la sera dell'addio al nubilato di Maura non avevo comprato nulla per prepararmi cena a casa perché pensavo di andare a mangiare all'hawaiian party le pennette alla vodka di cui sono diventato addicted per il film di sorrentino, che poi è anche il menu che minaccio sempre a Maura:
sta di fatto che l'hawaiian party era solo ieri e quindi sono andato ai tre bicchieri a prendere un negroni, dove c'era un tipo che raccontava l'aneddoto definitivo di quando si prende l'ape con la gafi, che era: "praticamente mi telefona la coppia di filippini che tengo nella casa che ho a [località di mare] tutta spaventata perché [evento naturale] . loro in filippinia non avevano mai visto [evento naturale], [risata grassissima]."
e dunque io ero lì che dopo ennemila sabati non ero con Maura e bevevo il negroni.
il mio addio al celibato non era stato un momento di solitudine, perché era stato troppo il piacere di cenare con michele, riccardo, stefano, alberto, e vivere l'assenza di nico, perché appunto il discorso assenza / presenza è una cosa che poi voglio approfondire più avanti, insomma, al mio addio al celibato mi aveva fatto piacere essere con gli amici che stimo e quindi non era stato un momento di solitudine, l'ultimo momento di solitudine prima di vivere per sempre con una persona, ma forse l'addio a qualcosa dovrebbe essere un momento di solitudine.
Sta di fatto che mentre ero lì ai tre bicchieri sono passati due miei compagni di classe del liceo, che in qualunque altra occasione avrei chiamato e salutato e con cui avremmo scherzato insieme, ma ho fatto quella cosa che solo i piemontesi sanno fare, ovvero cambiare anche strada per semplicemente non salutare persone che anche avrebbero piacere di incontrare, un po' come fa Pessoa nella Tabaccheria quando incontra Esteves.
Quindi l'addio al nubilato di Maura è stato un po' il mio addio all'idea di vivere da solo, e mentre ci pensavo mi veniva la sensazione di quando, dopo sei anni che lavoravo, mi arrivò la comunicazione dall'Ordine degli Avvocati che ero decaduto dall'iscrizione all'Albo: la constatazione di qualcosa che era già avvenuto e di cui non mi interessava più, sempre quel discorso di assenza / presenza che abbiamo detto voglio sviluppare più avanti.
Quindi, praticamente, come avrebbe detto il tizio che prendeva l'ape ai tre bicchieri con le gafi, il giorno dell'addio al nubilato di Maura, mi sono reso conto che già da tempo era impensabile vivere senza Maura, e che ormai anche l'assenza di Maura è vissuta in funzione della sua presenza, che poi la differenza tra assenza e presenza è un po' la differenza tra innamoramento e amore che abbiamo detto voglio approfondire più avanti.
sta di fatto che l'hawaiian party era solo ieri e quindi sono andato ai tre bicchieri a prendere un negroni, dove c'era un tipo che raccontava l'aneddoto definitivo di quando si prende l'ape con la gafi, che era: "praticamente mi telefona la coppia di filippini che tengo nella casa che ho a [località di mare] tutta spaventata perché [evento naturale] . loro in filippinia non avevano mai visto [evento naturale], [risata grassissima]."
e dunque io ero lì che dopo ennemila sabati non ero con Maura e bevevo il negroni.
il mio addio al celibato non era stato un momento di solitudine, perché era stato troppo il piacere di cenare con michele, riccardo, stefano, alberto, e vivere l'assenza di nico, perché appunto il discorso assenza / presenza è una cosa che poi voglio approfondire più avanti, insomma, al mio addio al celibato mi aveva fatto piacere essere con gli amici che stimo e quindi non era stato un momento di solitudine, l'ultimo momento di solitudine prima di vivere per sempre con una persona, ma forse l'addio a qualcosa dovrebbe essere un momento di solitudine.
Sta di fatto che mentre ero lì ai tre bicchieri sono passati due miei compagni di classe del liceo, che in qualunque altra occasione avrei chiamato e salutato e con cui avremmo scherzato insieme, ma ho fatto quella cosa che solo i piemontesi sanno fare, ovvero cambiare anche strada per semplicemente non salutare persone che anche avrebbero piacere di incontrare, un po' come fa Pessoa nella Tabaccheria quando incontra Esteves.
Quindi l'addio al nubilato di Maura è stato un po' il mio addio all'idea di vivere da solo, e mentre ci pensavo mi veniva la sensazione di quando, dopo sei anni che lavoravo, mi arrivò la comunicazione dall'Ordine degli Avvocati che ero decaduto dall'iscrizione all'Albo: la constatazione di qualcosa che era già avvenuto e di cui non mi interessava più, sempre quel discorso di assenza / presenza che abbiamo detto voglio sviluppare più avanti.
Quindi, praticamente, come avrebbe detto il tizio che prendeva l'ape ai tre bicchieri con le gafi, il giorno dell'addio al nubilato di Maura, mi sono reso conto che già da tempo era impensabile vivere senza Maura, e che ormai anche l'assenza di Maura è vissuta in funzione della sua presenza, che poi la differenza tra assenza e presenza è un po' la differenza tra innamoramento e amore che abbiamo detto voglio approfondire più avanti.
2 commenti:
Questa è una delle cose più belle che hai scritto, e anche una delle più belle che ho letto, fino ad ora
Arnaudo
E tralaltro hai scientogy che ti spamma sul blog "know yourself, know life"
Perché google ads sente puzza di esistenzialismo
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