Chiariamoci subito: stiamo parlando del miglior ristorante di Torino, e non stiamo parlando di un ristorante di sushi.
Il menu è ardito senza mai eccedere: dalla classica tartare di tonno con crema di sesamo bianco ed erba cipollina alle vertiginose cozze croccanti con maionese piccante e schiuma di birra, alla notevolissima rivisitazione della tartare di fassone con uova di quaglia, il riso verde al vapore con gamberi con la piacevole salsa Dou Bang Jian, i sostanziosi gnocchetti di taro con brodo di galletto, il molto coreografico ma forse poco saporito giardino zen di pescatrice con toffee di miso e arancia, i dolci equilibratissimi e coreografici, dalla tarte tatin semifreddo alla sacher con cioccolato fondente, arancia e gelato di soia, per finire con una piccola pasticceria in cui spiccano i macarons e la lista dei caffè.
Il servizio in sala impeccabile, pure troppo, con alcune divertenti invenzioni quali i dosatori dell'olio.
L'unica cosa che ancora manca è un locale adeguato alla grandezza della cucina, in quello che per creatività è il degno erede del combal.zero.
Voto: 9/10
Lo chef Takashi Kido è giapponese, ma dopo anni passati a Madrid, ha aperto a Torino un ristorante di cucina creativa chiamandolo, dal suo cognome, Kido-ism, e infatti la commistione di tagli giapponesi, gazpacho spagnoli, giardini zen, è unica.
Voto: 9/10
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