comunque, nel libro "Outliers" si fa notare come alcuni periodi storici abbiano effettivamente portato a un grande numero di storie del tipo "dalle stalle alle stelle", e che a veder bene erano tutti periodi di crescita demografica successiva a un periodo di restringimento demografico (guerre, carestie, ecc.)
le varie ragioni vanno dalle piu' ovvie alle piu' sottili.
la generazione di mio padre e' quella di chi era bambino durante la guerra, e ha avuto l'opportunita' quindi di surfare la ricostruzione, mentre intanto il baby-boom post-bellico creava la necessita' di fornire servizi alla gran massa di nuovi arrivati. per fare un esempio: lui, poverissimo e appartenente alla prima generazione della mia famiglia con un titolo di studio superiore alla seconda elementare, si e' iscritto all'universita' quando c'era un rapporto professori/studenti molto basso (quindi qualita' alta), ed e' stato reclutato come professore quando invece il numero di studenti esplodeva ed occorreva urgentemente reclutare chi gli facesse lezioni.
poi come abbiamo gia' discusso altre volte contrarre collettivamente debiti che la prossima generazione avrebbe pagato aveva perfettamente senso, dato che la generazione successiva era appunto molto piu' larga. quindi quella generazione non e' che sia stata cattiva, ha solo fatto la cosa migliore per se', e non si e' posta problemi etici perche' non aveva previsto che il sistema di riferimento in cui cresceva fosse un'anomalia storica.
Malcom Gladwell, Outliers: The Story of Success
Nessun commento:
Posta un commento