venerdì 16 gennaio 2004

Gangster Story

Dopo aver visto ieri sera C'era una volta in America, ho deciso di scrivere anch'io una gangster story.
Chicago, 1929.
Il vicolo è squallido, sul retro di un bar: i vetri della finestrata sono luridi, e opachi, volutamente opachi, a rispettare la privacy degli uomini eleganti che in quella stanza stanno parlando...
- ...il poliziotto lo solleva da terra, crivellato di colpi, gli chiede, "chi ti ha sparato?" e quello "...nessuno".
Tutti iniziano a ridere, fragorosamente.
- Beh, ora basta ridere.
Tutti smettono di ridere. Cruddle smette per ultimo, e tutti lo osservano.
- Questo mese è stato un buon mese. Qui c'è quello che vi spetta, più un regalo mio personale.
Dopo aver preso la busta, si salutano con un cenno ed escono dalla stanza.
- Hai notato che Duddle da un po' di tempo esce sempre per primo?
- Come avesse paura di rimanere qui un secondo di più.
- Come ci avesse venduti a Puddle.
- Vuoi che ci pensi io?
- Sì.
Muddle esce dalla stanza, è in strada. Si avvicina a un telefono, alza il ricevitore:
- Mi ha chiesto di far fuori Duddle.
- Lo so. E cosa vuoi fare?
-Tappiamo la bocca a Suddle, prima che Buddle sappia.
Muddle esce dalla cabina, si guarda intorno. Si allontana. Si volta pi� volte. Quando ormai non può più vederlo, appare Tuddle, che entra nella cabina, alza il ricevitore:
- E' Muddle.
- Suddle?
- Si, Suddle.
- Se arriva a Suddle, Nuddle scatenerà l'inferno.
- Vuoi che lo faccia fuori?
- Sì, non abbiamo scelta.
Ruddle posa il ricevitore. Nella stanza ci sono Guddle e Wuddle.
- Era Tuddle. L'ho messo sulla pista di Muddle.
- E cosa vuoi in cambio?
- Che mi liberiate di Huddle, poi io saprò come sdebitarmi.
Guddle e Wuddle escono dalla stanza.
- Lascia perdere Huddle, adesso � Ruddle che ci interessa. Fallo fuori.
Si sentono degli spari. Un uomo scappa, ne si intravede solo l'ombra.
Luddle, solleva il corpo da terra, è Cruddle:
- Chi ti ha sparato?
- ...nessuno.

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