In autunno Bach si fece concedere un permesso di quattro settimane (diventate poi quattro mesi) e si recò a piedi a Lubecca, distante 400 chilometri, per conoscere personalmente Dietrich Buxtehude. Bach si rese subito conto che le sfarzose rappresentazioni musicali di Buxtehude, di cui si parlava in tutta la Germania, dal vivo superavano di gran lunga l'immaginazione: per il Castrum Doloris in morte di Leopoldo I ed il Templum Honoris in onore del nuovo sovrano, Giuseppe I, Buxtehude utilizzò quaranta musicisti, disposti su quattro pedane, a formare un'orchestra di qualità eccezionale.
A quell'epoca l'anziano Buxtehude meditava di ritirarsi e da due anni stava cercando un suo successore alla carica di organista della Marienkirche. Buxtehude, però, aveva posto come clausola che chi avesse voluto essere suo successore avrebbe dovuto sposare Anna Margaretha, sua figlia poco avvenente. Georg Friedrich Händel e Johann Mattheson, che si erano recati a Lubecca nel 1703, avevano ricevuto la stessa offerta, ma, dopo aver visto la figlia di Buxtehude, avevano rifiutato ed erano ripartiti il giorno successivo. Anche Bach rifiutò.
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