lunedì 6 settembre 2004

ildeboscio, parole povere

Esce il 7 settembre per Mondadori, il libro del Deboscio, Parole Povere - Breviario della banalità moderna, un nuovo Vangelo, non a caso a duemila anni di distanza dagli altri vangeli, che già costituirono un evento letterario epocale.

DEZERTO: Dalla prima volta che ho visto il vostro ildeboscio.com, ho riscoperto una gioia che pensavo ormai perduta: il piacere di leggere. Cosa conterrà il libro? Profili poveri, altro?

IL DEBOSCIO: Cito Gramsci:
"Nelle classi popolari esiste ugualmente la degenerazione libresca della vita, che non è solo data dai libri, ma anche da altri strumenti di diffusione della cultura e delle idee."
"Osservare il modo di scrivere di molti popolani: è ricalcato su un certo numero di frasi fatte" (quaderni dal carcere)
Non abbiamo fatto altro che seguire questa constatazione gramsciana e ricercare esempi di lessico neoproletario e piccolo borghese.
Parole Povere è un elenco di frasi fatte, stanche, sentite e risentite, da essere ormai lise.

DEZERTO: Perché l'hai/avete scritto (soldi? Essere famosi? Divulgare un'idea? Avere tra le mani un libro che merita di essere letto?)
IL DEBOSCIO: Per farci invitare in tv e fare le cose peggiori che si siano mai viste in tv.

DEZERTO: Chi vorreste che lo legga e chi temete che lo legga?
IL DEBOSCIO: Vorremmo che lo leggessero tutti. Non si rivolge a un pubblico particolare. Non temiamo che non venga capito, perchè è un fatto. Speriamo altresì che venga frainteso dal popolino.

DEZERTO: Tra 30 anni le cose che avete scritto saranno ancora valide?
IL DEBOSCIO: Paura di sì

E-BLOG: Grazie come sempre della vostra attenzione.
IL DEBOSCIO: Grazie della tua attenzione. il tuo interesse nei nostri confronti ci conforta.

Per concludere, mi sembra opportuno riportare questo frammento del sito, che spiega cos'è un povero e rappresenta la chiave di lettura per comprendere gli anni 00.

Se il termine “sindrome” significa “insieme di tratti”, allora la povertà è una sindrome, perlopiù ereditaria e decisamente contagiosa.
Il povero è quello che vive alla periferia delle cose, quello che ha sempre visto tutto da lontano. Qualsiasi fenomeno per lui, è distante.
E’ quello che davanti a cose un po’ più complesse del solito, si annoia.
Il povero è quello che non ha idee sue, che riesce a fare sua qualsiasi cosa (una macchina, una casa, dei mobili, una teoria...) senza però digerirla.
Il povero è uno che non conosce il disincanto. E’ uno che si entusiasma anche davanti a cose assolutamente ovvie e banali, a prodotti fatti male, costruiti da altri poveri.
Il povero è un provinciale, uno che ragiona in modo troppo schematico, vede tutti come burattini, e lui stesso è un pupazzetto.
Il povero è abituato a vedere le cose sui libri, talmente distanti da lui sia fisicamente, sia temporalmente, che non prende sul serio nulla di contemporaneo per paura di “sbagliare”.
Il povero è un individuo che la società ha voluto rimanesse bambino, e distante da certe cose.
La società non è in sé così cattiva, è assolutamente impersonale. E’ perlopiù il povero che spesso (per infiniti motivi) si esclude dagli eventi.
Il povero è quello che non si preoccupa di capire e disprezza, o altrimenti si astiene dal giudizio perché ha paura di apparire stupido, covando però dentro di sé un risentimento verso ciò che non comprende.
Il povero è quello che non capisce che è più creativo il non fare nulla piuttosto che fare qualcosa a tutti i costi, di cui ovviamente non c’era bisogno.
Il povero è quello che in qualche modo può farti del male perchè non ti capisce. Non sempre però è in malafede.
Il povero è uno che non frequenta, ma purtroppo non sempre è sufficiente frequentare.
Il povero è quello che risparmia sul cibo.
Il povero potrebbe essere anche quello che ha la Panda. Ma non è povero perchè ha la Panda.
E’ povero perchè non sa chi l’ha disegnata.
Il povero in generale è quello che crede al plusvalore delle nozioni perchè non può permettersi quello delle merci, e viceversa.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

sei trooooooppo avanti.. (mi riferisco alla data del post..)

Anonimo ha detto...

ah, ero Spad.. (beh, lo sono ancora..)

Anonimo ha detto...

aridatece melissa. Z

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