Non ho mai avuto molta simpatia per le istituzioni monarchiche che non mi prevedano come principe ereditario, ma in particolare non mi sono mai piaciuti i Savoia, che amano tanto l'Italia ma vivono a Ginevra, che si prendono a cazzotti tra loro ai matrimoni reali.
Ma soprattutto ho sempre trovato indecoroso lo stato in cui avevano lasciato cadere le case di Umberto II a Cascais.
Umberto II, dopo la proclamazione della Repubblica nel giugno del 1946, partì per l'esilio in Portogallo, che aveva già ospitato Carlo Alberto nel 1849 dopo la sconfitta di Novara.
Arrivato in Portogallo, fu ospitato dalla marchesa piemontese Olga de Cadaval in una villetta di Colares, per poi passare il mese successivo in una villa a Cascais offertagli dal conte di Montereal.
In quella villa, la prima Villa Italia, Umberto II visse per una decina di anni, in attesa di completare la costruzione di un'altra villa a fianco, che diventò la definitiva Villa Italia.
Pur essendo vicinissima al centro di Cascais, Villa Italia si protendeva come una semi-penisola nell'oceano, e mi ha sempre dato un senso di assoluta disperazione, come arrivati alla fine di tutto.
Dopo che Umberto II morì, nel 1983, entrambe le ville furono abbandonate alla rovina, fino ad essere vendute a un imprenditore giapponese che quest'anno ha iniziato i lavori per costruirci un hotel e un residence.
Sono stati buttati giù tutti i muri e sono state mantenute solo le due facciate, come simulacro del re italiano che ha vissuto qui, nell'Avenida Rei Humberto II de Itália.
15 commenti:
imprenditori ed ingegneri. non se ne uccideranno mai abbastanza.
che amarezza.
bah...particolare come cosa!
E finalmente il caso di scrivere, dopo averlo scribacchiato a lungo, il più delle volte a sproposito: SIC TRANSIT GLORIA MUNDI
dvd
VERGOGNA, GLI EREDI DI CASA SAVOIA DOVREBBERO FERMARSI A RIFLETTERE!!! VIVA L'ITALIA!!! VIVA IL SUO RE!!!
non sò molto dello stato di conservazione della residenza di re Umberto... ma i soldi si possono impiegare per recuperare la storia e non per cancellarla... il Giappone dovrebbe dare esempio....
i soldi in ogni caso non appanneranno mai la bellezza del ricordo...
Andreo
...Savoia signori miei semplicemente dei Savoia...
Sono stato a Cascais un pomeriggio piovoso di agosto del 2004. Sceso dall'auto davanti a Villa Italia ho varcato il cancello laterale dell'edificio ormai disabitato e ho incontrato un "custode" portoghese di colore che viveva con la moglie e poche galline in quella che era stata l'ultima residenza di S.M. Umberto. Anche non parlando nè inglese, nè, tantomeno, italiano, l'uomo mi ha fatto cenno di seguirlo e mi ha fatto fare una "visita guidata" all'interno. Non rimaneva altro che ambienti vuoti, resti di carta da parati, uno scalone in legno, le maniglie con la croce di Savoia, i bagni fracassati, le finestre sull'oceano.
E' stata un'esperienza mista di curiosità, emozione e tristezza.
Non ho potuto non pensare all'ultimo gentiluomo di una famiglia in caduta libera e a tutti quei poveretti che hanno dato la vita al grido di "Avanti Savoia!"
i giapponesi molto legati al loro imperatore ancora una volta hanno dimostrato di volersi impadronire dei vasori di altri popoli distruggendo quello che era l'ultimo baluardo storico d'Italia purtroppo snobbato da casa Savoia e Aosta
stasera, leggendo le interviste di re Umberto, provo una tristezza infinita. Credo che lui però non avrebbe sofferto per la distruzione della casa. Credo che, da sovrano, avrebbe capito qual è la vera essenza del destino...anche delle cose.
Prima di giudicare bisogna conoscere i fatti. Posso dire di avere incontrato Sua Maestà a Cascais, posso dire di sapere il dolore profondo che univa il Re ed il figlio Vittorio Emanuele che ha trascorso quasi tutta la vita lontano dalla sua Patria. Una casa costruita per un esilio non può che essere odiata da chi l'esilio lo ha subito per quasi sessant'anni. Meglio che i ricordi vengano conservati nell'anima e che divengano fatti per il bene di tutti gli italiani nel segno dei Valori che Casa Savoia nel bene e nel male ha sempre incarnato e portato sopra ogni cosa. W l'Italia prima di tutto, così come disse sempre Re Umberto II. Il Re di tutti gli italiani.
Onore è gloria a Umberto II Re d'Italia.Il secondo Re galantuomo.Zyvago
NATALE 2003: PRIMO VIAGGIO IN PORTOGALLO E PRIMA VISITA A CASCAIS DAVANTI A VILLA ITALIA: CHE EMOZIONE! INCANTATA HO RIPERCORSO CON I RICORDI DEI RACCONTI DEI MIEI GENITORI E NONNI (SONO NATA NEL '48) LA STORIA RECENTE DEL NOSTRO PAESE.E QUANTE FOTOGRAFIE PER IMMORTALARE QUEL LUOGO TANTO IMMAGINATO!
NATALE 2004: NON POTEVO NON VISITARE DI NUOVO VILLA ITALIA (OLOTRETUTTO SI AFFACCIA...VA SULL'OCEANO DAI TRAMONTI INCANTEVOLI): CHE DELUSIONE! CHE AMAREZZA! CHE TRISTEZZA! VILLA ITALIA NON C'ERA PIU'. ERA RIMASTA SOLO LA FACCIATA DI QUELLA BELLA VILLA.PUR DIROCCATA E ABBANDONATA, CON UN INTELIGENTE RESTAURO CONSERVATIVO POTEVA DIVENTARE ANCHE UN BELLISSIMO ALBERGO DI GRAN LUSSO.
HO DISPREZZATO CON TUTTA ME STESSA GLI ESOSI EREDI SAVOIA.
NATALE 2005: NUOVA VISITA A VILLA ITALIA, MA DI VILLA ITALIA NEMMENO L'IDEA E ANCHE LA FACCIATA E' STATA COMPLETAMENTE MODIFICATA: CHE RABBIA E ANCORA DISPREZZO CONTRO TUTTI SAVOIA! DOPO AVERE VISTO "L'ECO MOSTRO" CHE SONO RIUSCITI A COSTRUIRE I GIAPPONESI SULLE MACERIE DELLA NOSTRA STORIA NON MI HANNO AFFATTO SORPRESO GLI ULTIMI EVENTI RIGUARDANTI I DISCENDENTI DELLA NOSTRA EX MONARCHIA. CHI DISTRUGGE SI DISTRUGGE.
VIVA LA REPUBBLICA! E TORNINO TUTTI IN ESILIO, MA QUESTA VOLTA SU UN'ISOLA SPERDUTA E DISABITATA SPERANDO CHE NON FACCIANO DANNI PURE LI'.
Sono Anna 48.
Il 31 agosto 2006 sono ritornata a Lisbona insieme alla mia famiglia.
Siamo innamorati di questa città e del paese tutto.
Visita d'obbligo a Cascais e naturalmente una sbirciata all'ormai ex Villa Italia.
Lavori quasi ultimati.
La facciata completamente modificata (e non restaurata!)che vuole scimmiottare quel gusto retrò tipico di un'epoca di buon gusto e classicità.
Sapete a cosa l'ho paragonata?
Alle automobili giapponesi che vogliono imitare le vecchie glorie di rango della produzione italiana. L'unico modo, per loro,
di conquistare il mercato europeo.
Ma ilnuovo complesso affacciato
sull'Atlantico non riesce proprio a conquistarmi!
Che tristezza!
Anna 48
Pecato che lo stato italiano non abbia voluto dare il suo contributo per mantenere quella villa e dare vita a una storia cosi bella. sono portoghesa e vivo in italia..pensavo sinceramente che questa villa gosse diventata un museo...che rabbia che tristezza...
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