giovedì 22 novembre 2012

il vecchio puttaniere moralista

Nel momento in cui uno dice Cuba, è chiaro che sta pensando alle troie. Il semplice dire Cu, non a caso, o vuol dire Cuba o vuol dire culo, e vuol dire sempre troie. Se uno dice Cu, nessuno pensa al Cuore. Se uno dice Cuba, nessuno pensa all'havana, ai sigari, alle macchine vecchie, al sistema sanitario, al comunismo, a juantorena, al massimo si pensa alla baia dei porci, perché a cuba ci sono le troie. A Cuba, tutto passa di lì. Tutte le persone che ho conosciuto a Cuba passavano di lì:
 - un vecchio puttaniere moralista di 75 anni che ci provava con tutte le cameriere e che mi aveva confidato facesse il bagno nudo con sua figlia; 
- un italiano con una lista nel portafoglio con i nomi di tutte le tipe che si era scopato. ci aveva tenuto a farmi sapere che alcune di esse anche più di una volta;
 - un canadese di 35 anni che ci ha chiesto, guardando miss italia, se potevamo uscire dalla stanza perchè si sarebbe sparato una sega; 
- un terrone che sarebbe andato alla bocconi e continuava a parlare della bocconi; 
- un canadese che dopo essersi scopato una negra prostituta sugli scogli ci ha confessato di avere una disfunzione sessuale che gli impediva di avere orgasmi durante l'amplesso, tanto che dopo essersela scopata doveva farsi una sega per venire; 
- un vecchio milanese che, mentre con la moglie mi ha dato del bravo ragazzo perchè gli avevo detto che tutte le tipe erano prostitute e non ci sarei andato, la sera stessa, mentre la moglie era al buffet ci si è avvicinato e mi ha chiesto se gli contrattavo una prostituta, sapendo io parlare la lingua. 
E' stato un lungo braccio di ferro la sera dopo, lui ribassista sul prezzo, la puttana che non accettava compromessi se non sulle prestazioni. A fine serata il vecchio spossato accetta qualche euro in più, si fa fare un bocchino dietro una siepe e la prostituta, in segno di disprezzo, prima di farglielo gli pianta una pisciata di fronte agli occhi, alzandosi la gonna; - un milanese stile gialappas che si è innamorato di una prostituta e al ritorno in aereo diceva che se la sarebbe sposata. A quel punto uno si chiede, come sia possibile andare con le troie dei paesi del terzo mondo che ti si appendono al braccio per strada. Al che il vecchio puttaniere moralista, che era stato anche comunista, mi ha spiegato che quello che devi pensare in questi casi è che andando a puttane tu alimenti l'economia, gli permetti di continuare a vivere. Poi non è che puoi regalare loro i soldi, quello sarebbe umiliarle, allora le devi scopare. Così l'ultima sera vedo una ragazza bellissima, l'unica con cui valga la pena andare, alta, delicata. Non avendo più soldi le chiedo di scopare in cambio di una macchina fotografica, lei mi allontana e mi accorgo che non era una prostituta ma una spagnola lì con i genitori.

A.

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