mercoledì 28 novembre 2007

il giorno che si sciolsero i madredeus

Il giorno che si sciolsero i madredeus
era un giorno come gli altri
ero al lavoro e c'erano delle cose che non sapevo fare
che avrei dovuto studiare 5 anni per saperle fare
e mi chiedevo cosa avevo fatto in quei 5 anni
e pensavo a quando, tra 5 anni, mi sarei chiesto
cosa stavo facendo adesso
che ero al telefono con adriana che mi diceva che si erano sciolti i madredeus
(adriana che ho conosciuto perchè a un certo punto della mia vita c'erano stati i madredeus)
i madredeus credevo dentro di me fossero già sciolti
(ma adriana no, anche se non volessi sarebbe sempre qui, come una canzone dei madredeus)
come quando qualcuno se ne va
ma tanto ormai non lo vedevi più
invece i madredeus no, anche loro erano rimasti sempre qui
erano i 21 anni ardenti quando ancora tutto è possibile
l'oceano delle possibilità
rispetto al mediterraneo della mia vita fino ad allora
e quella che è ora e sarebbe stata
21 anni, quel rossore dorato e scarlatto del mattino della vita
quelle grazie del cuore che ancora sogna e si inebria
dell'amore di speranza di quell'età, delle carezze della vergine
che lieve gli si schiude accanto


quando giravo lisbona nei posti
citati nei testi delle canzoni
e mi fermavo al cais das colunas, sugli scalini che degradano nel mare
il quarto lato della praça do comércio, che da tre lati ha i palazzi e il quarto lato è il mare


quei gradini che impercettibilmente scivolano nel mare
come il presente lentamente travolge
propositi e sogni, e senza accorgersi si diventa
quello che non si era pensato
niente di quello che ero allora
è rimasto adesso
anche se sempre lo stesso, ripasso
per le strade della città
lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi
chi non parla a chi non conosce

come fosse possibile non ripetere i percorsi
come fosse possibile capire tutti
come fosse possibile avere amori
e intanto non soffrire per quelli che finiscono
e soprattutto per quelli che non avremo mai
mi ricordo che immaginavo di scrivere i testi dei madredeus

e scrivevo una canzone che diceva
piccole cose, sono tutto quello che ti posso dare
ma un grande amore non è piccola cosa
che niente è più grande dell'amore
amare, amare, ma solo vale la pena
se tu vuoi ricambiare
che un grande amore non è piccola cosa
che niente è più forte dell'amare
è questa l'ora, che ho aspettato tutta la vita
è adesso, è adesso

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