C’è un momento in cui abbandoni il sogno.
Claudio Bisio poteva diventare terrorista, poteva diventare
un artista, e poi a un certo punto si è
messo a fare il comico e ha scritto un libro intitolato quella vacca di Nonna
Papera.
C’è un grado zero di ogni cosa.
Puoi essere un impiegato, e fare al meglio il tuo lavoro,
essendo giusto, essendo anche interessante, oppure puoi essere un ruffiano,
puoi essere uno che prende il caffè e fa le battute scontate alle impiegate,
chiede come vanno le partite, parla delle sigle televisive dei cartoni animati
di quando si era bambini, o parla dei giocattoli che hanno adesso i figli delle impiegate.
Ci sono lavori che sono difficili perché tutti in fondo li
fanno, non ci sono barriere all’entrata: Del Piero è in concorrenza con tutti
gli ingegneri che il giovedì giocano a calcetto, ma Del Piero non può andare a
firmare un progetto.
Per i comici questo problema è addirittura amplificato,
perché tutti possiamo scherzare e fare una bella battuta, però quando un comico
fa una battuta da disprezzare anche a prendere il caffè con i colleghi, quello
è il grado zero.
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