Come tutti ricorderete, sia Giannino che Crosetto hanno millantato lauree inesistenti. Giannino, poi, ci ha anche perso la faccia, e con essa la possibilità di portare in parlamento le sue truppe cammellate di dandy neoliberal, con annesse lauree finte, giacche finte e barbe finte con l'elastico. Un vero peccato. Grillo invece, che scemo non è, ha sempre rivendicato con orgoglio il suo analfabetismo e proprio su quello ha costruito la sua fortuna politica (ignorance is strenght diceva Orwell), arrivando anche a proporre l'abolizione del valore legale del titolo di studio. Posizione particolarmente vincente in un Paese in cui pochissimi si laureano, e quei pochi sono anche visti come stronzetti aspirational da far lavorare gratis in un call center ammuffito, così imparano a credersi più intelligenti di noi. È la questione attualissima del cognitariato, di cui ci siamo occupati nella prima delle nostre lucide analisi. Per gli elettori del Movimento 5 Stelle, insomma, sarebbe stato semmai uno scandalo scoprire che Grillo una laurea ce l'aveva.
Adesso però scopriamo che anche la grillina Marta Grande ha mentito sul titolo di studio, spacciando per laurea il suo Bachelor of Arts, un semplice diploma universitario di primo grado che si ottiene negli USA al termine di un corso biennale e non ha valore legale in Italia. Ebbene, se perfino un'esponente di punta di un movimento che ha fatto dell'illiteracy la sua (vincente) bandiera politica non ha resistito alla tentazione di inventarsi una laurea, forse la nostra analisi non era del tutto corretta, e allora dovremmo fare un po' di autocritica. Forse, nonostante tutto, in Italia la laurea ha ancora un certo appeal (proprio perché quella vera la prendono in pochi). Forse, nella percezione comune, i laureati non sono così sfigati come pensavamo, e li fanno lavorare gratis proprio perché il denaro, che come tutti sanno è lo sterco del demonio, non si addice agli optimates. Forse, tutto sommato, l'Italia è un Paese un po' migliore di come ce l'eravamo immaginato.
3 commenti:
Al contrario, il titolo di laurea è talmente svilito e privo di significato, che si ritiene che anche una miserabile pecora non faccia fatica alcuna a garantirselo. Tanto vale attribuirselo a caso, visto che a nulla serve.
io di Analisi lucide ne ho fatte poche, in compenso di analisi I e analisi II ho dei gran brutti ricordi
Anonimo se avessi fatto I. Elettronica facevi anche analisi III non ti lamentare
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