Il fascino seduttivo, quando lo è, della vittoria, impresa, conquista, sta proprio nella sublimazione del confine tra involontarietà e velleitarietà, spropositato conato al meglio, accettazione passiva dell’evento e ricerca affannosamente propositiva dell’affermazione.
Quando le due cose si fondono, fluidificano fino ad essere indistinguibili, la vittoria diviene fascinosa (in sé) e affascinante (per sé).
Sushi&Champagne
1 commento:
Mh. Assimilo ed elaboro.
Saluti E.
Sgru
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