tempo fa, fra Bersani e Vendola.
Cambia la politica, e cambiano anche i luoghi deputati all'incontro, agli accomodamenti, alle trattative, alle segrete manovre. «I salotti non esistono più - chiosa lo sceneggiatore Enrico Vanzina, che sulla Roma dei potenti ha scritto tanti e tanti film - o restano legati alla prima Repubblica. Oggi il vero potere a Roma resta nascosto. Chi conta davvero in città, non si fa mica vedere in giro».
lunedì 12 settembre 2011
domenica 11 settembre 2011
sabato 10 settembre 2011
giovedì 8 settembre 2011
la mostra del cinema di venezia secondo marco giusti
Ottavo giorno di Mostra. Ormai non se ne puo' piu'. Anche le sale scoppiano. La proiezione del film "sorpresa" cinese, "Ren Shan Ren Hai" di Gu Xiaboai, e' stata funestata da una serie di colpi di fumo che hanno fatto uscire il pubblico di corsa.
Grande momento, si sono svegliate anche le due critiche ciccionissime che avevo di fianco, ma niente paura. I piu' sono andati a mangiare, gli altri sono rimasti amando il film, ma non capendo assolutamente il finale, che vedeva una resa di conti in miniera con tutti gli attori sporchi di carbone assolutamente irriconoscibili. Chi ha ucciso chi? Boh?
Subito dopo partiva la proiezione del film sulla fine del mondo di Abel Ferrara, "4:44 Last Day on Earth" con Willem Dafoe e Shanyn Leigh, donna di Ferrara, poco espressiva, ma gran sedere giustamente sempre inquadrato. Poverissimo, si svolge tutto nell'appartamento newyorkese dei due, con apparizioni di star del cinema di Ferrara che appaiono via Skype (c'e' anche Anita Pallenberg) e i blues di Francis Kuipers.
I fan di Ferrara si scatenano, in fondo il suo e' quasi sempre grande cinema, controllo totale del set e degli attori, delle riprese, del montaggio. Curato con i suoi collaboratori di sempre. Commovente, di una miseria totale per budget e cast, ma di una inventiva totale. Una cosa che non sempre si vede ai festival.
La mattina dopo tutti pronti alle 9 per il film di Cristina Comencini, "Quando la notte", tratto dal suo romanzo, interpretato da Claudia Pandolfi e Filippo Timi. Dopo quaranta minuti della Pandolfi in giro per le montagne piemontesi come da Film Commission Piemonte, ormai stremata dal pianto del suo figlioletto, pronta per una fiction sulla Franzoni e un'apparizione a Porta a Porta, l'entrata in scena di Filippo Timi come suo tenebroso padrone di casa e guida alpina, partivano i fischi della sala.
E purtroppo crescevano con lo scatenarsi della storia d'odio e amore fra i due, con battute non proprio riuscite. Alla fine sono partiti i fischi piu' clamorosi di tutta la Mostra. Diciamo che non e' un film riuscito. E, con tutta probabilita', non andava portato a Venezia, e ancor meno piazzato in concorso. Non c'e' solo la brutta figura, ma rischia di uccidere il talento di uno dei nostri miglior attori giovani, forse il migliore in assoluto, cioe' Filippo Timi, accolto malamente gia' in "Ruggine".
Ormai, quando il pubblico lo vede apparire con l'occhio a palla e il vocione tenebroso partono le risate. Urge che faccia subito un film comico, un horror demenziale, basta con ruoli da sadico o tenebroso da cinema d'autore. Salviamo il soldato Timi. Ovvio che domani, quando arrivera' "L'ultimo terrestre" di Gipi, piccolissmo film di fantascienza pisano, sgradevole, povero, ma lucido e ben costruito, si gridera' al piccolo capolavoro.
Intanto, sappiamo dai soffietti del "Corriere", Elisabetta Sgarbi si divide a Venezia fra le sue due professioni, regista la mattina ed editor la sera. Ha pure incontrato Cronenberg per metterlo tra i suoi autori Bompiani. Magari le puo' insegnare qualcosa.
Grande momento, si sono svegliate anche le due critiche ciccionissime che avevo di fianco, ma niente paura. I piu' sono andati a mangiare, gli altri sono rimasti amando il film, ma non capendo assolutamente il finale, che vedeva una resa di conti in miniera con tutti gli attori sporchi di carbone assolutamente irriconoscibili. Chi ha ucciso chi? Boh?
Subito dopo partiva la proiezione del film sulla fine del mondo di Abel Ferrara, "4:44 Last Day on Earth" con Willem Dafoe e Shanyn Leigh, donna di Ferrara, poco espressiva, ma gran sedere giustamente sempre inquadrato. Poverissimo, si svolge tutto nell'appartamento newyorkese dei due, con apparizioni di star del cinema di Ferrara che appaiono via Skype (c'e' anche Anita Pallenberg) e i blues di Francis Kuipers.
I fan di Ferrara si scatenano, in fondo il suo e' quasi sempre grande cinema, controllo totale del set e degli attori, delle riprese, del montaggio. Curato con i suoi collaboratori di sempre. Commovente, di una miseria totale per budget e cast, ma di una inventiva totale. Una cosa che non sempre si vede ai festival.
La mattina dopo tutti pronti alle 9 per il film di Cristina Comencini, "Quando la notte", tratto dal suo romanzo, interpretato da Claudia Pandolfi e Filippo Timi. Dopo quaranta minuti della Pandolfi in giro per le montagne piemontesi come da Film Commission Piemonte, ormai stremata dal pianto del suo figlioletto, pronta per una fiction sulla Franzoni e un'apparizione a Porta a Porta, l'entrata in scena di Filippo Timi come suo tenebroso padrone di casa e guida alpina, partivano i fischi della sala.
E purtroppo crescevano con lo scatenarsi della storia d'odio e amore fra i due, con battute non proprio riuscite. Alla fine sono partiti i fischi piu' clamorosi di tutta la Mostra. Diciamo che non e' un film riuscito. E, con tutta probabilita', non andava portato a Venezia, e ancor meno piazzato in concorso. Non c'e' solo la brutta figura, ma rischia di uccidere il talento di uno dei nostri miglior attori giovani, forse il migliore in assoluto, cioe' Filippo Timi, accolto malamente gia' in "Ruggine".
Ormai, quando il pubblico lo vede apparire con l'occhio a palla e il vocione tenebroso partono le risate. Urge che faccia subito un film comico, un horror demenziale, basta con ruoli da sadico o tenebroso da cinema d'autore. Salviamo il soldato Timi. Ovvio che domani, quando arrivera' "L'ultimo terrestre" di Gipi, piccolissmo film di fantascienza pisano, sgradevole, povero, ma lucido e ben costruito, si gridera' al piccolo capolavoro.
Intanto, sappiamo dai soffietti del "Corriere", Elisabetta Sgarbi si divide a Venezia fra le sue due professioni, regista la mattina ed editor la sera. Ha pure incontrato Cronenberg per metterlo tra i suoi autori Bompiani. Magari le puo' insegnare qualcosa.
martedì 6 settembre 2011
domenica 4 settembre 2011
sabato 3 settembre 2011
venerdì 2 settembre 2011
Berlusconi cerca di conquistare voti a sinistra. Il prossimo passo sarà dire che non ha la tv
Napoli, 1 set. (Adnkronos/Ign) - "Io, sono assolutamente tranquillo... A me possono dire che scopo, è l'unica cosa che possono dire di me... è chiaro? Quindi io... mi mettono le spie dove vogliono... Mi controllano le telefonate... Non me ne fotte niente... Io... Tra qualche mese me ne vado per i c... miei... Da un'altra parte e quindi vado via da questo paese di merda, di cui sono nauseato... Punto e basta". Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si sfoga al telefono con Walter Lavitola ricercato nell'ambito dell'inchiesta su una presunta estorsione posta in essere contro lo stesso Berlusconi, con Giampaolo Tarantini e la moglie Angela Devenuto arrestati oggi in base a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Amelia Primavera su richiesta dei pm della Procura di Napoli diretta dal procuratore Giovandomenico Lepore.
La telefonata tra Berlusconi e Lavitola è stata intercettata dai pm della Procura di Napoli il 13 luglio scorso. Lavitola si trova in Argentina mentre discorre al telefono con Berlusconi. A pagina 11 dell'ordinanza di custodia cautelare è riportato che "nel corso del colloquio intercorso tra Lavitola e Berlusconi è proprio quest'ultimo che contatta Lavitola sull'utenza panamense, facendosi introdurre nella conversazione da tale Alfredo".
Il gip Primavera sottolinea che: "la rilevanza della conversazione in esame discende dal fatto che la stessa attesta non solo quella speciale vicinanza in cui si discorreva ma anche la natura dei rapporti intrattenuti tra Berlusconi e Lavitola, rilevandosi quest'ultimo impegnato sostanzialmente quale attivo e riservato informatore su vicende giudiziarie che, benché riguardanti terzi, appaiono di specifico e rilevante interesse dello stesso Berlusconi".
Nel corso della conversazione telefonica tra il presidente del Consiglio e Lavitola "al di là del merito delle considerazioni che provengono da Lavitola -spiega Primavera- è soprattutto di procedimenti giudiziari che egli discorre riferendosi in particolare a quello condotto qui a Napoli sulla cosiddetta P4 nonché ad altri potenziali procedimenti riguardanti fatti accaduti a Bari e di cui Lavitola sembra avere notizie".
In riferimento alla telefonata con Lavitola intercettata, e in particolare alla frase con cui ha definito l'Italia 'paese di merda', Berlusconi in serata ha detto: "Sono qui e rimango qui per cambiare questo paese che ho definito in un certo modo".
"Ho visto delle intercettazioni... E sono qui proprio perché l'Italia non sia quel che è adesso", ha sottolineato Berlusconi da Parigi, spiegando di avere "dato una definizione di quelle che si danno a notte inoltrata". L'Italia è un Paese in cui anche "delle cose dette magari in un momento di rilassatezza o con il sorriso o per paradosso" vengono pubblicate sui giornali. "Questa è una cosa che veramente non esiste", ha concluso Berlusconi.
La telefonata tra Berlusconi e Lavitola è stata intercettata dai pm della Procura di Napoli il 13 luglio scorso. Lavitola si trova in Argentina mentre discorre al telefono con Berlusconi. A pagina 11 dell'ordinanza di custodia cautelare è riportato che "nel corso del colloquio intercorso tra Lavitola e Berlusconi è proprio quest'ultimo che contatta Lavitola sull'utenza panamense, facendosi introdurre nella conversazione da tale Alfredo".
Il gip Primavera sottolinea che: "la rilevanza della conversazione in esame discende dal fatto che la stessa attesta non solo quella speciale vicinanza in cui si discorreva ma anche la natura dei rapporti intrattenuti tra Berlusconi e Lavitola, rilevandosi quest'ultimo impegnato sostanzialmente quale attivo e riservato informatore su vicende giudiziarie che, benché riguardanti terzi, appaiono di specifico e rilevante interesse dello stesso Berlusconi".
Nel corso della conversazione telefonica tra il presidente del Consiglio e Lavitola "al di là del merito delle considerazioni che provengono da Lavitola -spiega Primavera- è soprattutto di procedimenti giudiziari che egli discorre riferendosi in particolare a quello condotto qui a Napoli sulla cosiddetta P4 nonché ad altri potenziali procedimenti riguardanti fatti accaduti a Bari e di cui Lavitola sembra avere notizie".
In riferimento alla telefonata con Lavitola intercettata, e in particolare alla frase con cui ha definito l'Italia 'paese di merda', Berlusconi in serata ha detto: "Sono qui e rimango qui per cambiare questo paese che ho definito in un certo modo".
"Ho visto delle intercettazioni... E sono qui proprio perché l'Italia non sia quel che è adesso", ha sottolineato Berlusconi da Parigi, spiegando di avere "dato una definizione di quelle che si danno a notte inoltrata". L'Italia è un Paese in cui anche "delle cose dette magari in un momento di rilassatezza o con il sorriso o per paradosso" vengono pubblicate sui giornali. "Questa è una cosa che veramente non esiste", ha concluso Berlusconi.
giù dal salumiere c'é un conto da saldare di 15.000 euro.
BARI - "Voi state avendo un tenore di vita troppo elevato per il reddito... e questi hanno sgamato tutto, che il lavoro è finito... che la cosa è così... hanno sgamato tutto". "Dì a Nicla di non andare con la borsa Cartier... di andare una volta in meno al ristorante". E' agitato Valter Lavitola mentre, la sera del 17 giugno 2011, parla al telefono con Gianpaolo Tarantini al quale detta la linea sul tenore di vita da tenere per non destare sospetti negli investigatori. Dall'altra parte del telefono c'é però un Gianpaolo Tarantini depresso, che dice di non avere i soldi per mangiare e che ha paura del futuro ("stò con le pezze al culo", "Stiamo senza soldi, un casino", confessa).
Lui e la moglie, Angela Devenuto (detta Ninni o Nicla), finiti oggi in carcere, sembrano vivere da tempo - annotano gli inquirenti - in "affanno economico". L'appannaggio mensile di 20.000 euro che - secondo l'accusa - Silvio Berlusconi versa ai coniugi (14mila euro al mese, oltre all'affitto della casa romana, le spese legali e quelle straordinarie) non sembra infatti sufficiente a far fronte alle uscite, anche perché - dice Gianpi al telefono - già dal salumiere c'é un conto da saldare di 15.000 euro.
La coppia preme quindi per il versamento dei 500mila euro promessi dal premier e lo fa attraverso il loro amico Valter Lavitola, direttore dell'Avanti, ora latitante anche se lui afferma di essere all'estero per lavoro, che mantiene i rapporti con il premier. Lavitola - secondo le indagini - ha consegnato ai Tarantini solo 100mila dei 500mila euro ottenuti e ha trattenuto la somma restante per sostenere proprie iniziative economiche. Il 9 luglio scorso Gianpi e Lavitola parlano al telefono del danaro che non arriva. Tarantini confessa di vivere con "50 euro contati al giorno", di avere l'auto a noleggio, mentre la moglie "la macchina non ce l'ha neppure". E sbotta: "Devo consentire a Nicla di andare a vendersi le borse? O di andare senza macchina?".
Più esplicita è invece la moglie di Tarantini che il 23 luglio parla con Lavitola (indicato negli atti come suo amante) sulla possibilità che il marito, stanco di aspettare il danaro promessogli, decida di non patteggiare la pena nel processo di Bari sulle escort mandate a Palazzo Grazioli e che scelga di andare a dibattimento. In questo modo - sottolinea - tutte le intercettazioni diventeranno pubbliche con un grave danno all'immagine del premier.
Dice Devenuto: "Noi non abbiamo più niente, quindi non abbiamo più niente da perdere, salvo il fatto di non avere i soldi la mattina per mangiare, lui (Berlusconi, ndr) invece ha da perdere tutto questo e dell'altro, o meglio ha da perdere di più lui di noi...". Ma è Gianpi il più preoccupato di tutti. "Valter - dice Tarantini a Lavitola - sai perché non dormo la notte? Perché io so che se domattina mi arrestano, mia moglie come deve mangiare? Tu muori, facciamo tutta una cosa contemporanea, tu muori, lui (Berlusconi, ndr) muore e a me mi arrestano, come mangiano, mia moglie, perché mia moglie..." Lavitola: "e va bé, facciamo le corna". Tarantini: "... a me mia moglie può anche morire di fame, non me ne frega un c..., ma le bambine come fanno!".
Lui e la moglie, Angela Devenuto (detta Ninni o Nicla), finiti oggi in carcere, sembrano vivere da tempo - annotano gli inquirenti - in "affanno economico". L'appannaggio mensile di 20.000 euro che - secondo l'accusa - Silvio Berlusconi versa ai coniugi (14mila euro al mese, oltre all'affitto della casa romana, le spese legali e quelle straordinarie) non sembra infatti sufficiente a far fronte alle uscite, anche perché - dice Gianpi al telefono - già dal salumiere c'é un conto da saldare di 15.000 euro.
La coppia preme quindi per il versamento dei 500mila euro promessi dal premier e lo fa attraverso il loro amico Valter Lavitola, direttore dell'Avanti, ora latitante anche se lui afferma di essere all'estero per lavoro, che mantiene i rapporti con il premier. Lavitola - secondo le indagini - ha consegnato ai Tarantini solo 100mila dei 500mila euro ottenuti e ha trattenuto la somma restante per sostenere proprie iniziative economiche. Il 9 luglio scorso Gianpi e Lavitola parlano al telefono del danaro che non arriva. Tarantini confessa di vivere con "50 euro contati al giorno", di avere l'auto a noleggio, mentre la moglie "la macchina non ce l'ha neppure". E sbotta: "Devo consentire a Nicla di andare a vendersi le borse? O di andare senza macchina?".
Più esplicita è invece la moglie di Tarantini che il 23 luglio parla con Lavitola (indicato negli atti come suo amante) sulla possibilità che il marito, stanco di aspettare il danaro promessogli, decida di non patteggiare la pena nel processo di Bari sulle escort mandate a Palazzo Grazioli e che scelga di andare a dibattimento. In questo modo - sottolinea - tutte le intercettazioni diventeranno pubbliche con un grave danno all'immagine del premier.
Dice Devenuto: "Noi non abbiamo più niente, quindi non abbiamo più niente da perdere, salvo il fatto di non avere i soldi la mattina per mangiare, lui (Berlusconi, ndr) invece ha da perdere tutto questo e dell'altro, o meglio ha da perdere di più lui di noi...". Ma è Gianpi il più preoccupato di tutti. "Valter - dice Tarantini a Lavitola - sai perché non dormo la notte? Perché io so che se domattina mi arrestano, mia moglie come deve mangiare? Tu muori, facciamo tutta una cosa contemporanea, tu muori, lui (Berlusconi, ndr) muore e a me mi arrestano, come mangiano, mia moglie, perché mia moglie..." Lavitola: "e va bé, facciamo le corna". Tarantini: "... a me mia moglie può anche morire di fame, non me ne frega un c..., ma le bambine come fanno!".
giovedì 1 settembre 2011
italia 0-10
la gente in coda o sull'autobus che si innamora di qualcuno sconosciuto
fono folo ftasera fenza di te
chiamare il pesce rosso sushi
recensire il pesce non fresco di un sushi bar aperto recentemente come il topless di una signora di mezza età
ristoranti sushi che chiudono e vengono riadattati in pizzerie
ristoranti messicani che chiudono e vengono riadattati in slow food che fanno l'hamburger con la carne di fassone nostrano
andare al mac donald's con l'ibook a fare i conti per far credere di essere creativi anche se si è contabili
progettare di fottere la fidanzata a quelli che su fb mettono solo foto di profilo in coppia
presentarsi non [nome][cognome], ma [nome]["del gf"][numero a caso]
35enni che non si vergognano + di andare in vacanza a ibiza
Tizie grasse e/o brutte che si danno al burlesque
30enni che si iscrivono a latino-americano
35enni che si iscrivono a tango
40enni che si iscrivono alla danza del ventre
30enni maschi che si iscrivono a tutti i corsi sopracitati - danza del ventre + quello di mediatore civile
fono folo ftasera fenza di te
chiamare il pesce rosso sushi
recensire il pesce non fresco di un sushi bar aperto recentemente come il topless di una signora di mezza età
ristoranti sushi che chiudono e vengono riadattati in pizzerie
ristoranti messicani che chiudono e vengono riadattati in slow food che fanno l'hamburger con la carne di fassone nostrano
andare al mac donald's con l'ibook a fare i conti per far credere di essere creativi anche se si è contabili
progettare di fottere la fidanzata a quelli che su fb mettono solo foto di profilo in coppia
presentarsi non [nome][cognome], ma [nome]["del gf"][numero a caso]
35enni che non si vergognano + di andare in vacanza a ibiza
Tizie grasse e/o brutte che si danno al burlesque
30enni che si iscrivono a latino-americano
35enni che si iscrivono a tango
40enni che si iscrivono alla danza del ventre
30enni maschi che si iscrivono a tutti i corsi sopracitati - danza del ventre + quello di mediatore civile
Ciao Vasco
E allora dai che prendiamo il volo, cantava. Questa volta, a volare in cielo è stato lui. Il Blasco. Un mito per tutti, che ha messo d’accordo quattro generazioni, che da trent’anni ci emoziona, diverte, e che ci ha unito sotto un’unica grande bandiera: quella del rock, delle emozioni da urlare forte al cielo sotto una pioggia di stelle. Ma oggi anche le stelle piangono l’astro più luminoso del firmamento. E chissà le donne del Vasco, oggi magari sposate e con figli, cosa diranno. Forse anche un pezzo di loro è volato su nel cielo con Vasco. Cosa diranno Sally, Gabry, Susanna, Jenny, Laura? Cosa dirà Toffee? Come potrà lenire il suo dolore Giulia? Forse non potrà come non potremo noi, oggi che una parte di noi non c’è più.La più strabordante, caotica. La nostra vita spericolata è scomparsa e da oggi torna ordinaria, grigia, vuota. Forse L’alba non sarà mai più chiara.La sua vita spericolata, esagerata, il suo equilibrio sopra la follia, oggi non c’è più. Ciao Vasco, con te se ne va un pezzo fondamentale di storia della musica italiana. E quando il cielo sarà buio e scuro forse potremo riuscire a distinguere una stella, luminosa come mai. Noi sapremo che sei tu, Vasco, e a quella stella rivolgeremo un ultimo, accorato “eeeh…!”, e ai nostri figli, lo racconteremo noi.
Ciao Vasco, te ne sei andato al momento giusto, così non paghi la super-tassa sui ricchi. Non vedo l’ora di vedere il servizio in rima baciata di Mollica al TG1, gli speciali di “Matrix” e di “Porta a Porta”, i memorial tour dove Jovanotti e Giuliano Palma storpieranno le tue canzoni (già brutte di per sé), “Vita spericolata” interpreta da Pupo ed Emanuele Filiberto ai “Migliori Anni” di Carlo Conti. Ma soprattutto, il cd del tuo best in offerta tra un anno ad euro 9,90 nel cestone offerte della Fnac.
ildeboscio
Ciao Vasco, te ne sei andato al momento giusto, così non paghi la super-tassa sui ricchi. Non vedo l’ora di vedere il servizio in rima baciata di Mollica al TG1, gli speciali di “Matrix” e di “Porta a Porta”, i memorial tour dove Jovanotti e Giuliano Palma storpieranno le tue canzoni (già brutte di per sé), “Vita spericolata” interpreta da Pupo ed Emanuele Filiberto ai “Migliori Anni” di Carlo Conti. Ma soprattutto, il cd del tuo best in offerta tra un anno ad euro 9,90 nel cestone offerte della Fnac.
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